Disconnect < code >, a Firenze la rassegna tra sperimentazione sonora e nuovi linguaggi visivi

In Sala Vanni l’ambient oscura di Drew McDowall (2 febbraio), la psichedelica elettronica di Sun Araw (2 marzo) e la musica meditativa di Lawrence English con William Basinski (20 marzo). Gran Finale al Teatro Puccini con la trance digitale di Amnesia Scanner (30 aprile)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2019 16:49
Disconnect < code >, a Firenze la rassegna tra sperimentazione sonora e nuovi linguaggi visivi

Si chiama Disconnect ed è il frutto di una nuova collaborazione fra Musicus Concentus e Disconnect. Una rassegna che, tra sperimentazione sonora e nuovi linguaggi visivi, investiga la centralità dei codici nella cultura tecnologica odierna: da quello binario alla base della rivoluzione informatica, passando per quello universale delle piattaforme digitale sino a quello del DNA manipolato dall’ingegneria genetica. I concerti e le performance di , in Sala Vanni e al Teatro Puccini, indagano le possibilità di utilizzo espressivo dei codici del sound design e dei linguaggi video, fino ad arrivare alle nuove esplorazioni della musica generativa.

Programma al via sabato 2 febbraioin Sala Vanni con Drew McDowall. Già membro di Psichic Tv e Coil, due delle band più influenti della scena elettronica sperimentale in Gran Bretagna, Drew McDowall raramente si esibisce in pubblico. Negli ultimi quattro anni ha intrapreso un percorso solistico di straordinaria bellezza e, a Firenze, proporrà un concerto in esclusiva per presentare il nuovissimo “The Third Helix”, affascinante deriva in quell’oscura “moon music”, a cavallo tra dark-ambient e drone, elaborata dal musicista scozzese e dalle sue macchine analogiche in una visione allucinatoria inebriante e oscura, non lontana dalle sperimentazioni psichedeliche dei Coil.

Nel secondo appuntamento, previsto per sabato 2 marzo sempre in Sala Vanni, spazio a Sun Araw, il progetto di Cameron Stallones che rielabora il concetto di psichedelica in un mix caotico e pulsante di krautrock, lo-fi, loop elettronici, funk e afrobeat. Gli ultimi lavori del musicista americano sono segnati da un approccio minimalista che, dal vivo, si configura come terreno fertile per pratiche di improvvisazione e traiettorie imprevedibili.

A tre anni dal sold out in Sala Vanni William Basinski torna nella storica Sala di Piazza del Carmine per l’inedita collaborazione con Lawrence English: un duo di pesi massimi dell’”improvvisazione ripetitiva” il cui concerto è previsto per mercoledì 20 marzo. Nel progetto “Selva Oscura” (appena pubblicato) la malinconia meditativa di Basinski si combina con l’approccio fisico e matematico di English. Il riferimento del titolo all’opera di Dante ha un duplice significato: da una parte è una metafora delle vite erranti dei due, dall'altra è un invito a smarrire la propria strada e il proprio tempo, immergendosi nel flusso disorientante di una musica ultraterrena.

Gran finale martedì 30 aprileal Teatro Puccini con il live di Amnesia Scanner,duo finlandese composto da Ville Haimala e Martti Kalliala. Di casa a Berlino, creano musica elettronica criptica e destrutturata utilizzando una varietà di sorgenti campionate. I primi brani avevano iniziato ad apparire online nel 2014, carichi di synth dalle tonalità discordanti e voci frammentate. Si sono definiti “Xperienz Designers” per descrivere il proprio suono brutale quanto futuristico, contenuto nelle sei tracce dell’EP del 2016 “AS”, pubblicato da Young Turks.

Nel settembre del 2018 sono usciti con il loro primo LP pubblicato dall'etichetta PAN di Bill Kouligas, vecchia conoscenza del Musicus Concentus ed ospite già nel 2016. Another life, questo il nome del disco, suona a cavallo fra post club music ed electro e racconta l'esperienza di Amnesia Scanner con le più moderne tecnologie disponibili, sintesi vocale compresa. Una produzione avant-EDM che esplora un presente sonoro schizofrenico e apocalittico che trova ideale ambiente di espansione anche in gallerie di arte contemporanea. 

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