​Diritti Civili: Toscana Pride tra famiglia, lavoro e punti interrogativi

La rincorsa ai diritti civili presenta alle nuove generazioni diverse domande senza risposta

Antonio
Antonio Lenoci
15 giugno 2016 14:27
​Diritti Civili: Toscana Pride tra famiglia, lavoro e punti interrogativi

La Toscana è una regione fortunata. Fortunata perché ha dato il patrocinio al Pride, a differenza di altri enti? Non solo. Dietro una normale condizione di vita esistono aspetti pratici che il dibattito politico nazionale pare aver dimenticato o volutamente tralasciato, consegnando così alle nuove generazioni problemi ancora da risolvere.  Nove da Firenze ha chiesto a Barbara Caponi, presidente del Comitato Toscana Pride, di approfondire alcuni temi affrontati durante il percorso che culminerà con il corteo di sabato 18 giugno.La Legge Cirinnà è vissuta come un traguardo oppure no? "Lo è perché da tempo questo Paese aspettava un cambiamento ed il riconoscimento di alcuni diritti, ma ci sono questioni pratiche che non sono emerse durante il dibattito politico".Qualche esempio? "Grazie alle 18 associazioni che hanno appoggiato il laboratorio del Toscana Pride ed ai tanti sostenitori, abbiamo potuto sviluppare attraverso alcuni incontri pubblici dei punti di vista interni e meno considerati, su tutti mi preme ricordare il contributo essenziale dato da realtà come General Elecrtic che in qualità di Multinazionale è attiva nel welfare aziendale e riconosce la previdenza complementare o i permessi matrimoniali anche a dipendenti lgbt".Questione di sensibilità o di cultura internazionale? "Si tratta semplicemente di mettere in pratica ciò che i Paesi come l'America, nel caso di General Electric, o la Svezia con Ikea hanno nel loro bagaglio normativo.

I dipendenti lgbt possono assentarsi per accompagnare i figli all'ospedale ad esempio.. Significa dare dignità al lavoratore che è produttivo poiché parte di una risorsa non discriminata.. semmai valorizzata poiché libera di vivere la condizione genitoriale e lavorativa".Verrebbe da dire che il management aziendale si sostituisce alle lacune statali."In un certo senso accade questo, anche se partiamo da una normativa che esiste ed è chiara ad esempio sull'uguaglianza di tutti e quindi anche dei lavoratori che non possono essere discriminati, anche se poi occorre controllare cosa accade realmente fin dalle prime fasi di approccio ovvero il colloquio di lavoro".

Flussi migratori e discriminazione sessuale, altro binomio che sorprende la collettività, perché? "Perché molto spesso si discute senza conoscere la realtà dei fatti. In 75 Paesi l'omosessualità è fuorilegge e le persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, intersessuali e queer vengono perseguitate a causa del loro orientamento sessuale e della loro identità di genere. Con l'UNHCR abbiamo portato al pubblico fiorentino la testimonianza di un rifugiato dell’associazione MigraBO LGBT, che ha lasciato il suo Paese d’origine e chiesto protezione internazionale in Italia.

Il paradosso è accogliere queste persone e reinserirle nella loro comunità di appartenenza pensando forse di fare una cosa gradita senza però tenere conto della cultura: in pratica accade che il discriminato chiede rifugio, viene accolto, magari discriminandolo semplicemente attraverso un sistema di accoglienza che non prevede neppure l'esistenza di persone lgbt, e poi reintrodotto in un contesto sociale in cui rischia la persecuzione". Quale eredità riceve e trasmette il Toscana Pride? "Temo che un dibattito vero e proprio sulla Cirinnà non sia ancora avvenuto.

Credo che nei prossimi mesi, quando la normativa andrà a regime e si scopriranno le necessità correlate alla nascita delle nuove coppie riconosciute, i toni si alzeranno. La strage di Orlando ha 'stanato' molti volti noti rivelando i loro reali pensieri".Anche Laura Giuntini dell'Associazione Famiglie Arcobaleno ci offre un punto di osservazione privilegiato e reale: "Il fatto che la step child adoption sia stata stralciata pone un grande problema per le future generazioni". Generazioni che già esistono. "Ci sono almeno un migliaio di bambini arcobaleno in Italia che hanno un solo genitore perché l'altro non ha verso di loro nessun diritto, ma neppure nessun dovere.

Il dibattito politico è sembrato rivolto ad un avvenimento futuro ed eventuale.. no, il bambino già esiste. Io e la mia compagna abbiamo seguito nostro figlio fino dal primo vagito ed insieme lo seguiremo sino ai 18 anni anche se la prospettiva attuale è che lui ha un solo genitore perché l'altro non può accompagnarlo ad una visita medica, ma neppure andare a prenderlo a scuola a meno che non abbia una delega".

Un po' di coraggio in più avrebbe dato ai bambini arcobaleno qualche certezza. La Legge Cirinnà riconosce la coppia e dimentica tutto il resto? "La Legge è una conquista, dopo anni.. Però già il fatto di aver previsto uno strumento apposito per regolamentare la fattispecie è significativo, e tende ad emarginare quando invece sarebbe bastato includere con la equiparazione del matrimonio. Inoltre restano numerose incognite.. ad esempio cosa accade se io o la mia compagna perdiamo la testa? Si è pensato all'unione tra due persone, a regolarne gli aspetti burocratici, ma il rapporto può sempre finire..".In Toscana si avverte più la naturalezza o la tolleranza? "Ho girato molto ed ammetto che la Toscana è una regione aperta, anche Firenze nonostante il Comune non abbia concesso il patrocinio al Pride, però sì..

il problema di sentirsi tollerati esiste. Ci sono ancora troppi giovani che vivono la paura di esprimere i propri desideri sessuali, di manifestare in famiglia il proprio orientamento che non viene riconosciuto, ma addirittura rigettato. Nelle ultime ore a seguito dei terribili fatti di cronaca abbiamo assistito, attraverso i Social, a prese di posizione assurde piene di odio, forse a causa di quella ignoranza che il Toscana Pride ha l'obiettivo di colmare".Sabato 18 giugno il Toscana Pride partirà da Piazza D'Azeglio alle ore 16.00, con concentramento previsto alle ore 15.00.

Il percorso attraverserà il centro storico per terminare in Piazza Indipendenza dove sarà allestito il palco.

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