Difesa: respinta mozione M5S sull’insediamento militare diffuso

Nell’impegnativa la richiesta alla Giunta di rivedere le ipotesi formulate. Per il Pd elementi vaghi per esprimersi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 2023 16:49
Difesa: respinta mozione M5S sull’insediamento militare diffuso

Firenze – L’Aula del Consiglio regionale ha respinto nella seduta del 12 ottobre, con 31 voti contrari e il voto favorevole del Movimento 5 Stelle la mozione presentata dalla capogruppo Irene Galletti sull’individuazione delle aree per il nuovo progetto di insediamento militare ‘diffuso’.

Nell’impegnativa veniva chiesto alla Giunta e al suo presidente di rivedere le ipotesi formulate finora in merito alla base militare annunciata, prevedendo un percorso partecipativo con la popolazione e i portatori di interesse dei luoghi che saranno interessati dalle proposte in un'ottica di salvaguardia dell'ambiente e delle comunità coinvolte, oltre che di valorizzazione del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli.

Presentando l’atto la consigliera Galletti ha ricordato come, “in conseguenza del tavolo interistituzionale convocato presso il Ministero della Difesa, sia stato deciso di procedere con l'iniziativa progettuale per l'insediamento militare di Coltano (PI)”. “Un progetto – ha proseguito - che nessuno ha ancora visto e potuto valutare nella sua interezza”. E per questo ha chiesto di interrompere il percorso per l’approvazione facendo conoscere agli Enti locali, al Consiglio regionale e alla comunità i contenuti del progetto”. “Credo – ha concluso – che il Partito democratico sia in difficoltà, perché la vostra difficoltà è interna, alcuni sono a favore del progetto e altri contro”.

Contrario il voto di Fratelli d’Italia che ha affidato la sua posizione al consigliere regionale Diego Petrucci: “Bisogna ricordarci da dove siamo partiti, con un progetto catapultato dall’alto dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che prevedeva per la base di Coltano 70 ettari di nuove edificazioni, un progetto che ha portato a una sommossa tra i cittadini e che è stato criticato dal sindaco di Pisa Michele Conti. Un progetto completamente cambiato dal governo Meloni con la base spostata nell’area dismessa dell’ex centro Cisam. Con un progetto che non prevede nuove urbanizzazioni, ma la rigenerazione di fabbricati esistenti”.

“Difficile se non impossibile votare una mozione che non si basa su elementi di conoscenza oggettivi e dettagliati. Nel maggio 2022 il Consiglio regionale ha approvato una mozione del Pd che si esprimeva contrariamente rispetto al progetto che andava ad interessare 73 ettari del Parco di San Rossore, impegnando la Giunta a scongiurare un intervento fortemente impattante in un luogo. Quel progetto ebbe un’opposizione corale di tutte le istituzioni e dei territori. Fu una forzatura ma dopo quella forte reazione del territorio lo stesso Governo istituì un tavolo operativo interistituzionale per trovare soluzioni diverse e alternative.

Ciò su cui avevamo preso una posizione netta era uno studio di fattibilità, mentre ciò di cui stiamo parlando adesso è uno studio di prefattibilità tecnica – e solo tecnica – qualcosa di ancora meno definito. Il Movimento Cinque Stelle, con la mozione presentata in Consiglio, ci ha chiesto di prendere posizione su una questione che ancora non è definita; qualcosa per la quale non abbiamo gli elementi oggettivi per esprimere valutazioni adeguate. Ricordo che l’ipotesi che ci viene prospettata dal tavolo interministeriale a Roma ha per oggetto l’area del Cisam, ad oggi un’area del demanio militare rispetto al quale il Ministero della difesa può agire senza il parere degli enti preposti e territoriali.

In quell’area sono presenti attività di addestramento di unità speciali che operano in ambiti sensibili del sistema di difesa nazionale, come l’antiterrorismo e la difesa delle rappresentanze diplomatiche. Questo non significa che si debba accettare qualsiasi decisione. Noi del Partito Democratico siamo convinti che in quell’area non debbano realizzarsi progetti che siano incompatibili con il Parco. Occorre confrontarsi con un progetto che abbia degli elementi concreti e puntali. Anche la partecipazione degli enti e delle realtà non dovrà venire meno.

Per fare tutto questo, però, dobbiamo conoscere ciò di cui stiamo parlando. Oggi siamo di fronte a qualcosa di troppo vago e di indefinito che non ci consente di esprimere una decisione, meditata e ragionata”. È quanto dichiara Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd esprimendo il voto contrario del Gruppo alla mozione dei Cinque Stelle anche in virtù del rifiuto della consigliera Galletti ad approfondire la questione in Commissione.

Una proposta non presa in considerazione e che ha portato al voto negativo anche di Italia Viva annunciato dal consigliere regionale Maurizio Sguanci: “La domanda vera che dobbiamo porci è se l’impianto militare è di interesse per la sicurezza nazionale o no. Se è strategico come è stata strategica l’area durante la guerra fredda. Io rispetto il Parco e gli animali, ma credo che esista un tema di interesse superiore anche rispetto ai pareri di questo Consiglio. Difficilmente ci verranno a dire così si farà se il sito militate è di interesse strategico. Rispetto e condivido la mozione, ma non ci è possibile votarla”.

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