Didattica online a Firenze, Dardano chiede i numeri al Provveditore

La capogruppo della Lista Nardella: "Il tema della scuola nell’emergenza Coronavirus non può essere messo in secondo piano"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2020 15:07
Didattica online a Firenze, Dardano chiede i numeri al Provveditore

“Quanti istituti svolgono effettivamente didattica online, quante ore riescono a erogare con questa modalità, quanti docenti la utilizzano, quanti studenti seguono le lezioni. Mi unisco alla richiesta lanciata dal sindaco e faccio un appello al provveditorato agli studi di Firenze perché monitori la situazione delle scuole in questo periodo, facendo luce su tutti questi aspetti”. Lo dice Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella a Palazzo Vecchio.

“Il tema della scuola nell’emergenza Coronavirus non può essere messo in secondo piano. – spiega - Va affrontato tenendo certo ben presente le difficoltà di quanto stiamo vivendo ma avendo chiaro che l’istruzione è un diritto costituzionale e nessuno può restare indietro, non possiamo permetterlo. Avere un quadro dettagliato della situazione rispetto all’andamento della didattica online consentirebbe quindi di capire dove sono le criticità e intervenire per risolverle, di valorizzare insegnanti che trascorrono, con enorme sforzo, gran parte del loro tempo a preparare lezioni su queste nuove piattaforme, di prendere in carico situazioni particolari e introdurre correttivi, sia in termini di flessione oraria (pensiamo agli insegnanti che nel contempo sono genitori di studenti) sia in caso di reali difficoltà con gli strumenti digitali, data l’età media elevata della classe docente italiana.

Per fare tutto ciò bisogna che il provveditorato monitori i presidi e i presidi a loro volta monitorino i docenti. Ne va della qualità del sistema scolastico, che, sappiamo bene, è stato messo a dura prova in questo periodo con le restrizioni dovute al contenimento del virus. Ma dobbiamo fare in modo che sia garantita la continuità didattica. È una sfida difficile, sicuramente, ma dobbiamo avere le armi per vincerla perché la scuola è fondamentale, è dove si formano le giovani generazioni, dove germoglia il nostro futuro”.

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