Il 30% degli italiani è vittima di lesioni dentali, mentre solo il 4% degli operatori è in grado d’intervenire adeguatamente sull’emergenza
Tra le cause gioco, incidenti ma, anche, episodi di violenza. Pediatri, medici e altri operatori sanitari, insieme per fermare il fenomeno
In Italia tre persone su dieci sono vittime di traumi dentali. Un problema causato da infortuni, incidenti, gioco ed attività sportive. Ma, troppo spesso, anche da episodi di violenza, che trasformano il fenomeno in una vera e propria emergenza. Inoltre, in caso di interventi d’urgenza, soltanto il 4% degli operatori riesce ad intervenire in modo adeguato. Un dato sicuramente preoccupante, che emerge dal 45esimo Congresso Internazionale della SIDO (Società Italiana Di Ortodonzia), in corso alla Fortezza da Basso di Firenze, fino a domenica 12 ottobre.
Dai i dati diffusi dalla Società, le cause più frequenti di traumi oro-facciali nella popolazione sono provocati, nel 59% dei casi, dal gioco, nel 21% dalle attività sportive, nel 12% da atti di violenza e nell’11% da incidenti della strada. Tradotto in termini percentuali, questo significa che oltre il 10% di coloro che si presentano al pronto soccorso per traumi dentali, spesso nascondono storie di violenza, sovente mascherate con generiche ‘cadute dalle scale’.
Domani, per la prima volta, tutti i soggetti protagonisti di prevenzione ed intervento (pediatri, medici di medicina generale e medici dell’emergenza) si troveranno insieme, grazie all’iniziativa promossa dalla SIDO, che dalle 9 alle 13, riunirà i vari operatori medici per metterli in condizione di affrontare il primo intervento su bambini - e non solo - sottoposti a traumi dentali, nel rispetto delle linee guida emanate dal Ministero della Salute. Si tratterà di un vero e proprio corso interdisciplinare, che riguarderà appunto le emergenze legate ai traumi dentali. Verranno inoltre approfondite le nozioni di prevenzione primaria, sia in ambiente scolastico che sportivo, nonché nozioni di prevenzione secondaria integrate da utili schede valutative riguardanti i traumi stessi.
