David Rettori: la libertà stretta in un pugno

Alla vigilia del match con Buriola, del prossimo 20 Marzo, il pugile fiorentino si rivela in esclusiva a Nove da Firenze

Massimo
Massimo Capitani
17 marzo 2015 18:57
David Rettori: la libertà stretta  in un pugno

Avevamo lasciato David Rettori nel dopo match con Istvan Orsos - 4 Ottobre 2013 -, nello spogliatoio lo avevamo aiutato a togliere la benda che gli fasciava la caviglia infortunata, incidente capitatogli durante un incontro di fight football avvenuto una settimana prima del match, “come faccio a dire di no ai soldi, ho solo un lavoro saltuario...” ci aveva detto per giustificare la condotta poco prudente alla vigilia di un match.

Oggi, - 13 Marzo 2015 - abbiamo ritrovato David e l'inseparabile Maestro Ivano Biagi, alla Samurai club del Maestro Gianni Zaccaria. Nel mezzo di tutto questo tempo, un nuovo “errore” di David, la conseguente detenzione, la Comunità di recupero Villa Jolanda del centro solidarietà di Firenze Onlus e lo spazio per la Boxe ridotto ad un'apparizione; ma facciamoci raccontare da lui quello è successo.

“Dopo sette mesi di detenzione, ho avuto l'affidamento alla comunità. All'inizio di quel periodo mi allenavo da solo, l'ho fatto per i primi tre mesi. Poi, conquistando la fiducia della direttrice e dell’educatore, ho avuto la possibilità di allenarmi in palestra. In tutto questo mi ha aiutato Ivano, che non ha mai smesso di starmi accanto”.

Non è la prima volta che David compie questo percorso che lo porta al recupero ed alla sua amata Boxe, ma poi combina qualcosa che vanifica tutto e si ricomincia daccapo. Perché questa volta dovrebbe andare diversamente? “Stavolta è la testa che è diversa, ho sofferto molto di più la detenzione, il fatto che il tempo passa e ne rimane sempre meno per la Boxe, poi ho trovato un ambiente ideale alla comunità di Giogoli; vorrei ringraziare la Direttrice Patrizia Borchi e Andrea Mirannanti - che mi segue personalmente - loro mi hanno dato una grossa mano. Spero di avere la possibilità, quando il percorso sarà ultimato, di lavorare all'interno della comunità, sarebbe un bel passo in avanti.”

Tornando alla Boxe, il match con Buriola arriva dopo l'ottima prova a Castelfranco con Ciriani, “avevamo vinto, me l'ha detto anche Ciriani al termine del match - dice Biagi - e fa parte del programma che la coppia Rettori Biagi ha in testa per arrivare al titolo italiano. “Buriola - continua Biagi - è un ottimo combattente, in grado di soffrire e di sfoderare il colpo che cambia il match. L'ho visto a Castelfranco con Menguzzo, per cui massima attenzione. In caso di vittoria puntiamo ad un match sulle otto riprese e poi il titolo”.

Se il programma va in porto, molto probabilmente Rettori combatterà per il titolo con Sinacore e non con Ricci, “Ricci, dopo l'entusiasmante vittoria a Berlino, è proiettato verso una carriera internazionale, quindi dovrebbe essere Sinacore l'uomo per il titolo”.

Il titolo italiano è un pensiero fisso per Biagi, come se lui, già campione d'Italia, avesse scelto David come il suo naturale successore. Per provare a compiere tutto questo, ma anche molto di più è necessario che David tenga il suo pugno ben stretto, altrimenti la libertà volerà via e con lei tutto il resto.

Appuntamento il 20 Marzo, dalle ore 21 presso il palazzetto dello sport di Calenzano. Prima del match clou Rettori vs Buriola, andrà in scena l'altro incontro professionistico, protagonista il superleggero di casa Stefano Napolitano. La serata inizierà con sei incontri fra dilettanti.

foto di Monica Caleffi

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