Da ieri è Benvenuto Brunello 2021

Protagoniste le anteprime delle più rinomate tenute a disposizione di winelover e operatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2021 11:55
Da ieri è Benvenuto Brunello 2021

Il Brunello di Montalcino è il vino più conosciuto tra i consumatori italiani, con una notorietà al 67% e davanti a corazzate come il Prosecco, il Chianti e il Chianti classico e il Montepulciano d’Abruzzo. È il verdetto espresso, in occasione di Benvenuto Brunello (19-29 novembre), dal report annuale di Wine Intelligence realizzato su un campione rappresentativo di consumatori del Belpaese.

“L’indagine – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci - restituisce un risultato per nulla scontato, se si considera che il nostro vino rappresenta meno dello 0,2% della produzione annuale nazionale ed è la denominazione che esprime meno volumi tra le top 20 in classifica. Il risultato è un riconoscimento della qualità e della forza di un marchio collettivo che sino a oggi credevamo più forte all’estero che in Italia”.

Secondo l’analisi di Wine Intelligence, il consumatore tipo di Brunello è principalmente donna, del Centro Italia, di età compresa tra i 35 e i 54 anni, con un reddito medio che supera i 50 mila euro, con una buona propensione all’acquisto online e appassionato di vino. In rapporto alla conoscenza, il tasso di conversione all’acquisto è del 15%. Relativamente al grado di notorietà (67%), il Brunello vince sui competitor sia tra i maschi (68%) che tra le femmine (66%) e risulta in testa già tra i consumatori da 35-54 anni (65%), mentre domina dai 55 anni in su (73%). La geografia della conoscenza premia il Centro Italia (70%) e il Nord (69%), dove però è superato dal Prosecco (71%).

Benvenuto Brunello, iniziato oggi con 2 giornate riservate alla stampa nazionale e internazionale, ha fatto il suo debutto con un nuovo format nell’inedita collocazione autunnale in occasione dei suoi 30 anni. A Montalcino, 11 le giornate di degustazioni previste con 119 cantine per tenere a battesimo il Brunello 2017, il Brunello Riserva 2016 e il Rosso di Montalcino 2020 assieme a winelover e operatori. Il Brunello di Montalcino Docg ha una produzione media annua di circa 9 milioni di bottiglie; di queste, il 70% sono destinate all’estero.

Tutte le etichette della Tenuta la Fuga sono presenti alla trentesima edizione di Benvenuto Brunello, per la prima volta anticipata a novembre. Le Due Sorelle Brunello di Montalcino Riserva DOCG nell’annata 2016 è un vino sapido, minerale ma fruttato ed elegantemente speziato. Oltre 5 anni di maturazione da una vendemmia fresca ed equilibrata regalano un bicchiere che sorprende per l'eleganza della potenza. La Fuga Brunello di Montalcino DOCG 2017 è un vino con maggiore struttura, maggiore concentrazione ma sempre elegante con frutti rossi e spezie che si sommano armonicamente. De La Fuga Rosso di Montalcino DOC verrà presentata l’annata 2020, probabilmente la migliore dell’ultimo lustro vitivinicolo, che ha portato a un vino di grande piacevolezza, vinoso, fragrante, croccante e di grande godibilità.

“Siamo sicuri che, come lo scorso anno, questo appuntamento sarà un successo. Il periodo di tempo più ampio e gli ingressi limitati lasciano ampi spazi ai vini, permettendo di degustare in totale tranquillità tutte le etichette. - Ha dichiarato l’AD della Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute Bruno Alvisini – Siamo spiacenti di non poter incontrare appassionati ed esperti nella splendida cornice di Montalcino ma siamo certi che i nostri vini sapranno rappresentarci al meglio”.

La Tenuta La Fuga, situata nel comprensorio storico di Camigliano, a sud ovest di Montalcino, con 9,8 ettari di vigneto è la più piccola della Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute e gode di temperature mitigate dalla vicinanza al Mar Tirreno. I suoli sono il risultato delle terre emerse nell’era pliocenica, quindi ricchi di fossili, e dei sedimenti del vulcano ormai spento Monte Amiata che conferiscono ai vini della tenuta le sfumature tipiche della denominazione.

Il 18 novembre, Castello Banfi Wine Resort ha ospitato una delle tappe di Simposio di Vini&Chef, per una sorprendente cena a dieci mani. L’evento ha visto protagonisti i rinomati Chef di alcuni dei ristoranti più importanti d’Italia, tutti appartenenti alla prestigiosa associazione Relais & Châteaux.Simposio di Vini&Chef è nato grazie alla collaborazione di Domenico Francone, Chef di La Sala dei Grappoli di Castello Banfi Wine Resort, con Alessandro Negrini e Fabio Pisani di Il Luogo di Aimo e Nadia, Valeria Piccini di Caino, Ivan Ruocco di Hotel Bellevue Syrene, Egon Heiss di Castel Fragsburg.

Nelle tappe precedenti, Domenico Francone è stato ospite degli altri chef presso i loro ristoranti.Nell’evento di Castello Banfi Wine Resort, ognuno degli Chef si è cimentato in un piatto, per un menù ricercato di cinque portate, accompagnato da una prestigiosa selezione di vini Banfi.Relais & Châteaux, fondata nel 1954, raggruppa hotel e ristoranti di lusso che appartengono e sono gestiti da imprenditori indipendenti - nella maggior parte dei casi, famiglie - uniti dalla passione per il proprio mestiere e dal desiderio di instaurare con gli ospiti un legame autentico. Castello Banfi Wine Resort è tra le pochissime Dimore Italiane dell’Associazione che vantano una propria produzione vinicola che raccoglie e restituisce la storia, la passione e la cultura della regione che le ospita.Il programma della serata è stato arricchito da una conversazione degli ospiti presenti con Gabriele Gorelli MW: Fine Wine & Fine Dining.

Durante l’attività, si sono sviscerati i legami tra il vino e la ristorazione di alta qualità, con gli Chef presenti protagonisti, attraverso il loro legame personale, ed i loro piatti, con il mondo enologico.

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