Cuba nei primi anni della rivoluzione di Castro

Cinema all'aperto: agli Uffizi tre cortometraggi di Agnès Varda con il Festival dei Popoli. Mercoledì 17 luglio, ingresso libero

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2019 10:07
Cuba nei primi anni della rivoluzione di Castro

Firenze – Mercoledì 17 luglio, presso l’arena estiva Apriti Cinema al Piazzale degli Uffizi, per l’omaggio a Agnès Varda, la regista belga recentemente scomparsa, organizzato dal Festival dei Popoli, si terrà la proiezione di Cinévardaphoto (Francia, 2004), tre cortometraggi realizzati in epoche e paesi diversi (ore 22, ingresso libero). Nell'ambito della rassegna Notti Doc: Omaggio ad Agnès Varda.

In Salut les Cubains (1963) un collage composto da 800 scatti fotografici racconta Cuba e la sua musica nei primi anni della rivoluzione di Castro. In Ulysse (1988) il racconto prende corpo a partire da una fotografia, scattata nel 1954, che ritrae una capra, un bambino e un uomo sulla riva del mare. Ydessa, les ours et etc… (2004) ruota intorno alla stravagante collezione di Ydessa composta da orsetti di peluche e da fotografie di persone ritratte nelle situazioni più disparate, ma sempre in compagnia del loro Teddy Bear.

Il festival, che celebrerà il suo sessantesimo anniversario dal 2 al 9 novembre 2019 (a Firenze in varie location della città), propone un viaggio nel mondo della cineasta appassionata, tra le voci più autorevoli della Nouvelle Vague, e una carriera lunghissima fatta di lungometraggi di finzione e molti documentari.

Chiude la rassegna (il 24 luglio) Visage, Villages (Francia, 2017), riscoperta, insieme all'artista JR, del paesaggio francese, profondamente trasformato nel corso del tempo (Francia, 2017). Accomunati da una passione comune, Agnès Varda e l’artista JR hanno formato un sodalizio artistico che li porta a percorrere le strade della pro- vincia francese alla riscoperta di un paesaggio che è stato profondamente trasformato nel corso del tempo. Animati dalla curiosità di indagare le tracce della memoria conservate nel presente e proiettate verso un futuro indecifrabile, nel corso del viaggio i due artisti si soffermano sulle tante storie e sui mille volti che compongono una comunità: Visages, Villages.

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