Cronaca di un suicidio (annunciato): il caso David Rossi

Novità in libreria dal 9 luglio 2021: il volume di Raffaele Ascheri, edito da Cantagalli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2021 23:10
Cronaca di un suicidio (annunciato): il caso David Rossi

Il manager della Banca Monte dei Paschi di Siena David Rossi il 6 marzo 2013 è stato ucciso o si è suicidato? La Magistratura con ben tre giudici terzi si è pronunciata in modo chiaro: si tratta di suicidio.

L’ipotesi secondo la quale David Rossi è stato ucciso è evidentemente un caso mediatico montato ad arte per fare audience, per solleticare la curiosità di un pubblico irresistibilmente attratto dalla cronaca nera e giudiziaria.

Raffaele Ascheri, giornalista noto a Siena per le sue inchieste che hanno messo in luce il malaffare e la cattiva gestione di una città sopraffatta dagli scandali negli ultimi quindici anni, pagina dopo pagina dimostra senza ombra di dubbio e con documenti inediti che David Rossi si è suicidato. L’ipotesi omicidiaria altro non è che un falso.

Il grande pubblico, che ha seguito la vicenda attraverso note trasmissioni televisive e inchieste giornalistiche, dopo la lettura di questo libro non potrà far altro che prendere atto di un fatto: David Rossi, in uno dei momenti più difficili della sua esistenza, purtroppo ha deciso di togliersi la vita. Per questo motivo a chi legge non rimarrà che un forte senso di disgusto per chi si è avventato su questa storia senza alcuno scrupolo, promovendo tra l’altro l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta, e una grande compassione per un uomo schiacciato dal peso insostenibile di una vicenda, quella del Monte dei Paschi, che ha cambiato per sempre Siena e il suo popolo.

Raffaele Ascheri, docente, blogger (Eretico di Siena), autore televisivo, scrittore d’inchiesta (La casta di Siena; Le mani sulla città; Mussari Giuseppe: una biografia non autorizzata), dal 2018 è presidente della Biblioteca comunale di Siena. Si è occupato sin dall’inizio del Caso Rossi e, dopo l’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta (marzo 2021), ha deciso di non poter più tacere.

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