Due lettere – una al ministro dell’ambiente e l’altra al ministro delle infrastrutture e al presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici - per chiedere che “in via d’urgenza e nello stretto tempo tecnico necessario” sia effettuata la valutazione di impatto ambientale e sia predisposto il parere del Consiglio superiore sul progetto predisposto da Anas in relazione al crollo del ponte di Albiano Magra. Questo quanto il presidente della Regione Toscana, in qualità di commissario per la ricostruzione, ha inviato nella giornata di oggi. Con le due lettere il commissario segnala che Anas, soggetto attuatore dell’intervento, ha redatto il progetto definitivo per realizzare le rampe autostradali che, con uno svincolo provvisorio sull’A15 di collegamento alla SS30, permetteranno di ripristinare i collegamenti stradali. Per approvare il progetto e dar corso ai lavori si deve ora acquisire la valutazione di assoggettabilità a Via di competenza del ministero dell’ambiente (per la quale si può prevedere il dimezzamento dei termini del procedimento) e il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
“Cittadini, istituzioni e imprese da ben quattro mesi attendono la rimozione dei detriti del ponte crollato nell’alveo del fiume Magra tra Liguria e Toscana e la sua ricostruzione”. Dichiarano in una nota i deputati di Cambiamo con Toti, Manuela Gagliardi e Giorgio Silli “Noi siamo sempre a sostegno del territorio e chiederemo conto che vengano realizzate in tempi brevi almeno le due rampe autostradali in maniera che piu’ di sessantamila cittadini non rimangano ostaggio dall’inerzia di una gestione commissariale targata PD dimostratasi finora inefficiente”, concludono.
“In Toscana Anas non mantiene gli accordi sottoscritti non solo coi sindacati ma anche con la Prefettura e continua a non investire e non assumere, con un situazione delle strade inqualificabile, con buche, avvallamenti, rattoppi, disconnessioni e mancanza di segnaletica adeguata: il crollo del ponte di Albiano è solo la punta dell’iceberg.” E’ la denuncia del segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni, che rivolge 3 domande direttamente all’amministratore delegato di Anas.“L’Anas in Toscana gestisce circa 1.500 km di cui circa 1.000 fra ponti e cavalcavia, con un organico complessivo di 196 agenti (tecnici e impiegati), ovvero 7,4 km per ogni addetto, mentre la Lombardia ha 4,56 km per ogni addetto, la Calabria 2,15 km per addetto.
Dati che spiegano lo stato delle strade che ci ritroviamo.”“Per questo – dice Boni – chiediamo da tempo un piano di investimenti, in mezzi e attrezzature, ma soprattutto in personale. Dagli accordi sottoscritti, anche con l’ufficialità della Prefettura di Firenze il 17 aprile 2019, mancano circa 85 cantonieri, 50 operatori, 5 sorveglianti, per un totale di 140 agenti che corrispondono al 41% delle carenze attuali. Nell’incontro della scorsa settimana, (a distanza di 10 giorni non è ancora stato fatto il verbale) la dirigente Anas nazionale responsabile delle relazioni industriali ci ha detto, incredibilmente, che l’accordo sottoscritto in prefettura a Firenze non ha possibilità di essere rispettato e che gli accordi locali non hanno valore.”
In arrivo un bando da 150 mila euro per far fronte ai danni subiti dalle imprese del territorio danneggiate dal crollo del ponte sul fiume Magra, avvenuto lo scorso 8 aprile. Lo stabilisce una delibera approvata dalla giunta regionale nell’ultima seduta. L’intervento riguarda le attività economiche con sede nella frazione di Albiano, comune di Aulla (MS). Possono beneficiare dell’agevolazione le piccole e medie imprese regolarmente iscritte presso la Camera di commercio ed i titolari di partita iva in possesso dei seguenti requisiti: esercenti attività economiche e produttive extragricole; la cui attività non risulti cessata al momento di presentazione della domanda; sede legale e/o unità locale nella frazione di Albiano; inattive al momento della presentazione della domanda, purché l’attività venga ripristinata prima dell’erogazione del contributo. La misura massima del sostegno finanziario è calcolata fino al 50% del valore del danno, quantificato in base alla differenza tra il valore del fatturato del periodo per il quale il soggetto richiedente è stato autorizzato all’esercizio dell’attività durante l’emergenza sanitaria da Covid ed il valore mediano del fatturato negli stessi periodi degli ultimi tre esercizi, riparametrato sullo stesso numero di giorni.
Nel caso di imprese esercenti attività prevalentemente manifatturiera il contributo è quantificato dalla differenza tra il valore dei costi di trasporto e approvvigionamento registrati nel periodo per il quale si è stati autorizzati all’esercizio dell’attività durante l’emergenza sanitaria ed il valore mediano di tali costi negli stessi periodi dei tre esercizi precedenti. Le imprese richiedenti devono garantire il mantenimento dello stesso numero di dipendenti alla data dell’1 aprile 2020 e sottoscrivere l’impegno a garantirne il mantenimento fino a erogazione del saldo.