Crisi a Sesto Fiorentino: si avvicina il commissariamento?

Ma dietro il conflitto interno al partito ci sono anche le difficoltà politiche delle giunte dell'hinterland interessato alle grandi opere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2015 23:02
Crisi a Sesto Fiorentino: si avvicina il commissariamento?

Non è ancora rimarginata la frattura politica interna al PD dopo la mozione di sfiducia che 13 consiglieri del Comune di Sesto Fiorentino hanno presentato contro il sindaco in carica, Sara Biagiotti.

 “Un commissariamento prefettizio con voto a maggio 2016 e praticamente un anno di campagna elettorale? La conseguenza di una scelta irresponsabile che va contro l’interesse di cittadini ed imprese”. È così che commenta Paolo Gori, presidente di Confartigianato Piana Fiorentina “Questo non è il momento dei ‘giochi di Palazzo’, ma quello di agganciare la ripresa, di portare finalmente a soluzione questioni messe in ‘stand by’ dalla politica da tempo immemorabile, come l’ampliamento dell’aeroporto o la costruzione dell’inceneritore che, nell’immediato, significano posti di lavoro e, in tempi medi, un sostegno all’economia, al turismo, alla vivibilità.

È il momento di abbassare la fiscalità locale, magari rimanendo in aula quando si discutono provvedimenti come la riduzione della Tari invece che abbandonarla facendo mancare il numero legale. Il dissenso e la critica sono sacrosanti, ma non possono mai andare contro l’interesse della cittadinanza” prosegue Gori. “Chiediamo alla politica comportamenti responsabili.

Gli chiediamo di governare per la durata di un mandato conferito a Biagiotti dal 56% degli elettori. Gli chiediamo di trovare un accordo, respingendo il 21 la mozione di sfiducia” conclude Gori.

“Per la Cisl l’ipotesi di commissariamento per il comune di Sesto Fiorentino è molto negativa.” A dirlo è Giovanni Ronchi, responsabile sindacale per la Piana e componente della segreteria Cisl di Firenze e Prato.“Un comune tradizionalmente ben amministrato come Sesto Fiorentino non merita l’onta del Commissario prefettizio –aggiunge Ronchi- soprattutto a seguito di uno scontro tutto interno al Pd, che non trova riscontro in atti amministrativi tali da giustificare una simile ipotesi; tanto più che anche la pressione fiscale addebitabile al comune è rimasta inalterata rispetto agli anni precedenti.”“La Cisl non intende entrare nel merito della discussione tra le parti, ma solo esprimere grande preoccupazione per le conseguenze negative che potrebbe avere l’immobilità dell’amministrazione comunale per parecchi mesi, come si prospetterebbe nell’ipotesi del commissariamento.”“Il comune di Sesto eroga molti e importanti servizi ai propri cittadini; non vorremmo che a rimetterci fossero proprio loro, qualora non tutti i servizi già previsti fossero autorizzati dall’eventuale Commissario.”“Auspichiamo pertanto che, se ci sono ancora margini di discussione, l’ipotesi del Commissario possa essere scongiurata.”

“Lorenzo Becattini, parlamentare fiorentino del Pd, è stato incaricato dal Partito metropolitano di Firenze in accordo col Segretario regionale Parrini, di occuparsi direttamente del Partito di Sesto Fiorentino, privo di Segretario e segreteria da dieci giorni, dopo le dimissioni di Camilla Sanquerin”. Ad annunciarlo il segretario del Pd metropolitano di Firenze Fabio Incatasciato dopo che il segretario comunale del Pd sestese ha lasciato l'incarico. “Becattini – prosegue Incatasciato – anche in virtù della propria esperienza, ha accettato volentieri l'incarico. Assieme al Pd fiorentino e regionale avrà il compito di prendere in mano un partito senza guida, quello sestese, di fronte alla scelta grave di un gruppo di consiglieri di sfiduciare il Sindaco Biagiotti. Becattini sta già prendendo contatto con gli iscritti sestesi per iniziare il proprio lavoro”.

Ma dietro il conflitto interno al partito ci sono anche le difficoltà politiche delle giunte comunali dell'hinterland fiorentino interessato alle grandi opere.

Venerdì in Consiglio Regionale i Consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti hanno presentato un’interrogazione urgente sul Master Plan aeroportuale 2014 – 2019 dell’Aeroporto di Firenze. Erano presenti anche i Consiglieri Comunali Tommaso Grassi, Donella Verdi, e Giacomo Trombi del Gruppo consiliare Firenze Riparte a Sinistra. "I tecnici della regione, l'Arpat e le Asl competenti – dichiara il Capogruppo Fattori - stroncano il progetto del nuovo aeroporto di Firenze.” “Una stroncatura a tutto tondo e senza appello: rischi per la salute, ambientali, grave pericolo idrogeologico, senza considerare gli immensi costi economici che saranno in gran parte pubblici, proprio quando ci ripetono tutti i giorni, se si tratta di sanità o magari di treni per pendolari, che i soldi non ci sono”.

“I tecnici chiariscono peraltro che quello presentato da Enac non è per niente un progetto definitivo, come la legge richiederebbe, ma un atto a dir poco incompleto, insufficiente e lacunoso, che prepara l'ennesimo disastro all'italiana, un'opera che non sta in piedi, da realizzare in deroga alle leggi, con costi immensi volutamente non quantificati, costi che pagheremo tutti noi”. “Il trio Rossi, Renzi e Carrai ci dice che si deve andare avanti lo stesso e a tutti i costi, senza prestare attenzione ai dati scientifici e senza coinvolgere i cittadini in un processo partecipativo, come l'Europa ci chiederebbe di fare”.

“Così, invece di rafforzare l'aeroporto di Pisa e collegarlo meglio con Firenze, anziché potenziare il parco agricolo della piana e il Polo Scientifico di Sesto, puntando sulla ricerca, s’insegue un modello vecchio e apparentemente insensato per un solo motivo: permettere a qualcuno di realizzare immensi profitti e far pagare alla collettività tutti i costi dell'operazione". Sulla valutazione del rischio sanitario il Consigliere Paolo Sarti ha rilevato come l’assenza di dati approfonditi per l’inquinamento ambientale (atmosfera, rumore, vibrazioni, radiazioni, ecc.) sia molto grave: “Prioritariamente bisogna valutare in fase di cantiere gli effetti per la salute per i frequentatori del Polo Universitario di Sesto Fiorentino, soprattutto per quanto riguarda il rumore, e che nelle stime dei rischi tossicologici manca completamente l’area pratese”.

“Gravissimo poi la conferma, smentita per lungo tempo dai proponenti, che la nuova pista di 2400 metri non sarà unidirezionale, ma prevederà comunque il sorvolo della città di Firenze, con tutti gli enormi rischi del caso”. “A questo punto – terminano i Consiglieri- chiediamo alla Regione di pronunciarsi ufficialmente su quest’atto, di quantificare i costi e chiediamo se davvero ritenga possibile che i cantieri aprano a fine agosto, buttando direttamente nel cestino il parere dei tecnici”.

“Chi permetterà tutto questo, in deroga alle leggi, si assume una grave responsabilità”.

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