Criminalità cinese: confiscati beni e aziende per 1 milione di Euro

Azienda con sede in Firenze, attiva nel settore del commercio all’ingrosso, 2 immobili ubicati e 6 autovetture di grossa cilindrata. A Prato sequestro per un catering e un affittacamere abusivi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2016 14:41
Criminalità cinese: confiscati beni e aziende per 1 milione di Euro

Nella mattinata odierna, i militari del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione a due misure di prevenzione patrimoniale emesse (ai sensi della normativa antimafia - D.Lgs 159/2011 -) dal Tribunale di Firenze – Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione - su proposta della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, diretta dal Procuratore Giuseppe Creazzo, nei confronti di due imprenditori di origine cinese operanti in Firenze (C.D., classe 1955 e J.X., classe 1959).

Sottoposti a confisca 1 azienda con sede in Firenze, attiva nel settore del commercio all’ingrosso di articoli vari, 2 immobili ubicati in Firenze nonché 6 autovetture di grossa cilindrata per un valore complessivo di circa 1 milione di €. L’odierno intervento si inserisce nel filone delle indagini che hanno portato alle operazioni “Cian Ba”, “Cian Liu” e “Cian Ba 2012” in cui le Fiamme Gialle fiorentine svelarono un sodalizio criminale che, tra il 2006 ed il 2010, provvedeva ad inviare nella Repubblica Popolare Cinese ingenti capitali aggirando la normativa in merito.

In particolare, il denaro contante trasferito era frazionato in tantissime tranche a tal punto che l’importo delle singole transazioni risultava al di sotto della soglia limite prevista dalla legge stabilita in € 1.999. Gli intestatari delle operazioni finanziarie, inoltre, sono risultati essere persone fittizie ovvero soggetti inconsapevoli. Le indagini per identificare i reali mittenti del denaro hanno portato, tra gli altri, all’individuazione dei due imprenditori cinesi C.D.

e J.X. Questi, nel corso degli ultimi 10 anni hanno presentato dichiarazioni dei redditi mediamente inferiori ai 20.000 e, tuttavia, nel triennio 2008 - 2010, non solo avevano trasferito in Cina, avvalendosi del meccanismo di money transfer, denaro per un ammontare complessivo di oltre 1 milioni di Euro ma, nel contempo, avevano acquisito il patrimonio immobiliare e i beni mobili oggetto del sequestro. L’odierno intervento si va ad aggiungere alle pregresse misure di prevenzione antimafia disposte nei confronti della criminalità economica cinese - svelata dalle menzionate operazioni “Cian Ba”, “Cian Liu” e “Cian Ba 2012” - che hanno sinora consentito di sottoporre a sequestro e/o a confisca ulteriori beni per un valore complessivo pari a 7 milioni di Euro.

L'unità operativa Commerciale Amministrativa e Anticontraffazione è intervenuta a Prato, dove, al piano terra di un'abitazione affittata a L.S., cittadina cinese di anni 56, è stata accertata la presenza di un catering abusivo. Gli agenti della Municipale hanno constatato che una parte dell’abitazione, utilizzata come deposito di alimenti, era stata allestita con fornelli a gas per la preparazione e cottura: i cibi appena preparati venivano posi trasportati in ditte di connazionali.

A comprovare la consistenza dell’attività è stato rilevato un notevole quantitativo di derrate alimentari contenute in congelatori, oltre ad accessori finalizzati alla produzione, conservazione a alla consegna dei pasti preparati: in particolare migliaia di vaschette in alluminio per il confezionamento dei cibi in asporto, 18 rotoli da 300 metri l’uno di pellicola per alimenti, e vari prodotti alimentari, fra cui un considerevole quantitativo di carne e pesce, conservati in congelatori a pozzo. Gli agenti intervenuti hanno provveduto a sanzionare l’attività illecita ai sensi del cosiddetto “pacchetto igiene”, norma di recepimento di direttive europee, per l’esercizio abusivo dell’attività di produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti, contestando alla responsabile una sanzione amministrativa di 3000 euro.

Il locale, le merci e le attrezzature sono state sottoposte a sequestro amministrativo. Questa mattina poi gli agenti dei nuclei speciali hanno posto sotto sequestro i locali e le attrezzature di una civile abitazione in via del Melograno. L’affittuaria, H. S.,cittadina cinese di 40 anni, è risultata infatti utilizzare gli ambienti per svolgere l’attività abusiva di affittacamere, con cessione di posti letto a propri connazionali.

Gli agenti hanno accertato che i locali dell’abitazione erano utilizzati da diverse persone: erano presenti infatti 27 posti letto e vari effetti personali organizzati nei singoli spazi. Al gestore dell’attività è stato contestato l’esercizio abusivo dell’attività di affittacamere, che prevede una sanzione di 1200 Euro. Al termine delle operazioni sono scattati i sigilli, in attesa dei provvedimenti di ripristino della normale idoneità alloggiativa. 

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