Coronavirus: si avvia alla conclusione la consegna delle mascherine protettive

La vicesindaca Giachi: “Uno sforzo enorme. Ringrazio la protezione civile, le associazioni di volontariato e i dipendenti comunali e della città metropolitana. 380.000 mascherine inviate dalla Regione agli 11 Comuni dell'Unione empolese. A Prato consegnate tutte. Il Sindaco di Pisa Conti: “un grande sforzo logistico per i Comuni. Grazie alle associazioni di volontariato per l’instancabile impegno”. Da domani scatta l'obbligo di indossarle come previsto dall'ordinanza firmata dal presidente Rossi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2020 19:11
Coronavirus: si avvia alla conclusione la consegna delle mascherine protettive

L'ordinanza regionaleprevede che l’obbligo per la mascherina scatti in ogni caso nella settimana dopo Pasqua: la Regione ha dato tempo 7 giorni alle amministrazioni locali per portare a termine la distribuzione casa per casa. Da domani, quindi, è obbligatorio indossare le mascherine, ma vediamo nel dettaglio cosa prevede la stessa ordinanza. L'uso della mascherina è obbligatorio:

  • in spazi chiusi, pubblici e privati aperti al pubblico, in presenza di più persone, oltre che nei mezzi di trasporto pubblico locale, nei servizi non di linea taxi e noleggio con conducente;
  • in spazi aperti, pubblici o aperti al pubblico, quando, in presenza di più persone, è obbligatorio il mantenimento della distanza sociale.

L'uso della mascherina invece non è obbligatorio per i bambini di età inferiore a 6 anni e per le persone che a causa di particolari condizioni psicofisiche non la tollerino. L’ordinanza regionale della Toscana prevede che chi non rispetterà l’obbligo potrà incorrere nelle multe previste dal decreto legge del 25 marzo, in particolare una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro.

Intanto si sta avviando a conclusione a Firenze la consegna delle mascherine protettive. Anche oggi le squadre di volontari della protezione civile e dei dipendenti comunali hanno raggiunto, con il sistema porta a porta, 16.100 famiglie. Entro domani saranno state distribuite, complessivamente, oltre 741 mila mascherine a 189.300 famiglie. 

“È stato uno sforzo incredibile raggiungere tutti nelle loro case – ha spiegato la vicesindaca Cristina Giachi – ma con la nostra protezione civile e le sue quasi 1000 presenze di volontari, oltre a circa 400 di dipendenti comunali tra agenti polizia municipale ed addetti di altri sevizi, più i dipendenti della città metropolitana abbiamo messo in campo centinaia di squadre per la consegna. Voglio ringraziarli tutti”. “In queste ore – ha proseguito la vicesindaca che ha anche la delega alla protezione civile – stiamo procedendo anche alla consegna ai non residenti ed ai domiciliati nella nostra città. Gli studenti fuori sede li gestiamo attraverso l’azienda per il diritto allo studio, e quelli che non sono in una casa dello studente o non hanno il contributo affitto, li raggiungeremo attraverso l’università di Firenze”.

Intanto sono arrivate a quota 1.500 le persone in quarantena assistite ogni giorno dagli operatori della protezione civile di Firenze. La sala operativa, attiva dal 25 febbraio ha gestito, complessivamente, 4.500 mila chiamate. I cittadini telefonano per avere consigli sull'uso ed il reperimento di mascherine, informazioni sulle ordinanze e sulle attività consentite.

Nei giorni scorsi poco meno di 380.000 mascherine sono state inviate dalla Regione Toscana agli 11 Comuni dell'Unione Empolese Valdelsa. Immediatamente è partita la distribuzione che è stata organizzata dalla Protezione Civile dell’Unione e localmente dalle amministrazioni comunali e dalle associazioni di volontariato.

«A tutti i Sindaci preme che sia più che chiaro un concetto: l'utilizzo delle mascherine non autorizza ad uscire in maniera indiscriminata. Rimangono infatti in vigore fino al 3 maggio (per ora) tutti i limiti e le regole relative al distanziamento sociale. Le mascherine sono un'arma in più per combattere il Coronavirus. I numeri lentamente diminuiscono, ma basta poco per piombare di nuovo in una situazione critica che può essere evitata solo con una semplicissima azione: muoversi solo se davvero necessario.

Purtroppo le tante sanzioni elevate in questi giorni di festa dimostrano che alcuni cittadini non lo hanno del tutto compreso. Chiedo a tutti un ulteriore sforzo e invito a non cedere alla tentazione di allentare il distanziamento sociale. Sarebbe davvero un comportamento irresponsabile e un errore gravissimo. La Polizia Municipale continuerà a presidiare il territorio, in collaborazione con le Forze dell’ordine, per garantire che l’ordinanza venga rispettata. Dal comportamento di ognuno di noi dipendono i tempi entro i quali riusciremo a superare tutto questo» afferma, a nome di tutti gli altri Sindaci dell'Unione, Paolo Masetti, sindaco delegato alla Protezione Civile e alla Polizia Municipale.

Il Comune di Prato, grazie al grande lavoro di tutti il sistema di Protezione civile, ha consegnato le mascherine a tutte le famiglie di Prato. Dal pomeriggio di domenica 5 aprile, in meno di una settimana, il Sistema di Protezione Civile pratese è stato in grado di stoccare 580.000 mascherine, distribuirne 140.000 ai diversi Comuni della nostra Provincia, impacchettare oltre 87.000 confezioni contenenti ciascuna 5 mascherine e distribuirle sull’intero territorio comunale a tutti i nuclei familiari con un sistema porta a porta che ha evitato ai cittadini di dover uscire e fare lunghe code per ritirarle.

Riparte domattina la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale alla popolazione pisana. Oltre all’azienda a cui il Comune di Pisa ha affidato il servizio di distribuzione domiciliare, entreranno in campo per la consegna anche le associazioni di volontariato che hanno dato la disponibilità al Centro operativo Comunale ad assumersi anche questo ulteriore impegno. Saranno in distribuzione anche le 202 mila mascherine arrivate dalla Regione Toscana, dopo essere state confezionate da una ditta specializzata incaricata dal Comune di Pisa, in buste da 4 per ogni nucleo familiare che le riceverà a domicilio.

«L’enorme lavoro di logistica in cui è coinvolto il Comune, la Protezione Civile, le Associazioni di volontariato - spiega il Sindaco Michele Conti - probabilmente non è percepito, ma la macchina organizzativa è in moto e a pieni giri dall’inizio dell’emergenza. In particolare Croce Rossa, Pubblica Assistenza e Misericordia, coordinate dal COC, sono impegnate su più fronti: oltre ai servizi ordinari con le ambulanze e di pertinenza sanitaria, hanno svolto e continuano a svolgere il servizio di spesa a domicilio, di imbustamento e di consegna delle mascherine comunali, di sostegno alle categorie fragili come malati e anziani.

Non si sono mai fermati, neanche nei giorni di festa. Li ringrazio tutti sentitamente per l’instancabile impegno, per il loro costante supporto alle istituzioni e per il servizio alla popolazione pisana» «Inviare un camion di mascherine da Firenze, in buste da 50 - continua Conti - non è come farle arrivare a domicilio ai 48 mila nuclei familiari pisani. E i sette giorni che aveva dato la Regione per consegnarle e far scattare l’obbligo era forse un auspicio, sicuramente una tempistica troppo stringente che non teneva di conto dell’enorme lavoro che dovevamo fare sul territorio.

Una tempistica contestata da molti comuni, a partire dal capoluogo di Regione. Noi abbiamo scelto di affidare l’imbustamento a una ditta specializzata prima di consegnarle nelle case. In questo modo, oltre alle 90 mila che abbiamo già consegnato ai pisani (20 mila nei primi giorni, 70 mila a domicilio) ne arriveranno altre 4 a famiglia della partita regionale, in sicurezza e nella cassetta della posta di ognuno. In altri comuni sono già state distribuite, è vero: ci arrivano foto di mascherine buttate nelle cassette della posta senza alcuna protezione e senza il rispetto delle fondamentali norme igieniche.

Non ho tempo di fare polemiche e neanche di guardare in casa di altri, ma noi abbiamo scelto la strada che ci sembrava più opportuna anche se necessitava di qualche giorno in più».

«Il sistema del volontariato coordinato dalla Protezione Civile comunale - spiega l’assessore ai lavori pubblici e alla Protezione Civile Raffaele Latrofa – è un patrimonio prezioso di professionalità e umanità al servizio delle città. I volontari stanno dando un contributo fondamentale nell’affrontare questa emergenza e hanno tutta la gratitudine mia personale dell’Amministrazione Comunale. Hanno svolto e continueranno a svolgere un lavoro immenso. All'interno della riunione quotidiana di Centro operativo comunale hanno spesso fornito spunti e proposte concrete affinché i servizi resi funzionassero al meglio. Mi spiace molto che questo non emerga a sufficienza nel dibattito pubblico, nel quale si leggono anche dichiarazioni polemiche alle quali in questo momento non mi sento neppure di rispondere, preferendo, come sempre, continuare a lavorare a testa bassa all'interno di una squadra compatta in un contesto davvero difficile».

La distribuzione delle mascherine proseguirà a Pisa secondo un programma che prevede il proseguimento del lavoro affidato alla Recapiti Ferrari che sarà affiancata dalle associazioni di volontariato per garantire la conclusione della consegna di tutte le mascherine entro giovedì prossimo. La Protezione Civile comunale, che coordina le attività, ha suddiviso in aree la città affidandole alle associazioni disponibili cosi: Pubblica Assistenza: Oratoio, Putignano, Riglione; Croce Rossa: Porta a Lucca; Misericordia: Cep e via delle Lenze; Swift Water Resue Team Toscana: Porta a Mare; Cisom: San Francesco. Le altre zone, compreso il Litorale, saranno coperte da Recapiti Ferrari.

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