"Coronavirus, riattivare negli ex ospedali ogni padiglione possibile"

Marchetti (FI): «Serve tutto. Basta sanità col braccino corto. L’onda arriva, è una partita da giocare al rialzo anticipando il bisogno»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2020 11:01

«Negli ex ospedali e in particolare quelli dismessi a Lucca, Massa, Pistoia e Prato riaprire e predisporre ogni padiglione disponibile, non solo la porzione utile ad allestire i letti di intensiva disponibili adesso. Quella contro il Coronavirus Covid-19 è una partita da giocare al rialzo, non col braccino corto come è stata sin qui gestita la sanità toscana prima dell’emergenza coronavirus. Dunque bene il sopralluogo di Rossi ieri nei complessi dismessi, ma per una volta anticipiamo il bisogno e prepariamo nei vecchi ospedali ogni spazio disponibile ad accogliere i malati.

Se poi non saranno necessari tanto meglio, ma oggi l’onda dei contagi sta calando. Massa è travolta, e Lucca arriva immediatamente dopo. Siamo tutti in emergenza e dobbiamo adottare ogni possibile misura per salvarci e salvare tutti»: l’appello arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti all’indomani della ricognizione effettuata in alcuni ex ospedali della Toscana dal governatore Enrico Rossi e mentre si attende il decreto che in giornata, secondo la bozza in circolazione, dovrebbe aprire alla possibilità di utilizzare spazi di ricovero per i pazienti covid anche in luoghi privi di accreditamento.

«Come dicevano i latini: se vuoi la pace, prepara la guerra. Quella contro il Coronavirus Covid-19 – riflette Marchetti – è una guerra per la vita. Dobbiamo essere pronti a tutto e nelle simulazioni effettuate nei giorni scorsi dalla Regione io oggi vedo margini di miglioramento anche perché, mentre si diffondono i contagi da Coronavirus, intanto le altre patologie continuano con la loro naturale diffusione rispetto alla quale già in tempi normali i nostri ospedali si rivelano spesso sottodimensionati.

Delle responsabilità di chi ha ridotto così la nostra sanità parleremo quando l’emergenza sarà finita. Oggi dobbiamo impedire a ogni costo che il sistema finisca in tilt. Per questo dobbiamo muoverci subito non solo con le intensive e subintensive acquisendo le dotazioni strumentali ovunque sia possibile, ma anche con le pneumologie e con i reparti per i pazienti no-covid».In questo senso secondo Marchetti gli ospedali dismessi sono la risorsa d’elezione: «E’ vero: gli ex ospedali di Massa, di Lucca, di Pistoia e di Prato possono essere l’asso nella manica nella guerra contro il Coronavirus.

Apriamo tutto. Sanifichiamo ogni ambiente disponibile. Allestiamolo e prepariamolo. Gli ospedali sono il nostro scudo, al cui interno i sanitari non debbono mai diventare scudi umani ma dotati delle protezioni necessarie. Riaprire i vecchi ospedali, tra l’altro, sarebbe anche un modo per trasformare in opportunità il fallimento di Pd e sinistre nella gestione di quel patrimonio pubblico quanto a alienazioni e valorizzazioni, restituendogli funzione collettiva in questo momento tanto delicato».

In evidenza