Coronavirus: 55enne di Livorno in condizioni critiche

In quarantena dodici persone. A Firenze e Prato dimessi i pazienti clinicamente guariti. Da domani 5 marzo scuole e Università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2020 15:19
Coronavirus: 55enne di Livorno  in condizioni critiche

(DIRE) Firenze, 4 mar. - Un livornese di circa 50 anni è risultato positivo al tampone per il Coronavirus e si trova attualmente ricoverato in isolamento nel reparto di rianimazione all'ospedale di Livorno in condizioni critiche. L'uomo si è presentato autonomamente al pronto soccorso. La notizia è arrivata nella tarda serata di ieri da parte dell'Asl Nord Ovest. Il caso è in attesa di conferma dall'istituto superiore di sanità. 

È in corso l'indagine epidemiologica per ricostruire i contatti con il paziente nelle ultime due settimane. E in tal senso scattano i primi provvedimenti. Ad annunciarli, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco Luca Salvetti: "Le persone che saranno soggette a ordinanza di quarantena - spiega - sono 12: nove del personale sanitario, la moglie, la figlia e il medico curante". (Cap/ Dire)

Nella Toscana centrale, sono stati dimessi i tre pazienti “clinicamente guariti” , ricoverati nei giorni scorsi nei reparti di malattie infettive degli ospedali Santa Maria Annunziata di Firenze e Santo Stefano di Prato.

Lo studente norvegese e la ragazza 32 enne fiorentina già da ieri sera erano in isolamento fiduciario nel proprio domicilio a Firenze, monitorati costantemente, come da protocollo, sia dagli assistenti sanitari dell’Ausl Toscana Centro che dal proprio medico di famiglia per valutare le condizioni cliniche.

La donna di 44 anni, ricoverata fino a stamattina a Prato, sarà in sorveglianza attiva da oggi pomeriggio, sempre a Firenze. La madre, risultata negativa al test diagnostico, è in isolamento da ieri, essendo unico contatto stretto della figlia. Le altre due persone dimesse non vivono con altri familiari.

Qualora fosse necessario l’azienda sanitaria in collaborazione con la protezione civile provvede alla loro sussistenza.

I tre soggetti, come da procedura, saranno sottoposti ad altri due test con tampone faringeo a distanza di 24 ore, in attesa di esito negativo. Fino a quel momento dovranno restare nel proprio domicilio, in sorveglianza attiva.

L’Azienda sanitaria ha previsto anche un contatto diretto tra assistenti sanitari, medici di famiglia e referenti dei reparti di malattie infettive per intervenire tempestivamente qualora insorgesse sintomatologia nei pazienti a domicilio.

Tutto questo mentre scuole e atenei di tutta Italia dovrebbero restare chiusi fino al 15 marzo. Sarebbe la decisione presa dal governo annunciata nel corso della riunione coi ministri a palazzo Chigi. La misura trapelata dovrebbe essere presa con un decreto in vigore da oggi 4 marzo e valere da domani giovedì 5 marzo. Ma il condizionale è d'obbligo finché non c'è l'ufficialità. A questo riguardo l'Anp (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola) chiede certezze in merito all'eventuale chiusura delle scuole a partire da domani, giovedi' 5 marzo.

"Il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, per tacitare il frenetico susseguirsi di indiscrezioni circa una eventuale decisione di chiusura di tutte le scuole da parte del Consiglio dei Ministri, ha appena dichiarato alla stampa che, al momento, nessuna decisione è stata presa, ma che si è in attesa del parere del comitato tecnico-scientifico appositamente sostituito", scrive l'associazione in una nota. "Si tratterebbe di una decisione grave e senza precedenti, evidentemente funzionale alla massima protezione dei nostri ragazzi contro il diffondersi del contagio- afferma il presidente dell'Anp, Antonello Giannelli- Auspico che qualsiasi decisione in merito sia comunicata ufficialmente con la massima tempestività, per consentire alle scuole di potenziare le iniziative di didattica a distanza ed alle famiglie di organizzarsi al meglio".

In evidenza