"Coronavirus, Firenze e Prato unite nella gestione della crisi"

Cocollini e Stanasel (Lega), vicepresidenti dei Consigli comunali delle due città, presenteranno assieme un pacchetto di proposte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2020 11:52

“I nostri comuni, che sono il cuore pulsante dell’economia toscana, stanno vivendo un momento di terribile crisi economica. Il comprensibile allarmismo che si è generato in seguito alla diffusione del Coronavirus nel nostro Paese sta provocando una recessione che mette a rischio il futuro delle nostre famiglie e del tessuto imprenditoriale che ci ha reso grandi nel mondo". Così Cocollini e Stanasel (Lega), vice presidenti vicari dei Consigli comunali di Firenze e Prato.

"L’irresponsabilità e l’incapacità dimostrata nella gestione dell’emergenza socio-sanitaria dal Governo – proseguono Stanasel e Cocollini – ha gettato il Paese in preda al panico che è diventato ben presto una malattia anche più pericolosa del Covid-19. In questo modo abbiamo perso la già poca credibilità che avevamo agli occhi del mondo e compromesso pesantemente la nostra capacità di attrarre investimenti e di accogliere persone che vogliono venire a vedere le nostre città da tutte le parti del globo.

La cartolina delle nostre città è stata così macchiata dallo stereotipo che gli italiani sono diventati un popolo di untori. E questo non lo possiamo accettare. Adesso, è il momento di reagire e di raccontare ad ogni livello che le nostre sono città sicure e che abbiamo la professionalità, la capacità imprenditoriale e la cultura dell’accoglienza che sono i veri anticorpi alla crisi che stiamo vivendo. Oltre a questo, dobbiamo avere la forza di proporre delle misure incisive a sostegno delle famiglie e delle imprese.

Noi, con chiarezza e determinazione, presenteremo un pacchetto di proposte nell’interesse dei cittadini che abbiamo l’onere e l’onore di rappresentare. Se davvero abbiamo a cuore – concludono Stanasel e Cocollini – il futuro delle nostre comunità, questo è il momento di dimostrarlo. Viceversa, ci troveremo a commentare le macerie di una grandezza che fu”.

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