Coronavirus: a Grosseto via la bandiera europea nella cerimonia in Comune

Il sindaco Vivarelli Colonna: "Oggi, in un momento in cui l'Italia crolla sotto la maledizione del Covid 19, mi sento profondamente abbandonato da questa Europa". Marras (Pd): "Iniziativa politico-propagandistica di cui non si sentiva la necessità"

Redazione Nove da Firenze
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31 marzo 2020 15:09
Coronavirus: a Grosseto via la bandiera europea nella cerimonia in Comune
foto Agenzia Dire

(DIRE) Firenze, 31 mar. - Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, partecipa al minuto di silenzio per commemorare le vittime in Italia del Coronavirus. Poco prima, però, rimuove la bandiera dell'Unione europea dal municipio e scatena la polemica politica. "Io credo nell'Europa, in un'Europa unita, solidale e- spiega in un post su Facebook- che si prenda cura dei suoi figli fondatori. Come sindaco ho sempre creduto fermamente in questa nobile istituzione. Oggi, in un momento in cui l'Italia crolla sotto la maledizione del Covid 19, mi sento profondamente abbandonato da questa Europa che non dà risposte, che non ci viene incontro e che sembra ignorare il problema nel quale il Paese Italia sia sprofondato oggi".

Per questo, annuncia, "come atto di protesta simbolico ripiego delicatamente la bandiera europea, sempre con alto rispetto istituzionale, in attesa di un futuro migliore in cui nuovamente mi sentirò parte integrante di questa comunità che ad oggi mi ha profondamente deluso nella gestione dell'emergenza".

Vivarelli Colonna ricorda le stime di Confindustria sul contraccolpo per il tessuto produttivo legati al Coronavirus e parla di un danno congiunturale apocalittico. "Osservo un minuto di silenzio con la bandiera italiana a lutto- fa sapere- nella speranza di poter issare nuovamente la bandiera europea". 

Contrariato il capogruppo del Pd in Regione, Leonardo Marras, che ha preso parte al minuto di raccoglimento: "È un gesto sbagliato da cui mi dissocio assolutamente. Un'iniziativa politico-propagandistica di cui non si sentiva la necessità, lo invito a rivederla perché il suo ruolo, oggi più che mai, non è quello di rappresentare una parte e nemmeno quello di dare sfogo ad un risentimento rispetto alla non sufficienza della risposta europea".

(Cap/ Dire)

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