Cordoglio per la scomparsa di Bernardina Bargellini

Si è spenta dopo lunga malattia, affrontata con l’abituale coraggio che la distingueva, la figlia del “sindaco dell’alluvione”, personaggio importante della scena culturale fiorentina.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 aprile 2016 16:32
Cordoglio per la scomparsa di Bernardina Bargellini
Bernardina Bargellini in una foto giovanile

FIRENZE - La mattina di venerdì 29 aprile è scomparsa Bernardina Bargellini, figlia dell’indimenticato sindaco dell’Alluvione, Piero Bargellini. Era nata nel 1933 da Piero e Lelia Bargellini, e aveva studiato pianoforte dapprima con Felice Boghen, poi con Rio Nardi col quale si diplomò presso il Conservatorio Cherubini. Nel 1962, si unì in matrimonio con Roberto Nardi, il figlio del suo maestro, destinato a divenire uno dei migliori architetti della sua generazione. L’esperienza musicale sarebbe stata in seguito ripresa dal figlio, il pianista Gregorio Nardi. Nell’ottica della sua passione per la musica, Bernardina fu per lunghi anni presidente del rinato A.Gi.Mus fiorentino.

Sempre molto vicina al padre, aveva condiviso con lui le principali vicende della cultura e della storia fiorentina di quegli anni fondamentali. Crebbe in stretto contatto con i suoi principali collaboratori, fino a stabilire con essi un rapporto fatto di uno speciale affetto; basti ricordare Ungaretti , che la definiva “piccola ma saggia”. Dalla metà degli anni Quaranta aveva accompagnato il padre in ogni sua pubblica presenza, prendendo spesso le veci di collaboratrice e mantenendo proficui contatti con gli innumerevoli personaggi incontrati - che fossero i più giovani collaboratori italiani, o i grandi nomi internazionali di artisti e scrittori: Thomas Mann, Henri Moore, René Clair, Fritz Hundertwasser, che dedicò a Bernardina alcuni dei suoi primi capolavori.

Alla morte di Piero nel 1980, ne aveva ereditato l’immenso archivio di manoscritti, lettere e libri, dedicandosi da quel momento alla conservazione e valorizzazione di un così importante patrimonio culturale.

Nel 2006, in occasione del quarantennale dell’Alluvione, volle che fosse aperto al pubblico, in maniera perpetua, lo Studio del padre, rimasto nel frattempo pressoché intatto: un luogo carico di ricordi per i fiorentini; e furono difatti in migliaia che nei seguenti dieci anni vennero a visitare le stanze dove erano nati gli Amici dei Musei, il Comitato per l’Estetica Cittadina, la Mostra dell’Antiquariato. Negli anni seguenti Bernardina ospitò nelle sale dello Studio le riunioni di membri di varie organizzazioni internazionali (ICOM, UNESCO, Friends of Florence), e organizzò alcune mostre, sempre occupandosi personalmente di finanziarle e realizzarle: aveva in disprezzo - diceva -, i tanti che, come la cornacchia con le piume del pavone, si fan belli di idee che lasciano poi realizzare e pagare ad altri.

Nel 2014-2015 ebbe la speciale soddisfazione di vedere il tavolo di Bargellini, con le carte e gli oggetti da lei conservati, ricostruito ed esposto nei Reiss-Engelhorn-Museen di Mannheim, a simboleggiare l’Alluvione in una grande esposizione sulle catastrofi naturali nella storia.

Malgrado il fragile stato di salute, negli ultimi mesi si era dedicata, con l’indefesso impegno che l’aveva sempre contraddistinta, all’organizzazione della mostra che avrà luogo nel prossimo autunno nello Studio di Piero Bargellini, in occasione del cinquantesimo dell’Alluvione.

Bernardina Bargellini Nardi lascia il marito Roberto, il figlio Gregorio, i nipoti Bernardino e Lelia.

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