Controlli anti droga sulla tramvia: arrestato uno spacciatore che nascondeva 28 dosi di eroina in...

Ma lo strattagemma è stato scoperto dagli agenti del Reparto Antidegrado. Il cane antidroga Piper della Polizia Municipale scova 56 grammi tra hashish e marijuana alle Cascine. Il fagotto era nascosto a due metri di altezza fra le foglie di un rampicante. Da maggio ha recuperato oltre un etto e mezzo di stupefacenti. Colpo alla centrale dello spaccio di San Giovanni Valdarno: tre arresti e una denuncia. Sequestrati 180 grammi di cocaina. Carabinieri minacciati con un coltello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2018 17:24
Controlli anti droga sulla tramvia: arrestato uno spacciatore che nascondeva 28 dosi di eroina in...

Giovedì gli agenti del Reparto Antidegrado della Polizia Municipale sono entrati in azione sulla tramvia arrestando un pusher e sequestrandogli il denaro, probabile provento dello spaccio e 28 dosi di eroina (una ventina grammi) che aveva nascosto nelle parti intime. L’operazione è scattata a metà mattinata. La squadra antidroga è salita sulla tramvia, spesso utilizzata dai pusher per gli spostamenti legati allo spaccio.

Alla fermata Arcipressi un uomo appena salito ha destato la loro attenzione. Insospettiti dal suo comportamento, quando è sceso alla Leopolda l’hanno seguito e tenuto d’occhio a distanza. Dopo pochi minuti è stato raggiunto da un cliente e, sotto gli occhi degli agenti, è avvenuto lo scambio denaro/droga: 40 euro per due dosi di eroina (1,27 grammi). Immediato l’intervento della Polizia Municipale: l’acquirente è stato collaborativo e sarà segnalato in prefettura, lo spacciatore ha invece cercato di fuggire ma è stato bloccato dagli agenti.

Risultato senza documenti, è stato quindi fotosegnalato: si tratta di un 34enne originario della Nigeria, già noto alle forze dell’ordine. Portato nella sede del Reparto Antidegrado l’uomo è stato perquisito. Gli agenti hanno trovato altri 126 euro (oltre ai 40 appena riscossi) probabile provento di spaccio. Ma i controlli non si sono fermati qui. Convinti del fatto che il pusher avesse ancora della sostanza nascosta, gli agenti lo hanno accompagnato all’ospedale di Santa Maria Nuova.

E dopo una serie di analisi (raggi X, tac ed endoscopia) hanno scoperto e recuperato due involucri che si era infilato nelle parti intime: uno contenente 12 e l’altro 16 dosi di quella che, dopo gli esami effettuati presso il gabinetto di Polizia Scientifica, è risultata essere 20,70 grammi di eroina. Per l’uomo è quindi scattato l’arresto, la droga (complessivamente 21,34 grammi di eroina) e il denaro sono stati sequestrati. L’arresto è stato convalidato nel processo per direttissima: per lui è scattato il divieto di dimora a Firenze fino al processo che si terrà a ottobre.

Continuano i successi di Piper, il primo cane antidroga della Polizia Municipale. Ieri mattina durante un controllo in viale degli Olmi, nel Parco delle Cascine, ha scovato, nascosti fra i rampicanti cresciuti su un albero, 56 grammi tra hashish e marijuana. La droga era avvolta nella plastica, a circa due metri di altezza dal terreno, ma questo non ha impedito a Piper di fiutarla. Piper è il primo cane arruolato nella squadra anti droga della Polizia Municipale. È una femmina di 4 anni (nata il 7 aprile 2014) di razza Working Australian Shepherd, cane geneticamente selezionati come pastore di bestiame di grandi dimensioni.

Questo lo rende molto rustico come abitudini, tanto da preferire di dormire all'aperto, anziché in un ricovero chiuso anche nelle situazioni meteorologiche più avverse. È anche campionessa di conduzione di bestiame. Il conducente è agente di Polizia Municipale con qualifica di Istruttore cinofilo C.S.E.N. Piper ha effettuato numerose uscite mostrando buon fiuto e affiancando anche colleghi più esperti, come Batman in servizio presso l’unità cinofila dei Carabinieri. Da maggio ha già recuperato un etto e mezzo fra marijuana e hashish.

I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, al termine di attività investigativa, hanno fatto irruzione in una casa ubicata nella frazione Matassino del Comune di Castelfranco Piandiscò. Al piano terra, sono state trovate cinque persone, tra cui una donna, tutte di origine magrebina. Alla vista dei Carabinieri alcuni nordafricani, mostrando segni di evidente nervosismo iniziavano a dare in escandescenza ed uno di essi estraeva un coltello e minacciando i militari che prontamente lo disarmavano traendolo in arresto.

Approfittando della confusione generata dalla donna, che ha opposto viva resistenza tentando di colpire alla testa un Carabiniere con un oggetto contundente, due di questi, riuscivano a darsi alla fuga mentre gli altri venivano immobilizzati dai militari dell’Arma.La successiva perquisizione consentiva di rinvenire 180 grammi di cocaina, in parte suddivisa in dosi, materiale utile al confezionamento, un bilancino di precisione, nonché 3.400 euro, ritenuti provento dell’attività criminosa e, pertanto, venivano tratti in arresto per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio e la donna anche per resistenza. Successivamente la perquisizione veniva estesa al piano superiore dell’abitazione, occupata dal proprietario dell’immobile e dall’anziana madre 88 enne.

I militari si trovavano di fronte ad uno stato di assoluto degrado e disordine, con pavimenti ricoperti da indumenti, rifiuti, cibo per animali, nonché escrementi di cani e gatti, uno dei quali morto ed in decomposizione. Sul posto veniva fatto intervenire personale della ASL ed i servizi sociali di Castelfranco ed al termine delle operazioni l’anziana donna, per precauzione, veniva ricoverata all’ospedale di Montevarchi, per accertamenti del caso. Gli animali venivano invece affidati a persone di fiducia, giunte sul posto. Il proprietario di casa veniva deferito in stato di libertà per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, detenzione di arma e maltrattamenti, per le condizioni di degrado in cui viveva la madre.

Ulteriori indagini sono in corso. Tutto il materiale ritenuto utile per le indagini, veniva posto sotto sequestro, mentre gli arrestati, dopo le formalità di rito, tradotti presso le Case Circondariali di Firenze ed Arezzo.

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