Con una mano “scatta i selfie”, con l’altra borseggia: arrestato in piazza Duomo

Macchina di lusso e targhe rubate, cinese denunciato per ricettazione a Prato. Attività di affittacamere e parrucchiera abusiva sequestrate dalla Polizia Municipale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 agosto 2016 01:31
Con una mano “scatta i selfie”, con l’altra borseggia: arrestato in piazza Duomo

Nei giorni scorsi a Firenze la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini rumeni di 30 e 34 anni sorpresi mentre tentavano - in concorso tra loro - di borseggiare una turista nei pressi di piazza Duomo. Gli arrestati, entrambi già noti alle forze dell’ordine, giovedì mattina sarebbero stati proprio “colti” dagli agenti “con le mani nel sacco”. Notati da una volante, intorno alle 13.30, in mezzo ad un gruppo di turisti asiatici - tra via Panzani e via de’ Cerretani - si sarebbero inizialmente scambiati tra loro una serie di cenni. Poi uno dei due è entrato in azione avvicinandosi ad una donna della comitiva: mentre in una mano teneva un’asta per “selfie” - con tanto di telefono cellulare collegato all’estremità - per simulare degli scatti, ha infilato l’altra nello zainetto della malcapitata. Ma l’intera scena, che peraltro il complice avrebbe tentato di occultare con il proprio corpo, non è naturalmente sfuggita ai poliziotti che sono immediatamente intervenuti bloccando i malintenzionati. Nella confusione anche la turista - che inizialmente non si era accorta di niente - ha realizzato che le era stata aperta la cerniera dello zaino con all’interno quello che sarebbe potuto diventare un ricco bottino, ovvero denaro contante di diverse valute per qualche migliaio di euro. I due cittadini rumeni sono finiti in manette con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso e questa mattina il Tribunale di Firenze ne ha convalidato l’arresto disponendo nei loro confronti la misura cautelare dell’obbligo di firma in attesa del processo.

Macchina di lusso rubata e targhe non proprie, questo il nuovo metodo che Z.M.H., cinese clandestino di 43 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, aveva ideato per circolare per le strade di Prato.La denuncia era stata sporta alla fine di Luglio sia dal proprietario della macchina, un Bmw 525, che dal legittimo titolare delle targhe, appartenenti ad altra autovettura. Gli agenti dell'Unità Investigativa della Polizia Municipale di Prato hanno analizzato i filmati di video sorveglianza della rete cittadina e hanno riconosciuto il conducente ripreso più volte alla guida del mezzo rubato. Le ricerche si sono quindi concentrate nelle zone frequentate dal cinese e hanno permesso di individuare, questa mattina, il luogo dove la macchina era stata occultata. Il mezzo e le targhe sono state restituite ai legittimi proprietari, mentre il cinese è stato denunciato per il delitto di ricettazione.

Nei pressi di via Pistoiese la Polizia Municipale ha sequestrato un'attività di affittacamere abusiva condotta al primo piano e nel sottotetto di un villino di tre piani e un'attività di parrucchiera abusiva condotta invece nei locali garage e lavanderia che sono ubicati nella parte posteriore dell'abitazione, raggiungibili da un accesso indipendente. L'attività di affittacamere era gestitata da un cittadino italiano, proprietario dell'immobile, mentre quella di parrucchiera era condotta da una giovane cittadina cinese. La scoperta delle attività illecite è stata portata alla luce questa mattina durante un controllo edilizio che la Polizia Municipale ha effettuato presso un villino ubicato nelle vicinanze della Porta Pistoiese.

La situazione che si è presentata agli occhi degli agenti è risultata piuttosto piuttosto complessa. La grande casa, su tre piani e con grande giardino e resede tergale dove sorge un'ampia autorimessa/lavanderia, è risultata nella disponibilità del proprietario italiano che di fatto risiede al piano terra, mentre il piano primo e il sottotetto sono risultati nella disponibilità di altre persone, estranee al nucleo famigliare, appartenenti a varie nazionalità: senegalesi, albanesi ed italiani.

Dai controlli, è risultato che nell'abitazione aveva sede un'attività abusiva di affittacamere. Al piano primo, infatti, sono presenti tre camere ed una cucina/soggiorno di uso comune, mentre nel sottotetto sono stati realizzati tre monolocali indipendenti. Altra sorpresa nel garage e lavanderia ubicati nella parte posteriore dell'abitazione. Questi locali sono raggiungibili dal retro della casa ma di fatto risultano indipendenti dalla stessa abitazione grazie a due portoncini blinadati che affacciano sulla via confinante tramite ben due portoncini blindati.

All'interno dell'ex autorimessa e lavanderia la Polizia Municipale ha accertato la presenza di un'attività abusiva di parrucchiera. L'acconciatrice, di nazionalità cinese, abita negli stessi locali dove, mediante paretine in cartongesso, ha realizzato una cameretta ed un cucinino/pranzo. La Polizia Commerciale ha proceduto al sequestro ed alla sospensione dell'attività abusiva di parrucchiera. Al proprietario, italiano, è stato invece contestato l'esercizio abusivo dell'attività di affittacamere. Verrà proceduto ulteriormente alle contestazioni per gli abusi edilizi accertati.

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