Commissione UE: garanzie per minori sulle piattaforme digitali

In fase di esame le linee guida

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Europe Direct Firenze
16 Ottobre 2025 15:11
Commissione UE: garanzie per minori sulle piattaforme digitali

Il 14 luglio 2025 la Commissione europea ha pubblicato le sue linee guida sulla protezione dei minori per garantire un’esperienza online sicura per bambini e giovani nell’ambito del Digital Services Act. Le linee guida contengono delle misure adeguate alla tutela dei minori dai rischi della rete quali l’adescamento, contenuti dannosi, cyberbullismo, ma anche sviluppo di dipendenze.

Queste linee guida si applicano a tutte le piattaforme online accessibili ai minori e includono per esempio:

  • Impostazione di default degli account appartenenti a minori del profilo privato;
  • Modificare il sistema di raccomandazione delle piattaforme in modo da ridurre i rischi che utenti minori entrino in contatto con contenuti dannosi;
  • Ampliare la conoscenza di funzioni quali bloccare e mutare gli utenti indesiderati per prevenire cyberbullismo e altre minacce;
  • Proibire screenshots di foto postate da account appartenenti a minori da parte di altri utenti;
  • Disattivazione automatica dei sistemi volti all’uso eccessivo delle piattaforme come le “push notifications”;
  • Introdurre maggiori misure di parental control;

Nell’ambito del DSA, la Commissione sta quindi chiedendo maggiori informazioni alle piattaforme digitali quali Snapchat, Instagram, Apple App Store e Google Play riguardo ai loro sistemi di verifica dell’età per capire se questi siano sufficienti e come potrebbero essere eventualmente migliorati. Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, ha dichiarato che le piattaforme hanno l’obbligo di garantire la sicurezza dei minori nell’uso dei loro servizi e che, insieme alle autorità nazionali degli Stati membri, stanno valutando se le misure adottate finora tutelino effettivamente i minori.

In particolare, la Commissione UE chiede a Snapchat informazioni sul modo in cui impedisce ai minori di età inferiore ai 13 anni (come vietato dalle condizioni della piattaforma) di accedere ai suoi servizi e come altresì impedisce la vendita di merci illegali per bambini.

Per quanto riguarda Youtube invece, si vuole indagare, oltre sul suo sistema di garanzia dell’età, secondo quale criterio il sistema raccomanda i contenuti ai suoi utenti. Una ricerca che parte dalle segnalazioni fatte in merito a contenuti dannosi diffusi ai minori.

Per Apple App Store e Google Play la questione è ancora differente, infatti la Commissione, sta cercando informazioni sul modo in cui i due app store classifichino le applicazioni per età e il modo in cui gli utenti, soprattutto minori, rischiano di venire in contatto con applicazioni illegali o comunque dannose, come le app di gioco d’azzardo o quelle usate per creare contenuti sessualizzati non consensuali (app nudify).

Con una digitalizzazione sempre più diffusa in tutti gli ambienti quotidiani e a tutti i livelli di età, la Commissione si sta impegnando nel verificare che le garanzie essenziali alla tutela dei minori vengano rispettate.

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