Commercio, cultura e sport: in arrivo soldi dalla Regione

Covid: l’aula toscana approva la risoluzione di Italia Viva, che chiede impegni per sostenere le attività economiche, culturali e sportive, per garantire la didattica in presenza e sollecita il ricorso ai fondi previsti dal Mes. Gli interventi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2020 15:54
Commercio, cultura e sport: in arrivo soldi dalla Regione

Firenze La Giunta regionale in Conferenza Stato-Regioni dovrà farsi carico di sostenere alcune istanze decisive per la Toscana, come adeguate misure per le attività commerciali, culturali e sportive, che consentano loro, ove possibile, di proseguire il loro lavoro “in un quadro di massima sicurezza e tutela delle persone più fragili”, prevedendo “forme di ristoro più sostanziose e durature”.

È quanto prevede il dispositivo finale della risoluzione di Italia Viva, collegata alla comunicazione del presidente della Regione, Eugenio Giani, sull’emergenza Coronavirus del 28 ottobre scorso, presentata dal gruppo di Italia Viva e approvata dal Consiglio regionale. Sempre nel dispositivo si legge, inoltre, che devono essere attivate “tutte le soluzioni possibili per garantire la didattica in presenza in tutte le classi”, e, qualora non sia possibile, “vengano valutate fino all’ultimo soluzioni alternative, prima di arrendersi alla chiusura”.

Se questo dovesse accadere, le scuole dovranno essere “le prime attività sociali a ripartire”.

La Giunta regionale, si legge ancora nell’atto di indirizzo, dovrà attivarsi in tutte le sedi opportune, perché si decida di attivare le risorse del Mes (Meccanismo europeo di stabilità) e si discutano fin da adesso in Consiglio regionale gli interventi per l’edilizia sanitaria, per la ricerca e l’innovazione tecnologica nel settore, l’incremento delle piante organiche per tutti i profili necessari. Il prossimo bilancio regionale dovrà contenere risorse aggiuntive per contratti di formazione specialistica per investire sui giovani medici.

E’ stato il vicepresidente Stefano Scaramelli (Italia Viva) ad illustrare il testo in aula. “Le esigenze economiche sono prioritarie e devono andare di pari passo con quelle sanitarie. Il presidente Giani deve andare in Conferenza Stato-Regioni con un mandato del Consiglio regionale – ha affermato. E ha chiesto: – Perché il nostro paese è ancora titubante sull’utilizzo dei fondi del Mes?”.

Voto contrario è stato annunciato da Francesco Torselli (FdI). “Non possiamo chiedere al paese di attivare il Mes, una scelta disastrosa che cadrebbe sulle spalle dei nostri figli e dei figli dei nostri figli” ha dichiarato.

Il presidente del Consiglio Conte si è già pronunciato sulla non attivazione del Mes– ha osservato Silvia Noferi (M5S). - Italia Viva, a leggere la narrativa dell’atto, sembra essere quasi non fare parte del Governo. E’ un atto folle. C’è già un piano di aiuti in campo”.

“La sanità e le misure per interrompere la catena del contagio, la scuola, il lavoro e le misure a favore di questi mondi sono anche le nostre priorità – ha sottolineato Vincenzo Ceccarelli (Pd). – Abbiamo propoposto due emendamenti, per correggere il tono e il giudizio espressi nella narrativa sull’operato del governo, e il gruppo di Italia Viva li ha accolti. Condividiamo, inoltre, l’utilizzo del Mes, scevro da vincoli eccessivi. Per questo votiamo a favore”.

Voto di astensione è stato annunciato da Marco Stella (Forza Italia), mettendo in luce le incongruenze contenute nel Dpcm. “Ha ragione Scaramelli. Se ci fossimo mossi per tempo, non saremmo a questo punto”.

“Se fossimo a teatro, lo capirei, ma siamo in un organo politico. La coerenza e la serietà con questo atto sono venuti meno”, ha aggiunto Diego Petrucci (FdI).

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