Code per permessi di soggiorno: aiuto da Palazzo Vecchio

Guccione: “Una città che accoglie dà dignità a tutte le persone”. Fratelli d’Italia: “Serve abbassare le code”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2021 16:11
Code per permessi di soggiorno: aiuto da Palazzo Vecchio

Il Comune affianca la Questura per risolvere il problema delle lunghe file di cittadini stranieri in coda ogni mattina davanti ai portoni della caserma Fadini, a due passi dalla Fortezza da Basso, per rinnovare il permesso di soggiorno.

“Sono passato alcuni giorni fa in via della Fortezza ed ho visto una situazione insostenibile – ha sottolineato l'assessore all'immigrazione Cosimo Guccione – centinaia di cittadini stranieri affrontano code interminabili sotto il caldo per ottenere quello che è un loro diritto, il permesso di soggiorno. A partire da lunedì prossimo, dalle 7.30 alle 11.30, saremo presenti con cinque operatori e mediatori linguistici-culturali, tramite il servizio reso da CAT cooperativa sociale”.

Sosterranno gli operatori della Questura nell’organizzazione delle file di attesa, fornendo informazioni, orientamento e supporto linguistico. “Sappiamo che molti di quei cittadini in fila davanti alla Fadini sono lì solo per chiedere informazioni – ha spiegato l'assessore – ed è per questo che ci saranno anche gli operatori del 'Progetto MigrAction' a titolarità Comune del Comune di Firenze, di cui la coop. sociale CAT gestisce questo specifico lotto. Ogni anno l'amministrazione comunale dà informazioni preziose a oltre 35 mila cittadini stranieri”.

“Da lunedì, grazie anche ad Unicoop Firenze, distribuiremo bottigliette d'acqua ai cittadini in coda – ha aggiunto l'assessore Guccione – mentre nei prossimi giorni saranno allestiti, sempre utilizzando le risorse comunali del progetto MigrAction, dei gazebi ombreggianti, lungo il marciapiede, e sistemati due bagni chimici”.

“Naturalmente – ha concluso – continueremo a collaborare con tutte le associazioni di volontariato organizzando un coordinamento che ci aiuterà ad affrontare nel migliore modo possibile tutti i temi legati all'immigrazione. Firenze è una città che accoglie, una città che dà dignità a tutte le persone che devono esercitare un diritto”.

Sportello Immigrazione

Lo Sportello Immigrazione è un servizio del Comune di Firenze che si rivolge ai cittadini non italiani ed italiani per informazione, consulenza e orientamento in materia di immigrazione e asilo; informazione anagrafica e residenza (modulistica e appuntamenti); presentazione e ritiro della cosiddetta “certificazione dell'idoneità alloggiativa”; affiancamento alla compilazione di domande cartacee e tramite applicativi telematici; assistenza, su appuntamento, alla compilazione di domande tramite applicativi telematici (ad esempio rinnovo permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, test di lingua italiana); mediazione linguistica culturale.

Progetto MigrAction

MigrAction” è un progetto del Comune di Firenze, finanziato dal Ministero del Lavoro sul Fondo Nazionale per le Politiche Migratorie. All'interno del Progetto MigrAction, CAT Cooperativa Sociale contribuisce per le azioni inerenti la “Cittadinanza attiva”.

La finalità generale del progetto è favorire l’inclusione sociale dei cittadini di paesi terzi in condizione di maggiore fragilità, presenti sul territorio fiorentino.Gli sportelli supportano i cittadini stranieri, integrandosi con le attività dei servizi sociali pubblici e privati del Comune, rappresentano spazi di ascolto per l’accompagnamento amministrativo e il supporto per il disbrigo di pratiche, anche telematiche, legate al proprio percorso di integrazione (bonus sociali, prenotazioni permessi di soggiorno, iscrizioni scolastiche ecc...).Possono accedervi gli utenti in modo diretto oppure i servizi territoriali (assistenti sociali, terzo settore, associazioni ecc.).

“La situazione dentro e fuori l’ufficio stranieri della Questura alla Fortezza da Basso è indecorosa, tuttavia i provvedimenti annunciati dall’assessore Guccione – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi – sono un sollievo misero per coloro che devono fare la coda per ritirare il permesso di soggiorno. Nel 2021, in epoca di Covid-19, di lavoro agile e di spinta alla digitalizzazione, stazionare la notte per prendere uno dei primi trenta numeri per chiedere informazioni è assurdo.

Il ministro Lamorgese, invece di venire a Palazzo Vecchio avrebbe potuto recarsi via della Fortezza per assistere ad una situazione da terzo mondo. Ricordo che il sistema di prenotazione autonomo per fare le istanze presso l’ufficio, meglio noto come Cupa-project, è fuori uso da Aprile scorso, riattivarlo – conclude Alessandro Draghi – sarebbe molto utile, e sicuramente garantirebbe più di un po’ di refrigerio, almeno per quegli stranieri che perdono intere giornate di lavoro”.

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