Cittadini che adottano galline: Toscana da Expo

​Il progetto "Adotta du' galline" talmente intelligente da meritarsi l'Expo di Milano

Antonio
Antonio Lenoci
12 marzo 2015 18:05
Cittadini che adottano galline: Toscana da Expo

Come ridurre la quantità di plastica, carta e cartone necessari a confezionare le uova fresche? Allevando le galline in casaIl progetto si è rivelato un successo con gli organizzatori che si sono trovati in difficoltà: non c'erano abbastanza galline per soddisfare le richieste. Risparmio assicurato e freschezza garantita.La forma di allevamento familiare può produrre: 140 kg in meno di sostanza fresca vegetale di scarto dalla tavola che può essere consumata e smaltita da 2 galline ovaiole; 300 uova prodotte nell'intera stagione per l'autoconsumo familiare dalle 2 galline ovaiole; 3 kg in meno di materiale (plastica) in un anno per le vaschette portauova non acquistate da una famiglia che alleva 2 galline ovaiole.Qualcuno rimasto senza creste è arrivato a commentare "Speriamo che qualcuno controlli che vengano realmente allevate e non facciano una prematura fine". Ma si è fatto anche di più.

I cittadini si sono appassionati ed hanno iniziato a fare domande mirate come avviene per gatti e cani domestici, ad esempio qualcuno ha chiesto "Come mai la notte non mi rientrano a dormire?" e gli zootecnici hanno risposto prontamente "Le galline sono animali molto abitudinari e, una volta abituate nel nuovo ricovero alla sera vi ritornano spontaneamente. A volte questo non succede e allora vuol dire che il locale che abbiamo messo a disposizione delle galline non è idoneo.

Diversi possono essere i motivi: correnti d’aria, presenza di topi o rumori durante la notte, presenza di altri animali nel ricovero, ecc" e c'è chi parla male del "cervello di gallina".

Allevare in autonomia. I nostri nonni ci avevano già pensato, in realtà lo si è sempre fatto, solo che ad un certo punto abbiamo preferito plastica e cartone. Tra le cose che insegna la crisi economica c'è anche il rendere valore alle piccole cose. "Non ci sarebbero anche capre e conigli?" è stato chiesto al momento della consegna avvenuta al campo sportivo di Rufina. Chissà, magari prima del 2020Il progetto promosso dall’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve ha portato gratuitamente nelle case di 300 famiglie del territorio ben 600 galline ovaiole con l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti gravando meno sull’ambiente.

In cambio di questa adozione i cittadini stanno beneficiando delle uova fresche che ogni giorno le galline producono. Il progetto aveva già avuto risalto anche a livello nazionale ed adesso grazie all’Expo salirà alla ribalta internazionale. Il progetto è stato scelto dalla Regione Toscana nell’ambito delle “Buone pratiche degli enti toscani a Expo Milano” insieme ad altri 30 progetti. L’Unione Valdarno Valdisieve aveva partecipato all’avviso pubblico indetto dalla Regione per la presentazione di buone pratiche già sviluppate che rientrassero nel tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” e fra i tanti è stato scelto per rappresentare la Toscana nel mondo.

“Siamo soddisfatti di questo nuovo riconoscimento arrivato per il nostro progetto “Adotta du’ galline”, grazie al quale sbarcheremo all’Expo di Milano – Afferma il Presidente dell’Unione di Comuni Aleandro Murras -. Il nostro impegno adesso è quello di incrementare il progetto. Speriamo anche di essere un esempio per altri Comuni ed Unioni di Comuni che, partendo dalla nostra esperienza, possono replicare il progetto”.La Toscana si presenta dunque all'esposizione mondiale con questo buon esempio di vita contadina: due passi indietro per un salto verso il futuro.

Adagio però, con un occhio di riguardo per le uova.

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