Cinema “Le week end”

Una commedia brillante del regista di “Notting Hill”

Alessandro
Alessandro Lazzeri
22 giugno 2014 21:24
Cinema “Le week end”

Un week end a Parigi è un must per tutte le coppie. Lo è anche per Nick e Meg (Jim Broadbent e Lindsay Duncan) due professori inglesi sessantenni, sposati da trent'anni. A Parigi, il luogo romantico dove avvenne la loro luna di miele, sono intenzionati a godere pienamente dei piccoli piaceri di una città che gli anglosassoni considerano diversa e sorprendente. In realtà vorrebbero cercare di rivitalizzare il loro matrimonio, ormai ridotto a una convivenza punteggiata da episodi d’insofferenza, dopo che i figli, ormai adulti, si sono resi indipendenti.

All'inizio del film arrivano in un modesto alberghetto di Montmartre, che era il loro nido d'amore di un tempo. Meg rifiuta l'attuale sciatteria del luogo e trascina Nick in un hotel prestigioso, dove ottengono una suite. Poi iniziano un felice girovagare, tra musei bistrot e mercatini, concedendosi anche ristoranti di ottimo livello. Una sera il conto della cena risulta astronomico e riescono a defilarsi senza pagarlo. Nel frattempo si scambiano impressioni e sensazioni. Nick annuncia anche il prossimo pensionamento forzoso, costretto dal rettore della facoltà, dopo essersi reso colpevole di una risposta non politically correct nei confronti di una studentessa.

La vicenda scorre tra tentativi di nuovo corteggiamento da parte di Nick, schermaglie dovute a incomprensioni caratteriali e sprazzi di passionalità. Poi incontrano il cinquantenne Tom (Jeff Goldblum), un vecchio amico americano di Nick, economista alla moda stabilitosi a Parigi con una nuova moglie molto più giovane. Si recano a un party nell'appartamento di Tom. Nel corso della serata sono rievocati i trascorsi d’impegno politico radicale di Nick e Tom. Poi in una sorta di confessione in pubblico Nick rivela le sue fragilità.

Il party evidenzia anche vecchie ruggini e ferite e le ragioni dell’infelicità di Nick e Meg, ma rivela anche un sentimento d'amore controverso e, nonostante tutti, ancora vitale.

Roger Michell, già regista di Notting Hill (1999), The mother (2003) e Hyde Park on Hudson (2012), ha articolato la narrazione costruendo un sapiente incastro di temi e suggestioni, punteggiato da uno humour fine e, a tratti, esilarante. “Le week-End “è un film ben lontano dalle innumerevoli commediole dedicate a britannici e yankee in vacanza a Parigi . Il regista compone le situazioni con delicatezza e risulta convincente. Affronta il tema della vecchiaia e di quel che può restare dopo tanti anni trascorsi insieme.

Rancori, gioie, delusioni e speranze sono prese in esame dal regista che nel corso della breve vicenda descrive il rapporto di coppia in maniera perfetta e molto realistica. La donna è presentata come più capricciosa e piuttosto puntigliosa, l'uomo molto più pacato ma pieno di buona volontà a voler accontentare a tutti i costi, la propria consorte. Il pregio di questo film è anche nella sceneggiatura di Hanif Kureishi che sviluppa un ardito equilibrio, tra commedia brillante e incisive analisi dei caratteri dei personaggi.

Ottimi i due protagonisti che interpretano egregiamente i propri ruoli, rendendo l'insieme credibile e dunque accettabile.

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