Charlievive: confronto tra studentii, giornalisti e amministratori

Verso una Carta di Prato, dibattito più che mai aperto sull'uso e sul ruolo dei social network

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 febbraio 2015 22:30
Charlievive: confronto tra studentii, giornalisti e amministratori

PRATO – Una mattinata di confronto privo di retorica. L'iniziativa #Charlievive, promossa dalla Provincia con l'Ordine dei giornalisti della Toscana, ha aperto un dibattito serrato su libertà di pensiero e di informazione, diritto e limiti della satira, ma anche sul grande ruolo dei social network e sull'uso che se ne può fare. Stamani sono state scritte le premesse per arrivare a una sorta di Carta di Prato, da condividere – proprio sui social – con tutti i giovani del territorio.

Hanno partecipato studenti provenienti dagli istituti superiori cittadini: Buzzi, Gramsci-Keynes, Dagomari, Datini, Classico Cicognini, Liceo Livi, San Niccolò. Ampiamente rappresentata anche la Consulta degli studenti, di cui è presidente Lorenzo Tinagli che ha aperto la mattinata di lavoro con un intervento. A dialogare con gli studenti il presidente e sindaco, Matteo Biffoni, il vicepresidente Emiliano Citarella, il vicesindaco Simone Faggi. Con il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli (Il Tirreno), c'erano Piero Ceccatelli (La Nazione), Gianni Rossi (Tv Prato), Claudio Vannacci (Notizie di Prato).

“Come sempre i giovani ci stupiscono per la loro capacità di andare al nodo delle questioni e per la ricchezza che esprimono”, è stato il commento condiviso di amministratori e giornalisti.

Tutti d'accordo – e non poteva essere altrimenti – sulla necessità di riaffermare con decisione il primato della persona , la libertà di pensiero e di credo come quella di opinione e di espressione, al pari del valore delle differenze e la necessità di confronto tra le culture e l'integrazione. Il dibattito si è scaldato sull'uso dei diritti e sui loro limiti e sullo scenario che si apre attraverso l'utilizzo dei social network. “Non smettete mai di dire la vostra opinione, intervenite sempre”, è stato l'appello lanciato in conclusione da Carlo Bartoli.

In evidenza