Centro Storico: paletti contro la sosta selvaggia, ma allontanano i pedoni

Grassi: "Disabili costretti ad andare in mezzo alla strada". La precisazione degli uffici della Mobilità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2016 15:42
Centro Storico: paletti contro la sosta selvaggia, ma allontanano i pedoni

La denuncia del consigliere arriva dopo aver effettuato un sopralluogo in Borgo Pinti: "Paletti sul marciapiede per evitare la sosta selvaggia. Così un passaggio pedonale che era già troppo stretto per il passaggio agevole di carrozzine e passeggini, ora è inaccessibile. Chi ha richiesto l'intervento? Chi ha autorizzato l'installazione? E perché solo in quel punto all'angolo con via di Mezzo? così Tommaso Grassi, consigliere comunale dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio. “Non vorremmo scoprire che ci abita o hanno sede soggetti raccomandati.

Se fosse così sarebbe non solo vergognoso ma anche sorprendente" aggiunge Grassi. "I residenti ci raccontano da tempo – continua Grassi - di furgoni e camion che in retromarcia hanno rovinato i davanzali recentemente restaurati. Ma questa non può essere la soluzione. Si riconosce un diritto ad alcuni e si negare la libera circolazione a tutti gli altri. Segnaleremo la vicenda agli uffici competenti”. "Per la seduta del Consiglio comunale della prossima settimana – conclude il capogruppo - presenteremo un question time sulla vicenda per fare chiarezza.

E chiederemo l'immediata rimozione se non ci saranno date motivazioni sufficientemente convincenti o dimostrato l'interesse pubblico all'installazione di quei paletti in mezzo al marciapiede".

Entrano nel merito ai paletti dissuasori della sosta, ma sembrano attribuire la responsabilità della collocazione al proprietario del palazzo in Borgo Pinti, gli uffici della Mobilità. Infatti in un comunicato stampa di Palazzo Vecchio si precisa che i dissuasori della sosta sono stati installati da un privato a protezione dell’edifico dopo un intervento di restauro. I furgoni infatti che finora parcheggiavano con due ruote sul marciapiede danneggiavano continuamente, anche in modo rilevante, i davanzali sporgenti delle finestre al piano terra, tra l’altro tutelati dalla soprintendenza in quanto si tratta di un edificio notificato.

Inoltre a contribuire ai danneggiamenti anche le manovre di retromarcia effettuate sempre dai furgoni per svoltare da Borgo Pinti in via di Mezzo e durante le operazioni di carico e scarico delle merci date la dimensioni ridotte della strada. Senza contare che gli stessi davanzali sporgenti rappresentavano un pericolo anche per i pedoni a causa delle dimensioni molto ridotte del marciapiede. Il proprietario ha quindi chiesto alla soprintendenza il permesso di collocare (a proprie spese) i dissuasori della sosta e dopo aver ricevuto l’ok ha presentato la richiesta agli uffici della mobilità che, dopo un sopralluogo, hanno dato il via libera.

È stato predisposto un attraversamento pedonale immediatamente prima l’inizio del tratto di marciapiede con i paletti. Per completezza di informazione soltanto la metà del palazzo ricade in zona transitata dai veicoli (in ztl), l’altra parte è invece in zona pedonale. E che non è stato possibile collocare i paletti nella carreggiata perché la strada è troppo stretta e quindi non ci sono le dimensioni minime necessarie.

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