Centro Sportivo Galluzzo, dopo 28 anni termina una grande esperienza

Intervista al presidente Franco Angelozzi: "Tanti fiori all'occhiello. Ringrazio tutte le associazioni". Quale futuro?

Antonio
Antonio Patruno
01 aprile 2024 21:00
Centro Sportivo Galluzzo, dopo 28 anni termina una grande esperienza

Dopo 28 anni il Centro Sportivo Galluzzo, che ha riunito numerose associazioni del territorio, favorendone la pratica sportiva e ricreativa, sta per esaurire il suo ruolo per alcune decisioni istituzionali che spingono verso nuove strutture organizzative.

Abbiamo intervistato il Presidente Franco Angelozzi.

Presidente, esattamente perché il Centro Sportivo Galluzzo sta per terminare la sua esperienza?

Il Centro Sportivo Galluzzo termina la sua esperienza perché i nuovi regolamenti comunali non riconoscono questo tipo di associazione (che era una associazione di associazioni prevista e perfettamente legale) tra quelle che possono partecipare ai bandi per l'assegnazione di impianti sportivi comunali. Ai bandi possono partecipare o le singole associazioni o un gruppo che si unisce in una ATI (Associazione temporanea di imprese) forma che carica di maggiori responsabilità le singole associazioni con il rischio che soprattutto le più piccole decidano di desistere.

Possiamo trarre un bilancio in generale di questi 28 anni? E c'è un fiore all'occhiello?

Di fiori all'occhiello ce ne sono tanti.

La realizzazione del campo di calcetto ora utilizzato gratuitamente dai bambini.

Il manto sintetico del campo di calcio.

La palestrina dove si svolgono corsi di yoga, pilates, zumba ecc.

Le infrastrutture del ristorante.

Ma anche il sostegno alle manifestazioni paesane come Carnevale o Rificolona.

Però la vera cosa che mi piace sottolineare sono i 28 anni di collaborazione fra tutte le associazioni ricreative, sportive e culturali del Galluzzo, senza personalismi e senza la corsa ad intestarsi il merito di ogni singola realizzazione.

Quale futuro possono aspettarsi ora le associazioni del territorio? Come dovranno muoversi?

Ora le associazioni dovranno adeguarsi ai nuovi regolamenti per organizzare una gestione che garantisca da una parte l'utilizzo quanto più ampio possibile ed in sicurezza delle strutture da parte dei cittadini e dall'altra la copertura delle responsabilità in capo ai presidenti VOLONTARI delle associazioni che se ne faranno carico. Il rischio è proprio questo, che molte spaventate da queste assunzioni di responsabilità desistano facendo nascere un soggetto non sufficientemente rappresentativo della nostra comunità.

Per concludere presidente, qualche ringraziamento in particolare?

Ringrazio in particolare, oltre all'allora presidente del Quartiere 3 Lucia Matteuzzi e al presidente della Commissione Sport del Quartiere 3 Nicola Perini, i tre circoli ricreativi del Galluzzo cioè San Felice a Ema (particolarmente attivo per tutta la durata della nostra esperienza), Casa Del Popolo Galluzzo e Circolo parrocchiale Everest (esistente ai tempi della nascita del CSG) e tutte le associazioni che negli anni hanno aderito al Centro Sportivo Galluzzo.

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