Centro di Firenze: massaggi benessere, ma è casa di prostituzione

La pubblicità recitava: “Il centro benessere che hai sempre cercato ma non hai mai trovato”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2015 13:43
Centro di Firenze: massaggi benessere, ma è casa di prostituzione

I carabinieri della Stazione di Firenze Palazzo Pitti hanno sottoposto a sequestro penale un centro massaggi cinese, ubicato in centro, denunciando a piede libero le due donne cinesi che lo gestivano, giacché ritenute corree del reato, previsto dalla legge Merlin, di “conduzione ed esercizio di una casa di prostituzione”.

L’attività d’indagine dei militari della Benemerita è partita dalla segnalazione di un cittadino residente in quell’isolato, che lamentava i costanti e sospetti movimenti di persone, unicamente di sesso maschile, attorno al centro benessere orientale.

Così, i carabinieri hanno dato corso ad una discreta attività di monitoraggio del sito, riscontrando da subito la veridicità della segnalazione giunta: c’era un andirivieni di uomini che entravano e uscivano da quel “centro massaggi olistico”. Dopo questi primi servizi di osservazione, i carabinieri hanno provveduto a fermare alcuni clienti, i quali, fingendo indifferenza in un primo momento, poi con qualche esitazione hanno ammesso che le due donne orientali presenti nell’esercizio commerciale offrivano dei massaggi eseguiti con olii, che terminavano sempre con una prestazione sessuale (masturbazione).

Alla luce di quanto accertato, ieri sera è scattato il blitz, nel corso del quale i carabinieri hanno sequestrato l’intero fondo commerciale ospitante il centro benessere, formato da 3 sale massaggi e da una quarta stanza, ove dormiva ed abitava la cinese più giovane. Aveva, infatti, tutti i suoi effetti personali, le valigie, i libri e il cibo, che l’altra donna comprava per lei di mattina, prima dell’apertura del centro benessere.

Le due donne cinesi, la prima 40enne e la più giovane appena 22enne, sono state deferite in stato di libertà per il succitato reato previsto dalla legge Merlin. I “massaggi” offerti avevano un costo variabile tra le 30 e le 100 euro, in base al tipo di prescelto.

Il centro benessere in questione era stato pubblicizzato su un sito internet con frasi del tipo “il centro benessere che hai sempre cercato ma non hai mai trovato” e “grande sorpresa finale”.

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