Centri per l’impiego: via libera alla legge per l'assunzione di personale

All’unanimità il Consiglio approva il testo che autorizza Arti a procedere per 49 contratti a tempo determinato e indeterminato. L’assessore Bugli: “Percorso rispettoso delle norme, soddisfa esigenze di rafforzamento ma spiace che risorse nazionali non siano ancora state distribuite”. Accolti emendamenti del consigliere Pieroni (Pd) per la tutela delle professionalità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2019 22:17
Centri per l’impiego: via libera alla legge per l'assunzione di personale

L’Agenzia regionale toscana per l’impiego sarà autorizzata ad assumere, senza espletamento delle procedure di mobilità, con contratto a tempo indeterminato e con contratto a tempo determinato, personale da destinare ai centri per l’impiego. Potrà inoltre disporre lo scorrimento delle graduatorie per le procedure concorsuali bandite entro il 30 giugno 2019. È quanto prevede la legge votata all’unanimità dal Consiglio regionale e illustrata dal presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd).

Il provvedimento stabilisce anche che Regione, enti dipendenti, aziende e enti del servizio sanitario, in deroga a quanto previsto dalla normativa nazionale, possano procedere allo scorrimento delle graduatorie approvate a far data dal 1° gennaio 2019. In sede di dibattito il testo è stato emendato su proposta dal consigliere Pd Andrea Pieroni, per la tutela delle professionalità che operano all’interno dei Centri per l’impiego della Toscana. Le modifiche ricalcano e si muovono sulla base della risoluzione approvata dal Consiglio lo scorso 29 maggio.

“La proposta di legge consente un rafforzamento dei Centri per l'impiego, disponendo l'assunzione presso l'Agenzia regionale toscana per l'impiego, a decorrere dall'anno 2019, di personale a tempo indeterminato e determinato da adibire alle attività amministrative ed ai servizi di orientamento al lavoro. – spiega Giacomo Bugliani, presidente commissione Affari istituzionali nell’assemblea toscana- Ai fini del reclutamento si dispone poi che ARTI, la Regione Toscana, gli enti dipendenti e gli enti ed aziende del servizio sanitario regionale possano disporre lo scorrimento delle graduatorie approvate dal 1° gennaio 2019.

La Regione Toscana, prima in Italia, ha già stabilizzato entro il 2018 tutti i lavoratori precari transitati dalle province all'Agenzia regionale toscana per l'impiego (ARTI). Prosegue anche in questo modo il percorso di valorizzazione delle politiche attive del lavoro facendo entrare personale già in graduatoria, rispondendo così al ‘vulnus’ normativo creato dal Governo che non permetteva lo scorrimento. Continuiamo così a valorizzare esperienza e professionalità di chi svolge un’occupazione così delicata e importante come quella di chi è impegnato per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e accrescere le competenze dei cittadini”.

Perplessità sul dispositivo è stata manifestata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi: “Mi pare una legge pretesto per dare via ibera ad una infornata di assunzioni senza qualifica”. Diversa la posizione del capogruppo Sì–Toscana a sinistra, Tommaso Fattori che ha manifestato l’esigenza di “trovare il modo di riassorbire in Arti chi lavora da anni nei Centri”. Una riflessione condivisa anche dal presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli (Pd) che ha rilevato l’opportunità di “creare le condizioni per stabilizzare professionalità impiegate da anni”, mentre ha parlato di una legge “necessaria alla Toscana”.

A stigmatizzare la mancanza dei trasferimenti statali per avviare percorsi di assunzione, il consigliere Pieroni: “Per la nostra regione quelle risorse si traducono, da qui al 2020, in circa 700 posizioni da ricoprire”. Convinto della bontà del disegno di legge il consigliere della Lega Marco Casucci: “Cominciamo a dare prime risposte agli operatori”.

Sul mancato trasferimento delle risorse è intervenuto anche l’assessore Vittorio Bugli: “Spiace e faccio appello alle forze politiche che siedono in quest’Aula e che rappresentano il Governo, perché facciano ciò che possono. Intanto abbiamo proceduto comunque attraverso un percorso rispettoso delle norme e con soddisfazione di esigenze di rafforzamento”.

Di risultato importante ha parlato l’assessore al Lavoro Cristina Grieco che ha ricordato la risoluzione già approvata dal Consiglio: “Ci ha permesso di agire con maggiore determinazione”. E sui fondi non ancora assegnati ha rilevato: “Dobbiamo fermarci a 49 posti, potevamo bandire concorsi per circa 400 unità”.

In evidenza