Cena extra lusso a Palazzo, il Comune sapeva del conto?

Grassi: “Maxi incassi da 1,5 milioni, ma al Comune pagano un affitto irrisorio”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2015 18:51
Cena extra lusso a Palazzo, il Comune sapeva del conto?

“Affittare le sale sì, ma non per eventi puramente commerciali. E non certo per tornaconto personale. Bensì per il bene della città. Ma senza beffe, non a cifre irrisorie per l'ennesima ricerca di consenso quando dall'altra parte, chi affitta la sala, prende davvero molti soldi” in sintesi il pensiero di Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a Sinistra con Sel, Fas e Prc. 

“Per due giornate, il 22 e 23 aprile prossimi, nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio ci sarà il 'Luxury conference' a cui parteciperanno i responsabili dei marchi della moda più famosi del mondo. Parleranno con 500 addetti del settore del lusso per un evento che porterà nelle casse del Comune circa 80mila euro d'affitto, oltre ad una sponsorizzazione di altri 40mila euro. Fin qui tutto bene - spiega Grassi - se non fosse che ognuno dei 500 partecipanti per la due giorni verserà nelle casse degli organizzatori 2.750 dollari più Iva.

Quindi un'iniziativa che frutta così tanti soldi, e si parla, in teoria, di ben 1,5 milioni, deve essere pagata all'Amministrazione solo 120mila euro. E' l'ennesima marchetta di sindaco e Giunta per aver maggior consenso con potenziali sponsor per la propria attività politica?”.“Sembra, dalla risposta fornita in aula dalla Giunta, - incalza Grassi - che l'Amministrazione non sapesse neppure che gli organizzatori avrebbero pagato una cifra ridicola rispetto a quella che incasseranno.

Abbiamo sempre molti dubbi e non condividiamo la scelta di affittare per eventi esclusivamente commerciali le sale di Palazzo Vecchio ma visto che per il momento sarà difficile far cambiare opinione all'amministrazione chiediamo che si adotti senza ricorrere a valutazioni discrezionali una differenziazione tra iniziative di beneficenza o gratuite per i partecipanti e quelle invece dove si paga per poter accedere ad una delle più belle sale del Palazzo municipale fiorentino. La Giunta se non vuol rinunciare a mettere a reddito i gioielli della città, non lo faccia per tornaconto personale dei suoi membri”.“Sono numerosissimi i progetti culturali connessi ai nostri musei - spiega ancora il capogruppo - che ancora sono senza finanziamento e che ci auguriamo, adesso che è emersa la scandalosa sproporzione tra quanto verrà incassato dagli ospiti e quanto verrà pagato al Comune dagli organizzatori, siano sottoposti al privato per essere finanziati a integrazione del canone d'affitto previsto dal listino comunale.

Cosa risponde ora la Giunta?”.

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