Cassa in deroga in Toscana, 20198 domande per 47144 lavoratori

Dato relativo alle 12.30 di oggi. Le domande sono in corso di istruttoria e le prime autorizzazioni sono già state inviate all'Inps. Settore turismo balneare, la richiesta al Governo: "Consenta a tutte le Regioni i lavori per la riapertura degli stabilimenti balneari"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2020 16:07
Cassa in deroga in Toscana, 20198 domande per 47144 lavoratori

La Regione Toscana, con la stipula dell’accordo quadro dello scorso 18 marzo, è stata una delle prime Regioni italiane a dare attuazione al decreto Cura Italia, che ha introdotto, tra le altre cose, la cassa integrazione in deroga per le imprese ed i lavoratori privi di altre forme di ammortizzatore sociale.

Alle 12.30 di oggi, giovedì 9 aprile, sono già pervenute, tramite il sistema informativo regionale, 20.198 domande per 47.144 lavoratori coinvolti. Le domande sono in corso di istruttoria e le prime autorizzazioni sono già state inviate all'Inps.

“Ieri, assieme ai colleghi assessori regionali, ho incontrato in video conferenza il ministro del Lavoro, on. Nunzia Catalfo, e il Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico”, afferma l’assessore regionale al Lavoro della Toscana e coordinatrice della commissione Lavoro delle Regioni, Cristina Grieco. “In questa occasione sono state affrontate le principali problematiche relative all’attuazione della misura ed è stata ribadita la necessità, da parte di tutte le Regioni, che l’istanza del Governo metta a disposizione risorse sufficienti a coprire tutte le domande di cassa in deroga che stanno arrivando”.

In particolare sono state poste all’attenzione della ministro la questione dell’imposta di bollo e quella relativa ai lavoratori assunti successivamente alla data del 23 febbraio scorso, fissata dal decreto legge. “Abbiamo trovato nella ministra Catalfo un'interlocutrice attenta e disponibile e ci è stata preannunciata la decisione di inserire già nel decreto Liquidità alcuni emendamenti volti ad accogliere le richieste delle Regioni”, continua l'assessora Grieco.

Difatti, il decreto-legge 23 di ieri, 8 aprile 2020, pubblicato in nottata e recante “misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”, all’articolo 41, ha ricompreso nei trattamenti di cassa integrazione ordinaria, fondo d'integrazione salariale e cassa integrazione in deroga, anche i lavoratori assunti dal 24 febbraio al 17 marzo 2020. Inoltre le domande di cassa in deroga sono state finalmente esentate dal pagamento dell’imposta di bollo.

“Siamo soddisfatti di questi importanti risultati per i quali, come Conferenza delle Regioni, ci siamo impegnati fin dall’emanazione del decreto Cura Italia”, precisa l'assessore e coordinatrice nazionale Grieco. “Adesso l’importante è che il Governo assicuri, in conversione in legge del decreto o in un prossimo provvedimento, risorse sufficienti a coprire tutte le domande di Cig in deroga, perché i numeri imponenti delle domande ricevute fanno capire l’importanza di questa misura per la sopravvivenza delle imprese e il sostegno dei lavoratori”.

“La Toscana, in piena sintonia con le altre Regioni, chiede al Ministro della Sanità di emanare una nuova ordinanza per estendere a tutte le coste italiane la possibilità di accesso agli stabilimenti balneari per manutenzione e opere propedeutiche alla riapertura”. Questo l’appello rivolto al Governo, e in particolar modo al Ministro Speranza, dall'assessore alle attività produttive e turismo Stefano Ciuoffo dopo la riunione in video conferenza che si è tenuta ieri pomeriggio con tutti gli assessori regionali al turismo e alla quale ha partecipato anche il sottosegretario di stato al Ministero dei Beni Culturali e Turismo, Lorenza Bonaccorsi.

Ciuoffo sottolinea che “abbiamo fatto presente al sottosegretario Bonaccorsi, chiedendole di recapitare la richiesta al Ministro Franceschini e al Ministro Speranza, che l'ordinanza emanata dal Ministero della Sanità, che concede alla sola costa romagnola tale possibilità, è assolutamente necessaria anche per tutte le altre regioni. Gli stabilimenti balneari, nell'auspicio che possano riaprire il prima possibile, hanno bisogno di lavori preparatori e di manutenzione straordinaria all'inizio di ogni stagione. Per permettere loro di poter essere pienamente operativi, quando sarà data loro la possibilità di aprire al pubblico, occorre quindi far sfruttare questo periodo per eseguire questi lavori. Visto il precedente con l'Emilia Romagna e la ragionevolezza della richiesta, ci auguriamo che questo provvedimento possa essere esteso il prima possibile anche a tutte le altre regioni italiane con affaccio sul mare o con laghi”.

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