Caso Cospito: il Pd esce dall'aula consiliare

Palagi e Bundu (SPC): "Erano giorni che si sapeva della richiesta di discuterne oggi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2023 21:55
Caso Cospito: il Pd esce dall'aula consiliare

"Avevamo presentato un ordine del giorno sul caso Cospito, durante la Giornata della Memoria, spiegando nel testo il collegamento politico che vedevamo, nel parlare di dignità umana, quando una persona è nelle mani dello Stato, privata della sua libertà -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Su questo tema era intervenuto anche uno degli interventi richiesti agli ospiti portati nel Salone de' Dugento.

In conferenza capigruppo c'era un accordo, messo a verbale, di vedere discusso oggi quell'ordine del giorno. Il PD ci aveva detto di sì. Invece oggi ha cambiato idea. Senza dire perché, inventandosi un problema di opportunità, che però non aveva mai sollevato prima di oggi. Ed è andato via. Mancando di rispetto alla conferenza capigruppo e al Consiglio comunale.

Ringraziamo la Lista Nardella, Italia Viva, Centro, Fratelli d'Italia, Gruppo Misto e la Presidenza del Consiglio comunale per aver scelto di rimanere. Ci offende che ci sia chi accusa che strumentalizziamo. Non abbiamo dato in nessun modo pubblicità all'ordine del giorno e non ci interessa in nulla la visibilità di una parte politica. Volevamo prendere una posizione analogamente a quanto successo a Torino e Napoli. Ma il PD ha scelto di smentire se stesso e andare via. A prescindere dal merito della questione".

Il capogruppo Pd Nicola Armentano replica ai consiglieri Bundu e Palagi (SPC): “Abbiamo ritenuto totalmente fuori luogo l’accostamento del caso Cospito, pur nella sua delicatezza e complessità, a una pagina tragica e aberrante della nostra storia recente come quella della Shoah e quindi al Giorno della Memoria e abbiamo posto durante la seduta di oggi la questione al gruppo Sinistra Progetto Comune. Non è arrivato nessun segnale che accogliesse il nostro invito. Di certo non ci sottrarremo al dibattito su questa vicenda e riteniamo che ci possano essere momenti più opportuni per affrontarla. Su questo tema stiamo lavorando proprio a un nostro atto”.

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