Casa: a Firenze l'allarme di Alleanza per l'Abitare e dieci proposte

"Sfratti, affitti alle stelle e redditi in bilico"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 Ottobre 2025 18:02
Casa: a Firenze l'allarme di Alleanza per l'Abitare e dieci proposte

Firenze, 7-10-2025 - "La casa è un diritto, non un lusso. Eppure, oggi, sempre più persone ne sono escluse. Studenti, lavoratori precari, famiglie monoreddito, pensionati, cittadini con background migratorio: migliaia di persone stanno vivendo sulla propria pelle una crisi abitativa senza precedenti. Canoni insostenibili, affitti turistici fuori controllo, alloggi pubblici e privati sfitti: è il ritratto di città e di comunità che perdono identità e residenti diventando vetrine vuote per il turismo di massa". Così la Cgil in un comunicato che prosegue:

"I numeri di Firenze sono allarmanti: l’analisi che segue si fonda su quattro fonti principali: i dati sugli sfratti forniti dal Ministero della Giustizia, le rilevazioni del SUNIA (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) sul mercato delle locazioni (2018-2024), le pratiche ISEE raccolte dai CAAF CGIL e CISL per il periodo 2021 - 2025.

Attraverso il confronto tra Firenze, il contesto toscano e quello nazionale, emerge un quadro articolato che mette in luce tanto le specificità locali, quanto i tratti comuni di una crisi che riguarda l’intero Paese. Una deriva che espelle intere comunità e distrugge il tessuto sociale delle città.

Sfratti: la centralità della morosità

Secondo i dati del Ministero della Giustizia relativi al 2024, a Firenze sono stati emessi 627 provvedimenti di sfratto, con 2.340 richieste di esecuzione e 454 sfratti effettivamente eseguiti. Si tratta di valori in calo rispetto all’anno precedente, ma che continuano a indicare un disagio strutturale. Oltre il 70% degli sfratti è motivato dalla morosità incolpevole, mentre la scadenza naturale del contratto pesa per circa un quarto dei provvedimenti. Questo profilo differenzia Firenze dalla media nazionale, dove la fine della locazione incide quasi per un quinto, segnalando che nel capoluogo toscano, più che altrove, la difficoltà a mantenere un alloggio in affitto dipende non dalla volontà dei proprietari di riappropriarsi degli immobili, bensì dalla insostenibilità economica dei canoni da pagare.

A livello regionale, Firenze concentra oltre un quarto dei provvedimenti di sfratto in Toscana e quasi il 40% delle richieste di esecuzione. Nel contesto nazionale pesa per circa l’1,5% del totale, ma supera il 2% se si considerano le esecuzioni effettive: ciò significa che il passaggio dal provvedimento all’atto concreto è più frequente che altrove.

Il mercato delle locazioni: tra stagnazione e polarizzazione

Il rapporto dell’Ufficio Studi SUNIA sull’andamento delle locazioni (2018-2024) mostra tre dinamiche principali:

  • La prima, relativa ai Contratti 4+4: stabili nel numero (da 5.687 a 5.689), ma con canoni in crescita del 25% (da 10,66 €/m² a 13,34 €/m²). Un appartamento di 80 m² passa da 850 a oltre 1.060 euro al mese.
  • La seconda, relativa ai Contratti transitori: in aumento sia per quantità (+19%) sia per prezzo (+53%, da 13,25 €/m² a 20,34 €/m²). Per un alloggio medio di 80 m² il costo supera 1.600 euro mensili. La diffusione di questa tipologia riflette l’attrattività turistica e internazionale della città, che incentiva i proprietari a privilegiare soluzioni più brevi e redditizie.
  • La terza, relativa ai Contratti a canone concordato: in calo del 31% (da 2.409 a 1.668), nonostante un lieve aumento dei canoni (da 7,24 a 8,27 €/m²).

Se ne deduce che lo strumento del canone concordato, pensato per garantire accessibilità, perde attrattiva per i proprietari. Il quadro restituisce un mercato polarizzato: la domanda stabile non trova corrispondenza nell’offerta, mentre la rendita prevale sulla funzione residenziale. Firenze, in questo senso, è un laboratorio emblematico delle grandi città turistiche italiane, dove il diritto all’abitare è progressivamente subordinato alle logiche del profitto immobiliare.

Indicatori ISEE: trasformazioni nella struttura sociale

La lettura congiunta dei dati forniti dal CAAF CGIL e dal CAAF CISL per il periodo 2021 - 2025 consente di cogliere le trasformazioni nella distribuzione dei redditi nella Città metropolitana di Firenze. Nel 2021 entrambe le fonti mostrano una forte concentrazione delle pratiche nella fascia 0 - 15.000 euro: 83,7% per CGIL e 77,2% per CISL, con la fascia 15.001 - 25.000 al 16,3% e al 22,8%. Nel 2022 la quota della fascia più bassa cresce ulteriormente nel dato CGIL (91,6%) e rimane prevalente anche nel dato CISL (73,6%), mentre la fascia intermedia scende rispettivamente all’8,4% e al 26,4%.

A partire dal 2023 emerge la discontinuità: per CGIL la fascia 0 - 15.000 scende al 65,8% e quella 15 - 25.000 sale al 34,2%; per CISL la fascia bassa scende al 71,5% e quella intermedia sale al 28,5%. Nel biennio 2024 - 2025 la tendenza si consolida: CGIL registra una distribuzione attorno al 60,0% nella fascia più bassa e al 40,0% in quella intermedia, mentre CISL segnala nel 2024 una ripartizione di 68,6% contro 31,4% e nel 2025 un ribaltamento, con la fascia 15 - 25.000 che diventa maggioritaria (52,0% contro 48,0%).

L’analisi congiunta evidenzia dunque una traiettoria coerente: la fase 2021-2022 è segnata da una prevalenza netta delle condizioni più fragili, ma dal 2023 si afferma un riequilibrio strutturale, con la crescita della fascia intermedia (quella più scoperta dalle protezioni abitative) che diventa parte centrale della platea. Sul piano territoriale, in entrambi i casi emergono Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci, Campi Bisenzio e l’Isolotto come poli principali di concentrazione, a conferma che il fenomeno interessa in modo diffuso l’area metropolitana e non soltanto il centro cittadino.

Firenze nel quadro regionale e nazionale. L’analisi comparativa permette di trarre alcune conclusioni

Su scala regionale, Firenze accentra le principali criticità: è la provincia con il numero più alto di sfratti, i canoni più elevati e la maggiore erosione degli strumenti calmierati. A livello nazionale, pur rappresentando una quota contenuta degli sfratti complessivi, Firenze si distingue per la prevalenza della morosità e per l’incidenza delle esecuzioni effettive, oltre che per l’accelerazione dei canoni nei contratti transitori. Questi elementi confermano che il capoluogo toscano è un osservatorio privilegiato delle tensioni abitative che attraversano l’Italia urbana: crescita dei prezzi, precarizzazione delle forme contrattuali, erosione degli strumenti di calmieramento e trasformazioni della struttura sociale.

La vicenda fiorentina dimostra come il problema della casa non possa essere ridotto a una questione congiunturale, ma rappresenti un nodo strutturale delle politiche urbane e sociali. La combinazione di fattori - aumento dei canoni, riduzione dell’offerta stabile, diffusione delle locazioni brevi, trasformazioni socioeconomiche - rende sempre più difficile garantire il diritto all’abitare, soprattutto per le fasce medie e medio-basse della popolazione. Il confronto con la Toscana e con il quadro nazionale conferma che Firenze è un laboratorio emblematico delle contraddizioni del mercato immobiliare italiano.

LA PROPOSTA

Le sfide che emergono non riguardano soltanto il sostegno ai nuclei più fragili, ma anche la costruzione di politiche pubbliche capaci di offrire soluzioni stabili e accessibili a una fascia intermedia ormai strutturalmente centrale. Per perseguire questi obiettivi due anni fa nasce l’Alleanza per l’Abitare, un fronte comune che raccoglie sindacati, associazioni, cooperative, enti del terzo settore e realtà sociali (tra cui Cgil, Cisl, Uil Firenze, Cospe, Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini, Oxfam Italia, Diaconia Valdese, Auser Abitare Solidale Laboratorio Casa, Progetto Arcobaleno, Associazione Ciao, Casae, Federconsumatori Toscana, Cat Società Cooperativa sociale, Associazione Tutori volontari MSNA Toscana, Caritas, Udu, G.

di Vittorio Cooperativa sociale Onlus, Auser. Coop 21, Fondazione Giovanni Michelucci, Associazione Progetto Arcobaleno, Cooperativa Sociale Il Girasole), tutte unite da un obiettivo chiaro: riportare la casa al centro dell’agenda politica efare in modo che il diritto alla casa sia effettivamente un diritto esigibile. L’Alleanza ha elaborato un pacchetto di proposte concrete da sottoporre ai candidati territoriali e alla Presidenza della Regione Toscana. Non un elenco di buone intenzioni, ma una piattaforma che ha l’obiettivo di incidere realmente sulle future politiche abitative e rispetto alla quale chiede fin da subito di avviare un fattivo confronto.

Le dieci proposte per una politica dell’abitare strutturata e inclusiva

  1. Riconoscere l’abitare come diritto sociale universale– Superare la gestione emergenziale, rendere la casa un diritto strutturale di equità e giustizia sociale.
  2. Assicurare processi decisionali partecipati– Coinvolgere sindacati, terzo settore e comunità in consultazione, co-progettazione e monitoraggio.
  1. Rivedere e sostenere l’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP)– Più investimenti, criteri di accesso aggiornati, manutenzione del patrimonio e uso dei fondi europei.
  2. Regolamentare gli affitti brevi a uso turistico– Limitare l’impatto sul mercato abitativo e garantire equilibrio tra turismo e diritto alla residenza.
  3. Costituire un Osservatorio regionale sull’abitare– Raccolta dati su patrimonio, sfitti, domanda/offerta e canoni per politiche basate su evidenze.
  4. Riaffermare il ruolo del pubblico nella governance– Recuperare immobili inutilizzati e garantire almeno il 40% di nuovi alloggi a canone concordato.
  5. Supportare e potenziare gli affitti a canone concordato (ERS)– Offrire soluzioni accessibili alla fascia intermedia, con incentivi fiscali, garanzie e controlli.
  6. Istituire un’Agenzia Sociale per la Casa– Coordinare enti pubblici, gestori, sindacati e terzo settore nella gestione e regia territoriale.
  7. Favorire progetti di rigenerazione urbana e inclusione sociale– Recupero sostenibile del patrimonio esistente, coabitazioni solidali, servizi di prossimità e convivenze sociali.
  8. Assumere la questione abitativa come priorità politica strutturale– Politiche di lungo periodo con investimenti stabili, innovazione, partecipazione e legalità.

«La casa non può essere ridotta a merce di scambio. È la base di una comunità viva, inclusiva e solidale». Senza un impegno serio della politica, le nostre città diventeranno deserti sociali. Per questo l’Alleanza chiede che la questione abitativa diventi una priorità irrinunciabile nella prossima agenda di governo regionale. L’Alleanza per l’Abitare è aperta a nuove adesioni e continuerà a lavorare perché la casa torni ad essere il cuore delle città e non terreno di ulteriore speculazione.

Alleanza Abitare Firenze è composta da: Cgil, Cisl, Uil Firenze, Cospe, Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini, Oxfam Italia, Diaconia Valdese, Auser Abitare Solidale Laboratorio Casa, Progetto Arcobaleno, Associazione Ciao, Casae, Federconsumatori Toscana, Cat Società Cooperativa sociale, Associazione Tutori volontari MSNA Toscana, Caritas, Udu, G. di Vittorio Cooperativa sociale Onlus, Auser, Coop 21, Fondazione Giovanni Michelucci, Associazione Progetto Arcobaleno, Cooperativa Sociale Il Girasole".

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