Firenze– E' il filo conduttore che risalendo la Sieve, inanella storie della gente della valle e delle colline, del libro di Alessandro Sarti Il Bardiccio: storie e ricette di un insaccato ribelle (ed. Polistampa). Storie che come salsicce di bardiccio si possono assaggiare una indipendentemente dall'altra, ma che è più bello assaporare una legata all'altra. Sarti aveva già raccontato nel 2016 la storia e le origini di questo insaccato in Bardiccio! Non fatevi infinocchiare (sempre per Polistampa). Oggi ritorna sul tema con una bella prosa e un ritmo altalenante tra ricordi personali e dotti approfondimenti di biblioteca.
Che cosa è il bardiccio? E' una salsiccia lunga, fatta con scarti di maiale (cuore, fegato, interiora, polmone) e altre carni ricche di sangue e condita con il finocchio. Ma ogni famiglia ha la sua ricetta. Una preparazione tipica della Valdisieve, ma che si incontra simile anche tra molte altre genti delle terre appenniniche, consumata tradizionalmente durante le festività invernali.
In tantissimi conoscono e apprezzano il bardiccio, salume tipico della Valdisieve e del Chianti Rufina, ma se la sua fama ha oltrepassato i confini della Toscana lo si deve anche al libro di Alessandro Sarti che, a dieci anni dalla prima edizione, torna in libreria in una versione profondamente rinnovata e aggiornata al gusto contemporaneo. Il libro ha come finalità, oltre a far conoscere questo insaccato toscano, la valorizzazione di un territorio e le sue eccellenze enogastronomiche.
Approfondimenti
Mercoledì 3 dicembre, alle ore 10.00, il volume viene presentato al palazzo del Pegaso. Sono previsti gli interventi di Stefania Saccardi presidente del Consiglio regionale, Serena Spinelli consigliera regionale, Carlo Boni sindaco di Pontassieve, Luisanna Messeri esperta di cucina, Luciano Artusi storico e dell'autore Alessandro Sarti.