Careggi, trovato il farmaco anticancro ma solo fino al 12 luglio

L'annuncio del presidente della Regione Rossi: "Soluzione trovata attraverso il Servizio sanitario nazionale". Per il futuro, "siamo in contatto con Svizzera e Germania perché ci vengano consegnate 400 fiale". Marcheschi (Fdi): "Perso il controllo sulla sanità, non si sono organizzati per tempo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2019 15:36
Careggi, trovato il farmaco anticancro ma solo fino al 12 luglio

DIRE) Firenze, 5 lug. - L'ospedale fiorentino di Careggi ha reperito la mitimocina C, farmaco antitumorale, sino al 12 luglio. Ad annunciarlo è il presidente della Toscana, Enrico Rossi, nel corso di una conferenza stampa. Ieri era emersa una scarsità del medicinale che è cruciale nei cicli chemioterapici per prevenire le recidive del cancro alla vescica. "Non ci sarà nessuna interruzione delle cure - spiega-. Careggi ha reperito il farmaco grazie al servizio sanitario nazionale". Una soluzione più di lungo periodo, inoltre, è in arrivo. "Siamo in contatto inoltre con la Svizzera e la Germania, che daranno una risposta entro lunedì - rivela il governatore-, perché ci vengano consegnate qualcosa come 400 fiale". 

Rossi coglie l'occasione per ribadire la linea politica annunciata ieri nel corso di un incontro coi giornalisti: "Se il problema che si è manifestato lo si deve a un commercio parallelo, la ministra intervenga. Nel decreto Calabria c'è una disposizione che le consente di agire - aggiunge-. Grillo mandi i Nas, perché una situazione del genere sarebbe speculazione ai danni della salute della popolazione". E se è vero "che ci sono alcune aziende che smettono di produrre vecchi farmaci per promuovere quelli innovativi sarebbe sufficiente impegnare l'azienda multinazionale, che beneficia della introduzione di un farmaco nuovo, a garantire la fornitura dei farmaci della vecchia generazione sino all'esaurimento almeno della continuita' assistenziale". Quello che è accaduto, sottolinea ancora, "è grave. Abbiamo sopperito e sopperiremo. Insisto affinché si intervenga a livello nazionale". (Cap/ Dire)

Sulla vicenda, interviene il consigliere regionale Paolo Marcheschi: "Il Governatore Rossi ha perso il controllo sulla Sanità e scarica sugli altri le proprie evidenti responsabilità dell'enesima falla del sistema organizzativo sanitario toscano. Non è facendo ricorso agli avvocati e alle carte bollate che si gestisce la Sanità! Hanno dimostrato di essere dei "dilettanti disorganizzati" hanno sottovalutato un problema vitale per i malati di cancro. Non si sono organizzati per tempo ed a Careggi hanno finito le scorte di "Mitomicina" facendo saltare le sedute per 25 pazienti - attacca il Consigliere di Fdi - Ho verificato in diverse Asl di altre regioni e nessuna ha interrotto la terapia .

La vicenda non può passare sottobanco perché è lo specchio di una sanità regionale in caduta verticale. Con una interrogazione alla Giunta e a Rossi chiederò spiegazioni su tale disorganizzazione e chiederò anche che vengano restituiti i soldi a quei pazienti che, per non interrompere la terapia, si sono dovuti rivolgere a strutture private. Hanno pagato 300 euro a seduta, per 1.200 euro complessivi".

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