"Caos Motorizzazione: prendere la patente è un'odissea anche per i disabili"

Toccafondi, Grazzini e Ricci (Italia Viva): “Dalle autoscuole ci hanno spiegato che i tempi si sono allungati a dismisura. Serve un cambio di marcia, soprattutto servono rispetto e dignità per chi subisce un infortunio che ne limita le capacità motorie"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 dicembre 2019 10:58

Firenze, 6 dicembre 2019 - “Il collasso della Motorizzazione di Firenze e Prato non riguarda soltanto il mancato turnover del personale incaricato allo svolgimento dei “regolari” esami di guida della Patente B (per cui si è rischiato anche di soddisfare nei tempi previsti solo il 40% circa delle domande di esami), sul quale qualcosa si sta muovendo e questo ci fa piacere anche perché i disservizi per i cittadini non sono pochi.

Lo stesso problema si verifica, forse in modo ancora più grave, per i titolari di patente che dopo aver subito un infortunio che ne abbia ridotto le capacità motorie, sono costretti a riclassificare la propria patente in “B speciale”. Le autoscuole stimano che, per il territorio di Firenze e Prato, i candidati a questa patente siano circa 5/6 al mese, 70 all'anno”. Così Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva, Marco Ricci, Consigliere di Italia Viva al Quartiere 5 e Francesco Grazzini, altro esponente di Italia Viva a Firenze.

“Abbiamo parlato con le autoscuole e ci siamo fatti spiegare la situazione: è un’odissea.” Continuano gli esponenti fiorentini di Italia Viva. “Dopo l’infortunio, per continuare a poter guidare, il candidato deve giustamente fare una apposita visita medica che certifichi gli eventuali adattamenti necessari sul veicolo. Poi deve richiedere il foglio rosa alla Motorizzazione, che una volta veniva consegnato nel giro di 2 o 3 giorni, oggi ce ne vogliono circa 20. Infine deve fissare l’esame, che una volta veniva fissato in circa 15 giorni, oggi non prima di due mesi. E come se non bastasse, le prove di esame, che una volta duravano 10/15 minuti (non trattandosi di un nuovo conseguimento di patente) oggi durano 30/40 minuti, e costringono gli altri candidati disabili ad attendere anche 3 o 4 ore prima del loro turno.”

“Serve un intervento concreto. Chi subisce un infortunio che limita le proprie capacità motorie ha bisogno di rispetto e dignità, non di burocrazie sempre più lente e complicate. E poter tornare a guidare quanto prima è sicuramente un fattore d'aiuto in questo percorso. Abbiamo anche incontrato - conclude Toccafondi - il Segretario Generale della Motorizzazione, Sergio Dondolini, al quale abbiamo fatto presente tutti i problemi che i cittadini che si affacciano alla Motorizzazione quotidianamente sopportano. Siamo stati rassicurati su nuove assunzioni ed esaminatori che aiuteranno l’organico, adesso però serve un vero “cambio di marcia”.

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