Cantieri FI-PI-LI: si preannunciano infiniti

Balducci, CNA Scandicci e Landi, CNA Empolese Valdelsa: "Si lavori anche di notte. Pesanti costi ambientali e in termini di tempo perso: passeremo in auto l’equivalente di un mese di lavoro". Stella (FI): "Ceccarelli sbaglia a opporsi a lavoro notturno. Risparmiare 7 settimane di code sarebbe ottima cosa, occorre minimo disagio". Viadotto Falciani osservato speciale sulla “Autopalio” Firenze-Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2019 08:16
Cantieri FI-PI-LI: si preannunciano infiniti

Sono iniziati i da qualche settimana i lavori sul tratto stradale tra Ginestra Fiorentina e quello di Montelupo Fiorentino (dal km 15+180 al km 19+375): un segmento viario necessariamente da ammodernare e mettere in sicurezza. Disagi accentuati dal fatto che i lavori insistono su un tratto stradale “normalmente” problematico, specialmente al casello autostradale di Scandicci e all’uscita Lastra a Signa, essendo l’unico asse viario che attraversa l’area dell’Empolese Valdelsa collegandola alla città di Firenze e alla grande area produttiva della Piana Fiorentina e Scandicci. Se le imprese coinvolte nei lavori stanno facendo del loro meglio per accelerare i lavori e ridurre i disagi altrettanto, purtroppo, non si può dire del livello amministrativo.

Da CNA, come già 10 anni fa, un appello a concludere i lavori velocemente e l’invito a prolungare i lavori anche alla fascia notturna, così come accade in tutto il resto del mondo. “Il problema è che i lavori si preannunciano insopportabilmente lunghi con pesanti disagi e costi per cittadini e imprese, basi pensare alla perdita di tempo (se consideriamo per un lavoratore o un imprenditore 30 minuti all’andata e al ritorno di coda per 5 giorni alla settimana per 35 settimane, otteniamo 175 ore, praticamente un mese di lavoro passato in più in auto) o al negativo impatto ambientale derivante da consumo e inquinamento” commenta Marco Landi, presidente CNA Empolese Valdelsa.

“Già 10 anni fa la FI PI LI, ad esclusione del segmento in oggetto, fu ammodernata per ampi tratti con una durata dei lavori di quasi 3 anni che provocò disagi infiniti a cittadini e imprese, ma evidentemente le lezioni sono dure da imparare – continua Simone Balducci, presidente CNA Scandicci e Lastra a Signa – La politica non può delegare completamente la gestione dell’opera alla tecnica, accorgendosi dei problemi solo a cose fatte. I tecnici delle amministrazioni, dal canto loro, nel preparare la gara su un tratto stradale così importante e utilizzato (40/50.000 veicoli al giorno) non possono non prevedere lavori h24, anche se i costi aumentano”.

"L'assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli sbaglia a sottovalutare l'impatto che avrebbero i lavori eseguiti in notturna sulla SGC Firenze-Pisa-Livorno: si accorcerebbero i tempi dei cantieri e di conseguenza i disagi per gli utenti dell'arteria stradale. Lui stesso ammette che i lavori di notte farebbero finire i cantieri 45 giorni prima, un risultato non di poco conto risparmiare sette settimane in un periodo caotico come quello estivo". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI). "Non regge neanche - prosegue Stella - la motivazione dell'assessore Ceccarelli, secondo cui 'il lavoro di notte aumenterebbe il numero degli incidenti stradali'.

Ci dica di quali dati è in possesso per fare affermazioni del genere. Io ricordo che nel 2008, per i lavori sul tratto pisano della Fi-Pi-Li, la Regione Toscana impose alle imprese l'articolazione dei lavori su tre turni giornalieri (di cui uno notturno) dal lunedì al sabato, più un turno domenicale al mattino. E' stato un errore fare la gara al minimo ribasso, occorre invece il minimo disagio". "Noi abbiamo raccolto 1.127 firme per chiedere alla Regione Toscana di fare 24 ore su 24, e 7 giorni su 7 - ricorda Stella -.

Un numero così elevato di firme in pochi giorni (via email, WhatsApp, social e tramite la petizione che abbiamo lanciato sulla piattaforma Change.org) sono sintomo di un malcontento diffuso tra le persone che utilizzano con frequenza la superstrada. Vogliamo sperare che la Regione raccolga questo grido di allarme e agisca di conseguenza. Abbiamo presentato anche una mozione al Consiglio regionale della Toscana, e altrettanto stanno facendo i nostri consiglieri nei vari Comuni della provincia di Firenze".

La segnalazione fotografica di Idra sulle condizioni di degrado di una struttura vicino a Firenze

Transitare sotto il viadotto Falciani della Strada di Grande Comunicazione “Autopalio”, che attraversa la Statale 2 Via Cassia nel Comune di Impruneta alle porte del capoluogo toscano, non può lasciare indifferenti: le immagini trasmesse dall’associazione ecologista fiorentina Idra all’ANAS e per conoscenza al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti documentano uno stato penoso di consunzione e degrado (in allegato alcune delle foto inviate). Condizioni che – al netto del tema sicurezza – descrivono al visitatore in viaggio fra due centri Unesco, Firenze e Siena, un modello di manutenzione e decoro non propriamente civile. Le cronache del Paese-Italia sono costellate del resto di ‘incidenti’ di varia gravità ed entità legati ai deficit di investimenti nella manutenzione e nella sicurezza delle infrastrutture, stradali e ferroviarie.

La recentissima seconda sentenza sulla sciagura di Viareggio ribadisce le responsabilità del livello di intervento legato alla prevenzione. Rincuora perciò l’attenzione che il Ministero delle Infrastrutture ha inteso riservare alla nota che Idra ha trasmesso il 28 maggio scorso all’ANAS, e per conoscenza al Ministero stesso. Dalla Direzione Generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza delle infrastrutture stradali, Div.

II, il Direttore Generale dott. Antonio Parente ha ritrasmesso all’ANAS “per le attente valutazioni ed il seguito di competenza la lettera di Idra, che “segnala lo stato di degrado in cui versa il viadotto Falciani”, invitando la Società a fornire direttamente all’Associazione ogni utile chiarimento relativamente alla questione, con preghiera di tenere informata anche la scrivente Direzione generale”.

Ad oggi, nessun riscontro è ancora pervenuto a Idra, che ha provveduto intanto ad informare dell’iniziativa anche il Comune di Impruneta.

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