Camper in Toscana, prima pietra per stabilimento Laika a San Casciano

Simoncini ha sostenuto, con una lettera al vice ministro dello sviluppo economico Claudio De Vincenti, la richiesta delle associazioni dei produttori e degli utenti che hanno chiesto al governo un intervento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 giugno 2014 13:23
Camper in Toscana, prima pietra per stabilimento Laika a San Casciano

"La prima pietra del nuovo stabilimento Laika è una buona notizia per il territorio e per l'economia dell'intera regione, di cui si deve ringraziare la multinazionale ed i dirigenti locali del gruppo. Si tratta di un risultato importante, sostenuto con forza dalla Regione e frutto una politica complessiva di rafforzamento del distretto del camper che da tempo stiamo perseguendo, convinti che quella della camperistica e il vasto indotto ad essa collegato, rappresenti un'eccellenza di portata nazionale, che non solo deve restare e radicarsi sul territorio ma che ha i numeri per guardare oltre l'attuale crisi e sviluppare ulteriormente notevoli potenzialità, con ricadute positive per la competitività del distretto e per l'occupazione". Così l'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini ha salutato la posa della prima pietra del nuovo stabilimento Laika a San Casciano.L'assessore, presente alla cerimonia, sottolinea le varie tappe dell'impegno della Regione per il settore del camper e che ruota attorno alle azioni previste del protocollo d'intesa siglato nel dicembre 2012 con istituzioni e parti sociali, con l'obiettivo di valorizzare e promuovere la competitività e l'innovazione, mettendo il settore in grado di accogliere le sfide del mercato globale.

"E' in questo quadro che la Regione – ha detto Simoncini - ha creduto al progetto di investimento presentato da Laika Caravannings, sostenendolo con un contributo di oltre 3 milioni e condividendo, in particolare, l'obiettivo di rafforzare una logica di filiera utile per l'intero distretto. La Regione ha inoltre cofinanziato, per oltre 3 milioni e 600 mila euro, progetti di ricerca e sviluppo, il primo dei quali presentato da Laika insieme ad altre aziende della filiera, tutti finalizzati all'innovazione di prodotto e di processo, del sistema della camperistica".

Poco più di un mese fa l'assessore Simoncini ha sostenuto, con una lettera al vice ministro dello sviluppo economico Claudio De Vincenti, la richiesta delle associazioni dei produttori e degli utenti che hanno chiesto al governo un intervento finalizzato all'incentivazione della rottamazione, come azione mirata in grado di dare un aiuto al settore. "Un aiuto - osserva l'assessore – che va nella direzione che anche il governo ha indicato per favorire la ripresa economica, attraverso la valorizzazione delle eccellenze".

In Toscana l'industria del camper è da oltre 30 anni caposaldo del distretto della Valdelsa, dove si concentra l'80% della produzione nazionale. Dopo oltre due decenni di ininterrotta crescita, il caravanning italiano ha registrato dal 2007 una drammatica inversione di tendenza. Ma nonostante le difficoltà, la qualità del camper made in Italy resta ancora particolarmente apprezzata e l'Italia continua ad essere il terzo produttore europeo, con un fatturato di circa 500 milioni di euro..

"Oggi comincia una nuova era per Laika, per i suoi lavoratori e per il tessuto industriale chiantigiano" ha commentato Alessandro Fini della Fiom Cgil di Firenze, presente questa mattina alla celebrazione."Una vittoria delle Istituzioni locali e regionali, della Fiom Cgil ma soprattutto della Rsu e di tutti i lavoratori. In questi anni è stato complicato mantenere l'attività in questo territorio, ma ad oggi si apre la prospettiva concreta di inaugurare il nuovo stabilimento entro novembre 2015.

Al di là degli aspetti giuridici che hanno ritardato la conclusione dell'iter autorizzativo, mi preme sottolineare la determinatezza ed il senso di appartenenza che i lavoratori hanno sempre dimostrato in questa battaglia, che ha visto il suo apice nel Consiglio Comunale aperto del 29 settembre 2011 durante il quale anche la cittadinanza non ha fatto mancare loro il suo appoggio". "Dopo anni di paure, dopo le sofferenze di vedere il proprio posto di lavoro messo a rischio, i 250 lavoratori Laika e le loro famiglie possono guardare al loro futuro con rinnovata fiducia" rivela emozionato Alessandro Corti della Rsu Fiom in Laika che prosegue: "Una nuova rinascita, per loro e per un territorio che potrà solo trarre giovamento da questo investimento.

Un grazie di cuore a tutti coloro che si sono impegnati perché questo sogno si potesse realizzare. Grazie ai lavoratori di questa azienda che non hanno mai smesso di lottare per il loro diritto al futuro."

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