Campagna elettorale: tensione all'Isolotto sulle "baby gang"

Donzelli Fdi: "Sinistra e istituzioni difendono i bulli, se sono Rom, o immigrati". Risponde il candidato della Lista Firenze Città Aperta per la Bundu. Domani a via Baracca la manifestazione di chiusura di CasaPound nei pressi della mensa dei poveri gestita dalla Caritas. Dove dovrebbero andare a finire in questa città delle "zone rosse" i poveri, i soggetti con disagio e gli stranieri?

Nicola
Nicola Novelli
22 maggio 2019 22:52
Campagna elettorale: tensione all'Isolotto sulle

Oggi hanno avuto uno strascico concreto le polemiche dei giorni scorsi sulla presunta baby gang di ragazzini (11-13 anni) rom ai giardini di via Canova, con la manifestazione di FdI alla biblioteca dell'Isolotto.

"I soliti esponenti della sinistra difendono anche bulli, violenti e baby gang se tra questi ci sono rom e immigrati. E' grottesco che i centri sociali, insieme a molti abitanti del Poderaccio, il Presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e la candidata sindaco Antonella Bundu, siano venuti a creare un brutto clima di tensione. I cittadini, che ci hanno chiesto aiuto, stanno provando a denunciare alle istituzioni una situazione di paura e di grave illegalità causata da una baby gang che impedisce ai loro figli, con violenze e minacce, di frequentare gli spazi pubblici.

Questa è discriminazione nei confronti degli italiani". Lo affermano il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli e il consigliere comunale Francesco Torselli, che oggi hanno partecipato all'iniziativa organizzata alla Bibliotecanova dell'Isolotto. "Questi personaggi, che evidentemente non hanno di niente di meglio da fare che ostacolare le iniziative in difesa dei cittadini, - sottolineano Donzelli e Torselli - oggi si sono presentati appositamente per cercare di creare scompiglio, provocando e minacciando chi pacificamente manifestava per chiedere il ripristino nella sicurezza.

Ringraziamo per la loro presenza le forze dell'ordine, di cui avremmo fatto volentieri a meno, e ci auguriamo che le istituzioni decidano di impiegarle per il rispetto quotidiano della legalità, - concludono - piuttosto che per fermare ancora una volta quattro nullafacenti figli di papà".

Contro la manifestazione dei candidati di destra contro i ragazzini è intervenuto il candidato di Firenze Città Aperta e coalizione di Antonella Bundu per presidente Q4, Filippo Zolesi: "Chi ha famiglia o chi insegna sa che i ragazzini quando entrano nell’adolescenza cambiano, è un periodo difficile e turbolento in cui spesso si fanno errori e stupidaggini di cui poi ci si vergogna. Nei paesi di una volta chi esagerava veniva ripreso e la cosa poi finiva lì, ma nelle nostre città in cui il tessuto sociale si sfalda sempre più ed in cui la crisi e la precarietà colpiscono sempre di più questo non sempre succede.

O meglio: succede alla BiblioteCanova in cui qualche problema ogni tanto c’è. La risposta a questi problemi la stanno dando ogni giorno le persone che in quella biblioteca ci lavorano e che con impegno tengono vivo quel tessuto sociale, quella comunità che ogni giorno viene messa in crisi dalla disoccupazione e dagli professionisti dell’odio.La più bella risposta a chi vorrebbe escludere, dividere e creare paure è stata la merenda organizzata dalla gente del quartiere, dal girotondo che tutti insieme abbiamo fatto." Zolesi aveva già affermato in campagna che "La sicurezza è conseguenza della giustizia sociale.

Una politica comunale e di quartiere di investimento e cura degli alloggi popolari risolve o attenua quelle situazioni di disagio economico e sociale che possono a volte trasformarsi in microcriminalità. Un tavolo fra assessorato comunale, quartiere e comunità rom che lavori a svuotare definitivamente la situazione del Poderaccio è la via per una giustizia sociale che crea sicurezza. Non è istituendo zone rosse, che piacciono alla destra ed al centro sinistra, nel centro della città che si risolvono problemi: a subirne la discriminazione sono per la maggior parte persone che oggi non sono pericolose e chi invece delinque e dovrebbe essere perseguito viene ributtato nei quartieri più periferici come l’Isolotto".

Domani pomeriggio, giovedì 23 maggio, alle ore 18:00, in via Giuseppe Pietri - zona via Baracca - si terrà il comizio di chiusura della campagna elettorale di CasaPound per il Comune di Firenze con l'intervento del Segretario Nazionale, Simone Di Stefano. Il concentramento, viene precisato nel comunicato, avrà luogo nei pressi della mensa dei poveri gestita dalla Caritas. Insieme a Di Stefano interverrà il candidato a sindaco di Firenze, Saverio Di Giulio, mentre introdurrà Chiara Romano, candidata al consiglio comunale e alle elezioni europee.

Viene spontaneo domandarsi dove dovrebbero andare a finire i poveri, i soggetti con disagio, gli immigrati. Dopo che la giunta Pd che governa Firenze ha recepito la così detta norma delle "zone rosse", che interdice la presenza di soggetti con precedenti nel centro storico della città, oggi FdI ha manifestato contro la presenza di "marginali" nel quartiere residenziale dell'Isolotto. Ma c'è sempre una destra più a destra e domani quelli di Casapound potrebbero avere da dire qualcosa persino sui soggetti con disagio che bivaccano nei pressi della mensa gestita dalla Caritas, in fondo a via Baracca, ai margini dell'area urbana di Firenze. Dunque che ne dobbiamo fare dei poveri?

Ma la cosa che sorprende è che gli esponenti delle suddette forze politiche si professano ferventi fedeli ai dettami di santa romana chiesa e strenui difensori della più pura dottrina cristiana. Qualcuno ha fatto sapere a Francesco I cosa sta succedendo alla politica fiorentina?

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