Firenze, 12-7-2024infernale in Toscana. L’impennata delle temperature con Firenze che vivrà un fine settimana da “bollino rosso” aumenta i disagi di un toscano su quattro che soffre di insonnia con ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare acuite dall’afa nelle ore di riposo.
Stop al lavoro nei campi e sotto il sole dalle 12.30 alle 16. Il gran caldo di questi giorni e le previsioni da bollino rosso hanno indotto il presidente della Regione Eugenio Giani, in accordo con la vicepresidente e assessore all'agricoltura Stefania Saccardi, ad emanare un'ordinanza contingibile ed urgente per vietare il lavoro nei settori agricolo e florovivaistico, in condizioni di esposizione prolungata al sole, in tutta la Toscana nelle ore più calde della giornata. A motivare la decisione, valida a partire da oggi e fino al 31 agosto, i rischi legati allo stress termico per il personale di questi settori e la necessità di prevenire conseguenze che possono essere anche gravi per la salute.
In particolare, il divieto lavorativo sarà valido nei giorni più a rischio, vale a dire quelli in cui la mappa indicata sul sito internet riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” segnali un livello di rischio “alto".
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"Il forte innalzamento della temperatura e il livello elevato di umidità che registriamo in questi giorni - spiega il presidente Giani - ci ha spinto a mettere in atto tutte le misure di prevenzione necessarie per consentire di operare in sicurezza a coloro che lavorano all'aperto, senza possibilità di ripararsi dal sole e dalla calura nei momenti più torridi della giornata, tutelandone così la salute e l'equilibrio psicofisico".
Cgil Toscana e Flai Toscana, a fronte dell'ordinanza della Regione Toscana dichiarano: "E' un grande passo in avanti - spiegano Mirko Lami del Dipartimento Sicurezza nei luoghi di lavoro della CGIL Toscana e Mirko Borselli Segretario Generale Flai CGIL Toscana -, che serve a contenere i rischi lavorativi da stress termico nelle giornate in cui le altissime temperatura collegate all'alto tasso di umidità rendono indispensabile sospendere nelle ore più calde l'attività lavorativa". Aggiungono i due sindacalisti: "Auspichiamo che l'ordinanza possa essere estesa ai settori (in primis l'edilizia) che al pari dell'agricoltura hanno fasi lavorative pesanti, con contemporanea esposizione delle lavoratrici e dei lavoratori ai raggi solari".