Brunelleschi, è incredibile: servono telecamere e vigilanza

Dopo 15 anni di richieste e di promesse arrivano proposte shock

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 Febbraio 2015 19:06
Brunelleschi, è incredibile: servono telecamere e vigilanza

La discussione sul degrado della piazza procede senza sosta da 15 anni: a più riprese sono stati richiesti interventi mirati, controlli speciali, elementi, accorgimenti e soluzioni volte a dissuadere i male intenzionati.Oggi, 2015, si parla di "telecamere e sorveglianza". Sorveglianza per accedere ad una Facoltà nel centro storico di Firenze? Il dibattito adesso si sposta sul fronte dell'eccesso e c'è chi chiede sorveglianza e telecamere puntate anche per altre piazze e luoghi in cui il degrado imperversa. Il precedente rischia di mettere ancor più in difficoltà Firenze.C'era anche il rettore Alberto Tesi all'incontro con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi in Prefettura dopo l’ultimo episodio di aggressione avvenuto all’interno dei locali universitari di Piazza Brunelleschi.

Erano presenti, oltre al rettore, il prefetto Luigi Varratta, il sindaco di Firenze Dario Nardella e i vertici provinciali delle forze di polizia.

Dall’incontro fra le varie istituzioni sono scaturite alcune misure concrete per garantire maggiormente la sicurezza dei residenti e di chi studia e lavora nella sede accademica di Piazza Brunelleschi, come l’impiego di telecamere e l’intensificazione di servizi di sorveglianza da parte della forza pubblica.

Da lunedì 2 febbraio l’Ateneo ha predisposto un servizio di sorveglianza agli accessi della biblioteca e delle aule. Sono allo studio altre misure a tutela dei luoghi di lavoro, come l’eventuale installazione di “tornelli”, per cui sono in corso le necessarie valutazioni.

E' intervenuto sull'argomento il consigliere comunale Jacopo Cellai, da anni impegnato nel richiedere maggiori controlli sulla piazza. "L’ultimo triste episodio di cronaca che ha visto come sfortunato protagonista un lavoratore minacciato brutalmente da un extracomunitario ubriaco deve essere di stimolo alla politica a prendere posizione, anche perché le dichiarazioni di vari lavoratori della facoltà, interpellati dopo l’accaduto, hanno messo ancora più in luce una situazione intollerabile che si protrae da troppo tempo.

Gli studenti e i lavoratori devono poter fruire serenamente degli spazi in cui studiano e lavorano. Per questo ho presentato oggi una risoluzione con l’auspicio che possa essere discussa e votata già il prossimo lunedì in Consiglio Comunale per invitare il Rettore “ad individuare un unico ingresso alla facoltà con l’installazione di un tornello che consenta l’accesso agli autorizzati muniti di specifico tesserino”. Siamo tutti consapevoli che un tornello non sia sufficiente a risolvere i problemi di degrado di una piazza dimenticata colpevolmente negli anni dalla sinistra che ha governato la città, ma il Consiglio Comunale deve battere un colpo adesso e sostenere l’Università di Firenze affinché promuova un’azione concreta da realizzare in tempi rapidi”.

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