FIRENZE- Dopo l’evento annullato lo scorso 14 marzo per l’emergenza maltempo, il movimento politico fondato dall’imprenditore Alberto Forchielli e dall’economista Michele Boldrin ha riprogrammato l’incontro fiorentino. Ieri sera l’Hotel Delta Florence di Calenzano ha ospitato la discussione sul tema “Il turismo (non) è il nostro petrolio”. Oltre al fondatore del Drin Drin, Michele Boldrin, sul palco Patrizia Asproni, esperta di management culturale e industrie creative e Presidente della Fondazione Industria e Cultura, con la moderazione di Matteo Giovannelli.
A Firenze è il tema forse più caldo, quello del turismo, ovvero gli effetti molesti che consumano le risorse ambientali e culturali del territorio, con terribili ricadute anche sul mercato immobiliare, completamente alterato dai livelli di prezzo insostenibili.
Secondo Boldrin bisogna distinguere tra la battaglia culturale, legittima, per una fruizione intelligente e la tutela della propria identità territoriale, da quella economica contro le imprese così dette “free rider” che approfittano delle esternalità, che lasciano ricadere sulla collettività. A detta dell’economista l’unica soluzione sta nel tassare il profitto di questi imprenditori. I proventi potrebbero essere reimpiegati per sostenere le giovani generazioni a fare impresa sana, senza accodarsi sulla facile via della “rendita di posizione turistica”.
Approfondimenti
La sala, giovane e attenta di ieri sera era composta dai 200 aderenti fiorentini del movimento che, forte di più di 12.000 iscritti a livello nazionale, ha aperto la fase congressuale che porterà alla nascita di un vero e proprio partito politico. Lo scorso 12 aprile si è tenuto a Bologna il primo convegno nazionale di Drin Drin: "Sveglia! Verso il Congresso". Con la presenza di oltre 1700 persone, e cinque panel di discussione densissimi di studio e proposte ha sancito l'avvio della fase congressuale che porterà alla costruzione del partito politico entro la fine del 2025.