Boboli gratis per i fiorentini, se no che Boboli è?

Ruffilli, accorata lettera al direttore Schmidt affinché venga tolto il pagamento dei 3 euro ai residenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2021 17:11
Boboli gratis per i fiorentini, se no che Boboli è?

“Il Giardino di Boboli in questi giorni è tornato al centro del dibattito cittadino soprattutto per la parte di città della zona di Santo Spirito perché per quella parte di città, Boboli – ricorda il consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – è il giardino delle famiglie, il giardino che ci accoglie da sempre.

Da quando il Granduca Pietro Leopoldo, quello dell’abolizione della pena di morte e della tortura, lo aprì ai fiorentini e così è rimasto per due secoli.

Due secoli di fiorentini cresciuti dentro a quel giardino, due secoli in cui i fiorentini si sono tramandati il sentirsi anche loro un po’ i Granduchi di Firenze, grazie a Leopoldo, almeno lì dentro.

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E per capire il legame storico con Boboli, voglio ricordare, per esempio, Moreno di 87 anni che ha raccontato come da bambino, non potendo andare al mare, ha imparato a nuotare nella vasca del Nettuno!

Oppure che il prato delle Colonne è chiamato, da noi che abitiamo nella zona, “i’ pratone dei morti”, perché nella battaglia di Firenze del ‘44 morirono per i bombardamenti tre persone che stavano passando su un carretto in via Romana, vicino al Ponte Vecchio, e che furono sepolti proprio lì. E sempre in tempo di guerra tante famiglie utilizzavano le ghiande di Boboli per fare il caffè, perché non c’era altro.

E poi – aggiunge Mirco Rufilli – quanti di noi, in tempi più recenti, hanno un legame importante perché ci sono cresciuti, hanno corso in quei prati, viottoli, sentieri, hanno usato il giardino come rifugio per i primi amori adolescenziali, oppure per le “forche” che un tempo erano azioni goliardiche... questo è il legame intimo e profondo che lega Boboli alla nostra cittadinanza.

Certo non è più quel tempo, il mondo cambia, ma la storia va saputa, conosciuta, raccontata, tramandata.

Perché è da queste storie che nasce e si mantiene ancora vivo, ed intatto, l’amore viscerale e passionale dei fiorentini per Boboli.

E anche oggi Boboli è un luogo familiare, soprattutto per quella parte di città, un luogo dove potersi prendere delle ore di svago, di stacco dalla vita quotidiana e frenetica, dove i bambini riescono, attraverso la sua bellezza, a godere di cultura e spensieratezza.

E allora in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, dove molte famiglie molto probabilmente non potranno uscire dalle mura della città vista la crisi economica post pandemia, il Giardino di Boboli è fondamentale anche nei prossimi fine settimana, come lo è sempre stato per le famiglie del rione che non potevano permettersi di uscire dalla città per i pochi mezzi che avevano.

E quel biglietto, ritornato sotto forma di prenotazione, seppur minimo, limita quell’accesso.

Accesso riconquistato negli anni ’90 a seguito di manifestazioni importanti, soprattutto delle mamme del rione, che si concluse con quell’accordo con il Ministero tutt'ora in vigore.

Anche allora fu riconosciuta l’importanza per i fiorentini di questo polmone verde, l’importanza della loro storia, e l’importanza di avere ben presente da dove nasceva questo diciamo “diritto” acquisito, cioè dalla volontà del Granduca stesso, e che oggi deve essere mantenuto.

Perché il tema vero, alla fine, non è la prenotazione obbligatoria, a cui ormai siamo abituati, ma il pagamento dei 3 euro, a persona, che devono pagare i residenti.

E su questo – conclude il consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – sono al fianco degli abitanti del mio rione, e della mia città, come ho scritto proprio al direttore Eike Schmidt il 28 aprile scorso in una lettera a lui indirizzata.

Oggi è importante trovare una soluzione quanto prima per tutti; per i fiorentini e per le famiglie, ma anche per il giardino che ormai è abituato al nostro “vocìo”. 

LA LEGA CON FRATELLI D'ITALIA - "Pieno sostegno alla risoluzione a firma Draghi e Cellai perché il giardino di Boboli resti gratuito, sempre, per tutti i fiorentini". Lo annunciano i consiglieri del gruppo Lega Salvini in Comune, insieme ai Consiglieri Marco Passeri (Lega) e Sergio Massai (Lega) del Quartiere 1. "Anche come vice presidente della commissione cultura porterò avanti questa sacrosanta battaglia - annuncia il capogruppo Federico Bussolin -. Inoltre riporto la notizia che l'On. Guglielmo Picchi presenterà un'interrogazione parlamentare sulla decisione della giunta PD guidata da Nardella di mettere a pagamento - e con prenotazione obbligatoria - il Giardino di Boboli anche ai residenti di Firenze. Una scelta assurda che penalizza le famiglie dei nostri concittadini che hanno pienamente diritto ad usufruire dello spazio verde più bello della città".

MASI (5 STELLE) - Tra i primissimi a sollevare la questione era stato Lorenzo Masi dei 5 Stelle: "Tre euro e prenotazione obbligatoria (con 24 ore di anticipo) per accedere al Giardino di Boboli il sabato e la domenica. Una scelta che non condivido e che deve essere subito ripensata”, aveva annunciato venerdì il consigliere del Movimento 5 Stelle.

“Sostegno ed ascolto a chi ha organizzato il sit-in di protesta davanti all’ingresso di Annalena, in via Romana, ed al quale ho partecipato, ed a cui hanno partecipato numerose mamme, babbi e bimbi. Chiederò un intervento del Comune affinché ci sia un confronto col Governo per ritirare il decreto. A riguardo presenterò una domanda d’attualità nel prossimo Consiglio comunale – aveva annunciato Masi – per conoscere le intenzioni dell’amministrazione comunale che si deve battere per tenere aperto l’ingresso di via Romana ed eliminare il balzello dei tre euro. È una una decisione sbagliata”.

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