​Bitcoin per la prima volta diventa moneta legittima in uno Stato sovrano

Cosa è successo nella repubblica dell'America centrale El Salvador?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2021 13:45
​Bitcoin per la prima volta diventa moneta legittima in uno Stato sovrano

Da poco più di un mese, la prima e più importante criptovaluta al mondo, Bitcoin, è diventata di fatto una moneta legittima in El Salvador.

Questa svolta epocale è stata fortemente voluta dal presidente Bukele, ed è solo l'ultimo dei tanti successi ottenuti da bitcoin in questo ultimo periodo. Non è un caso perciò se sempre più siti web propongono programmi online per operare su BTC, la nascita di programmi di questo tipo sta accompagnando la crescita dell’interesse mondiale verso le criptovalute.

Ma cosa è successo nella repubblica dell'America centrale, e come mai questa svolta da parte di uno dei leader più giovani (e controversi) che il paese abbia avuto fino ad oggi?

In cosa consiste la legge

Il 7 giugno, il parlamento salvadoregno ha approvato una legge che ha reso la repubblica centroamericana il primo paese al mondo ad aver adottato come moneta legale il Bitcoin. La legge entrerà in vigore scaduti i 90 giorni dalla sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale ed è un esperimento di tipo monetario senza precedenti che porta con sé implicazioni molto importanti sia sul bitcoin che sull'economia del paese.

Di fatti, El Salvador non ha una propria valuta nazionale e al momento la valuta legale nel paese è il dollaro americano. Ovviamente quest'ultimo rimarrà comunque di corso legale e continuerà ad essere la valuta di riferimento per tutto il paese, ma ad essa verrà affiancata anche il Bitcoin come valuta di corso legale.

Questo significa che, poiché imposta come valuta di corso legale, è divenuto obbligatorio accettare bitcoin come mezzo di pagamento. Va da sé però che chi non abbia la tecnologia per accettare le criptovalute è escluso da questa equazione, e la legge appena approvata lo mette bene in chiaro tutelando tutti quegli enti ed esercizi commerciali sprovvisti di questi mezzi.

Ma non finisce qui: la legge prevede inoltre che tutti i debiti contratti in dollari e ancora in sospeso possano essere saldati usando i bitcoin, oltre ovviamente a poter pagare le tasse statali in bitcoin. Per quanto riguarda gli esercenti, questi possono sancire il prezzo dei propri prodotti o servizi in bitcoin, anche se difficilmente ciò avverrà nella realtà dei fatti poiché i bitcoin tendono ad essere estremamente volatili.

Cosa si nasconde dietro questa scelta

L'esperimento monetario portato avanti da Bukele non ha precedenti nella storia di Bitcoin (e non solo), e nasconde un piano politico ed economico di più larghe vedute che cerca di andare incontro ad alcune necessità croniche che colpiscono gli abitanti de El Salvador.

Il primo da questi obiettivi è sicuramente quello di abbassare i costi delle rimesse dei salvadoregni emigrati all'estero, cioè tutti quei soldi inviati da questi ultimi verso le proprie famiglie residenti nel paese. Come spesso accade infatti nei paesi centroamericani, sono tantissime le famiglie bisognose che si sostentano grazie a quanto inviati dai propri parenti all'estero, tanto che in El Salvador si è stimato che almeno una famiglia su tre riceve sostegni finanziari di questo tipo.

Utilizzando Bitcoin, e nello specifico l'app Chivo, wallet ufficiale utilizzato nel paese per i pagamenti in BTC contro il dollaro, i soldi inviati dagli emigrati non dovranno più passare dagli intermediari finanziari tradizionali (pensiamo ad esempio a Western Union e affini). Ciò si tradurrebbe in un risparmio di centinaia milioni di dollari per le famiglie e per il paese che fino ad oggi vengono perduti in commissioni.

L'altro obiettivo, ancora più importante, è quello di staccare El Salvador dalla politica monetaria della Banca Centrale degli Stati Uniti, a cui è inevitabilmente legata a causa dell'adozione del dollaro, la quale è governata ovviamente dalle necessità del paese a stelle e strisce, e non a quelle dei salvadoregni. 

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