Bilancio Palazzo Vecchio, per la Lega nessun problema di cassa

“Nel 2020 migliorati i conti invece di destinare ogni risorsa disponibile per salvaguardare e rilanciare l’economia"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2021 13:28
Bilancio Palazzo Vecchio, per la Lega nessun problema di cassa

“Firenze ha soldi – dichiara il Capogruppo della Lega Federico Bussolin – molti soldi da poter destinare ai fiorentini in questo periodo di crisi. Lo “spaventapasseri” Nardella, anziché agitare nuovamente l’ombra delle luci spente dei lampioni, dovrebbe preoccuparsi di fare delle scelte come quella di ridurre ulteriormente la Tari alle imprese e alle famiglie, anziché restare con le mani in mano. La grande beffa la troviamo quando il Sindaco decide di non spendere i tutti i soldi possibili per il periodo di crisi, aumentandosi invece la cassa: ma Nardella fa il banchiere o il Sindaco? Stanno comprando tempo – conclude Bussolin – con i soldi per l’emergenza per strategie elettoralmente convenienti, mentre invece oggi c’è una città che chiede l’azzeramento delle tasse, con buona pace del Sindaco banchiere”.

“La situazione finanziaria del Comune di Firenze – dichiara il vicepresidente del Consiglio Comunale e consigliere della Lega Emanuele Cocollini – al contrario di quanto si dica o si possa immaginare è migliorata nel 2020 rispetto al 2019. I numeri che lo dimostrano sono scritti nero su bianco nel rendiconto 2020 che il Consiglio comunale si appresta a votare nelle prossime settimane. Innanzitutto è bene sfatare un mito: il Comune di Firenze nel 2020 non ha mai avuto problemi di cassa ed anzi ha provveduto a pagare i fornitori con 11 giorni di anticipo rispetto al 2019 e la cassa è aumentata da 112.661.293,68 milioni al 31/12/2019 a 195.995.699,23 milioni del 31/12/2020”.

“Mai in nessun giorno dell’anno – continua Cocollini – il Comune ha avuto problemi di cassa che comportassero lo spegnimento delle luci della città. A conferma di questo il Comune non ha mai dovuto ricorrere ad anticipazioni da istituto tesoriere che pure erano disponibili in bilancio fino a 300 milioni”.“A fronte di minori entrate – prosegue Cocollini – di natura tributaria, contributiva, perequativa ed extratributaria di -117 milioni rispetto al 2019, sono aumentati i trasferimenti dallo stato di +107 milioni, con una differenza negativa di soli 10 milioni, di cui 5 sono stati recuperati da “entrate da riduzioni di attività finanziaria”.“Non è quindi vero che 60 milioni sono stati trovati nelle more del nostro bilancio, ma gli equilibri sono stati garantiti quasi integralmente da trasferimenti del Governo come non è vero che il taglio delle tasse locali è stata una scelta del Comune, la quasi totalità delle risorse necessarie è pervenuta dallo Stato per quei provvedimenti specifici.

La spesa corrente rispetto al 2019 è passata da 584 milioni a 577 milioni del 2020 in diminuzione di 7 milioni. L’avanzo di competenza è passato dai +72,3 milioni del 2019 ad +80 milioni del 2020. Gli equilibri di bilancio complessivi sono passati da +38,3 milioni del 2019 ai +91 milioni del 2020”.“La situazione – conclude Cocollini – è certamente grave, anche da un punto di vista finanziario e gli Enti Locali, che al contrario dello Stato non possono indebitarsi, non devono essere lasciati soli in questa battaglia, ma siamo di fronte ad un grande paradosso: è inutile in un momento come quello che stiamo vivendo continuare strumentalmente a battere cassa al Governo per salvaguardare lo status quo migliorando allo stesso tempo i fondamentali dell’ente, quelle risorse sono importanti per ripensare profondamente i servizi, scegliere dove intervenire con maggior vigore e dove tagliare di più”.

“D’altronde, se è vero che la pandemia ha colpito in maniera asimmetrica imprese e lavoratori, categorie considerate essenziali e quelle non, non ha alcun senso continuare a ragionare come se la Firenze post-pandemia ritornerà magicamente quella che era prima. Al Sindaco Nardella spetta l’onere di fare delle scelte che non può essere più rimandato e non quello di esercitare la politica del comprare tempo in attesa che la tempesta passi”.

Approfondimenti

LA REPLICA DI ARMENTANO (PD) - “Ringraziamo la Lega di Firenze e i consiglieri Bussolin e Cocollini per avere pubblicamente dichiarato e sottoscritto che in un anno drammatico come quello che abbiamo alle spalle, con la crisi legata all’emergenza Covid, il comune di Firenze è riuscito a garantire un bilancio solido e florido. In particolare, dicono i consiglieri, e noi apprezziamo la loro onestà, che le nostre casse sono in situazione eccellente, il comune di Firenze è tra i migliori pagatori d’Italia e anzi paga le aziende fornitrici in anticipo rispetto alle scadenze, gli investimenti sono cresciuti e sui servizi al cittadino vi è stato un grande sforzo.

Semmai segnaliamo ai consiglieri alcune imprecisioni. Innanzitutto, una dimenticanza che però integriamo volentieri noi: il Comune ha fatto anche 40 milioni di sconto sulle tasse comunali per aiutare imprese e artigiani in difficoltà, manovra senza precedenti nella storia della città, che capiamo possa fare invidia a molti e a qualche partito che guidando altre città non è riuscito nella stessa impresa. E poi un piccolo errore nella lettura dei dati, fatto che certamente perdoniamo ai consiglieri, così solerti e onesti nel dichiarare pubblicamente il loro apprezzamento per la politica di bilancio dell’amministrazione, in merito all’impegno del Comune a recuperare risorse rispetto all’anno precedenti grazie a interventi suoi propri.

Come più volte spiegato anche in Consiglio comunale e nelle commissioni ciò è avvenuto grazie a più azioni tra le quali si segnalano un maggiore recupero di risorse dalle società partecipate, circa 15 milioni in più, una rinegoziazione dei mutui con un risparmio di circa 20 milioni. Questi sono i risultati del 2020, mentre per il bilancio del 2021 siamo chiamati ad un grande sforzo perché non mancano le difficoltà, ed esattamente come lo scorso anno siamo al lavoro per fare bene. Suona quindi comico, per non dire paradossale, insomma, attaccare l’amministrazione sulle cose ben fatte: capiamo la cronica mancanza di argomenti e ammettiamo che i colleghi della Lega siano in imbarazzo a riconoscere il buon lavoro di un’amministrazione di un altro colore politico ma, trattandosi pur sempre di un partito di opposizione, rispetto all’apprezzamento pubblico che hanno fatto hanno a disposizione anche la strada del silenzio”.

LA CONTROREPLICA DELLA LEGA - “Ciò che colpisce delle parole del capogruppo Armentano – replicano i consiglieri della Lega Firenze Emanuele Cocollini e Federico Bussolin – è la capacità di fare propaganda senza affrontare nessuna delle contestazioni che abbiamo mosso nel merito.

A noi francamente non interessa che il bilancio del Comune sia “florido e solido” ma è proprio quello che contestiamo: non ha alcun senso che l’amministrazione non spenda tutto quanto è nelle sue disponibilità in un momento come questo.La città reale soffre e chiede aiuto, lodarsi perché si sono migliorati gli equilibri di bilancio con i soldi dello Stato in un momento come questo è francamente vergognoso. Armentano ed il PD – concludono il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini ed il capogruppo della Lega Federico Bussolin – abbiano il coraggio di dire ai cittadini che sono bravi perché invece che tagliare la Tari o aiutare le famiglie, e le categorie in difficoltà, hanno migliorato le finanze del Comune”.

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