Bici lungo la Tramvia: schiaffo a Santa Maria Novella al più grande bicipark d'Italia

A preoccupare erano i pali, ma neppure le bici allucchettate sono un grande biglietto da visita

Antonio
Antonio Lenoci
31 luglio 2018 17:28
Bici lungo la Tramvia: schiaffo a Santa Maria Novella al più grande bicipark d'Italia

A Linea T1 attiva, l'occhio cade sui parapetti della Tramvia, usati come rastrelliere. Un atto osceno in luogo pubblico che appare alla porta centrale della città come un brutto biglietto da visita.Alla vigilia dell'inaugurazione a far discutere ed a scatenare una bufera sono stati i pali alzati in piazza, ma oggi l'occhio cade altrove, sulle biciclette allucchettate alle transenne in ferro che delimitano l'infrastruttura. Sotto la Stazione centrale di Firenze, a pochi metri dall'imbarazzante danno d'immagine, dal 2014 è attivo il più grande parcheggio per bici d'Italia con 800 posti nei locali interrati custoditi da videocamere di sicurezza. “Finalmente i ciclisti fiorentini possono applaudire ad un primo intervento di livello europeo.

Siamo contenti di poter dire un “ben fatto” alla amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Nardella“ commentava nel 2014 Marina Brizzi, presidente di FIAB Firenze. Ma di europeo nei modi d'uso, c'è ben poco.

Il giorno dell'inaugurazione della Linea T1 Leonardo, l'assessora Alessia Bettini ha inaugurato le nuove aiuole in piazza Stazione ed, anticipando l'arrivo dei vandali, ha domandato ai tecnici comunali se vi fossero le opportune indicazioni per il parcheggio, ripromettendosi di attivarsi per aumentare la segnaletica. Ma sulle buone pratiche di educazione civica l'impegno è un altro e passa per l'obbligo scolastico di una materia con voto.La Stazione di Santa Maria Novella attira l'attenzione, ma l'uso delle transenne in ferro è improprio lungo tutta la Linea, ed in spazi ristretti, quali i marciapiedi, l'intralcio pare essere assicurato. Progettare una infrastruttura e realizzarla è compito dell'Amministrazione pubblica e richiede una assunzione di responsabilità, usare il bene pubblico con rispetto è compito della collettività. 

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