​Bekaert di Figline Valdarno: riunito il tavolo a Roma

Calosi (Fiom Cgil Firenze): “Bene la richiesta di tutti di non procedere ai licenziamenti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2018 18:32
​Bekaert di Figline Valdarno: riunito il tavolo a Roma

 Il Segretario Generale della FIOM CGIL di Firenze Daniele Calosi ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione a seguito dell’incontro a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico per Bekaert: “Fa piacere essere tornati unitariamente, come organizzazioni sindacali, governo e istituzioni locali, sulla posizione portata in piazza Marsilio Ficino lo scorso 29 giugno, quella di non procedere ai licenziamenti e quindi con la richiesta di sospensione della procedura che per ora l’azienda non ha accettato.

A questo tavolo nessuno può assumersi la responsabilità politico sindacale di accettare dei licenziamenti in un’azienda che chiude non per crisi, ma solo perché vuole spostare le produzioni dove il costo del lavoro è più basso per aumentare il proprio profitto. Questo è e deve essere inaccettabile per le organizzazioni sindacali, per il governo e per le istituzioni locali. Avevamo richiesto all’azienda di farci avere venerdì la proposta presentata oggi al Governo ma non ci è stata inviata, a dimostrazione che Bekaert non vuole fare una trattativa con le organizzazioni sindacali.

Mercoledì 1° agosto ore 17 assemblea con i lavoratori. Noi non molliamo, la lotta prosegue”.“Se l’azienda non fa uno sforzo sui tempi è davvero impossibile trovare un accordo, anche per noi che vorremmo iniziare ad entrare nel merito della trattativa. Se rimane la pregiudiziale della chiusura al 4 settembre davvero è impossibile trattare” così il segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini, commenta l’incontro svoltosi oggi pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Bekaert di Figline Valdarno.L’azienda ha presentato il documento atteso, ma resta infatti ferma alla data del 4 settembre, entro la quale chiede di trovare l’accordo, proponendo solo altri 30 giorni di tempo per chiudere tutta la procedura (si arriverebbe così a inizio febbraio).

Un orizzonte di tempo che secondo la Fim Toscana non può bastare a trovare un compratore e mettere in piedi un credibile progetto di reindustrializzazione dell’area, che per il sindacato resta l’unico obiettivo perseguibile.“Abbiamo ribadito – aggiunge Beccastrini – la nostra richiesta di sospendere la procedura per poter trattare. Per noi è una pregiudiziale imprescindibile. I rappresentanti italiani di Bekaert si sono solo impegnati a riferire ai vertici belgi. Nei prossimi giorni la Fim Toscana chiederà anche un pacchetto di ore di sciopero da attuare nello stabilimento Bekaert di Cagliari, a sostegno della nostra vertenza.”“Per la UILM resta imprescindibile la sospensione dei licenziamenti, senza la quale non è pensabile di intavolare una trattativa seria e concreta che permetta la reindustrializzazione del sito e quindi salvare i posti di lavoro - ha detto all’uscito dell’incontro il Segretario respinsabile UILM Firenze Arezzo Davide Materazzi - Su questo punto non arretriamo di un millimetro e chiediamo all’azienda di fare uno sforzo per venire incontro ai lavoratori e non pensare soltanto al proprio tornaconto.

In ballo ci sono famiglie da tutelare, nonché una realtà industriale di un territorio che non può essere svilita e umiliata”.

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