“Bekaert, decisione inopportuna, gravissima e intempestiva”

Il presidente della regione Toscana Giani e Mugnai (FI) intervengono sulla decisione dell'azienda di avviare la procedura di licenziamento collettivo dopo due anni e mezzo di trattative

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 2020 14:37
“Bekaert, decisione inopportuna, gravissima e intempestiva”
foto di archivio

“Una decisione inopportuna, gravissima e intempestiva”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, interviene sul ‘caso’ Bekaert, l’azienda di Figline che ieri ha riavviato la procedura di licenziamento collettivo dopo due anni e mezzo di trattative per salvare il lavoro a 176 dipendenti. “Capiamo la logica procedurale dei 75 giorni dal termine degli ammortizzatori sociali – commenta il presidente -; ma serve anche un clima giusto per trovare la soluzione finale a cui stiamo già lavorando”. Giani ricorda che “da anni si attendono decisioni per la reindustrializzazione del sito”, mentre è chiaro che “la proroga degli ammortizzatori resta essenziale per evitare una decisione che condanna il presente e il futuro di così tante famiglie”.

Il consigliere delegato al lavoro, Valerio Fabiani esprime “formale richiesta al Governo di dare seguito all’impegno assunto giorni fa di convocare rapidamente il tavolo nazionale per Bekaert”. Un impegno che lo stesso Fabiani aveva ricevuto direttamente dal Mise e di cui aveva dato notizia pubblica. Sul punto il consigliere di Giani non risparmia osservazioni anche all’azienda: “Per quanto sia nota la tempistica della scadenza della cosiddetta ‘cassa Covid’ – dice - ci saremmo aspettati cautela e correttezza prima di riavviare la procedura per i licenziamenti collettivi, visto l’annuncio dell’imminente convocazione del tavolo”. Infine Fabiani rivela: “Bekaert sa che c’è un lavoro in corso per dare certezze ai lavoratori e una nuova prospettiva industriale al sito. Fare precipitare la situazione è un errore”.

Anche l'On. Stefano Mugnai, Vice Presidente del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati, è furibondo:"In ragione della prossima conclusione del periodo di Cassa Integrazione e non potendosi ancora prevedere soluzioni certe per tutti i lavoratori, la Società si trova nella necessità di avviare la procedura di licenziamento collettivo", questo è l'annuncio della società Bekaert arrivato oggi. Purtroppo sulla Bekaert avevo ragione. La multinazionale è inqualificabile, ma chi ha avuto negli ultimi mesi responsabilità di Governo, a vari livelli Istituzionali, non ha fatto quanto avrebbe dovuto.

La politica ha il dovere di saper individuare le priorità: e quei 176 lavoratori sono da sempre una priorità. Sono 2 anni che questa situazione va avanti. Nessuno può permettersi di raccontarci che non era prevedibile adesso questo esito drammatico.""E' da molto tempo, anche in questi ultimi giorni, che noi di Forza Italia e le sigle sindacali chiedevamo un interessamento forte delle Istituzioni locali e nazionali sulla vita di oltre 170 famiglie. Si è parlato per settimane di convocare un tavolo nazionale Regione-Governo per arrivare ad una soluzione, ma nulla è stato fatto.

Restano a questo punto solo "le parole al vento", del consigliere per il lavoro del Governatore Giani, Valerio Fabiani, che dichiarò giorni fa" La Regione è in contatto con il Governo, e segnatamente con il Mise, per cercare una soluzione alla vertenza che riguarda i 170 operai". Possibile che dal 2 ottobre del 2018 , con l' accordo siglato presso il Mise da Bekaert, fino ad oggi non sia stato possibile evitare il peggio? Credo che nella vita come in politica, "volere è potere". Da parte nostra come Forza Italia agiremo per cercare ogni strada utile per fermare i licenziamenti.

Una decisione folle quella dell'azienda belga, se vista all'interno di un quadro economico e sociale così complicato come l'attuale nel nostro Paese."

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