Bekaert: ancora otto settimane di cassa covid

Siglato nuovo accordo con i Sindacati, ma la Fiom Cgil ha ritenuto di non firmare. Proseguiranno fino a maggio tutte le azioni e gli interventi per favorire la reindustrializzazione e la continuità occupazionale. All’unanimità il Consiglio regionale approva la mozione presentata dal Movimento 5 stelle ed emendata da Pd e Lega

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 febbraio 2021 21:10
Bekaert: ancora otto settimane di cassa covid

Giorni fitti di telefonate, proposte, dinieghi e due lunghe sedute in remoto: per il tavolo di crisi convocato ieri, 23 febbraio, e per quello tecnico di oggi, ultimo giorno utile per fermare o sospendere il procedimento di licenziamento collettivo avviato dalla multinazionale belga Bekaert.

Il punto di caduta raggiunto a quei tavoli tra Regione, sindacati e azienda è che gli oltre 100 dipendenti rimasti potranno utilizzare le residue 8 settimane di cassa covid previste in finanziaria, un’opportunità senza alcun costo a carico dell’azienda che nonostante ciò si è opposta fino all’ultimo. Un ‘respiro’ che si accompagna alla ricerca di una soluzione di reindustrializzazione del sito di Figline Valdarno.

“E’ stato guadagnato tempo prezioso, però ora il governo deve utilizzarlo al meglio” è il commento di Valerio Fabiani, delegato del presidente Eugenio Giani al lavoro e alle crisi aziendali, che ha sostenuto le proposte della Regione con Arti e in contatto continuo con i rappresentanti sindacali. Fabiani ricostruisce il lavoro portato avanti con il governo centrale fino a ottenere l’impegno pubblico e formale, da parte dell’allora sottosegretaria Alessia Morani, di riunire un tavolo presso il Mise. Un punto sul quale lo stesso presidente Giani è tornato sabato scorso, nella lettera aperta scritta al nuovo ministro Giancarlo Giorgetti, per sollecitare l’intervento ministeriale sulla vicenda di Bekaert.

“Come si vede la Regione c’è – aggiunge Fabiani - ; rivendichiamo con orgoglio l’assorbimento di oltre 60 lavoratori ex Bekaert da parte di Laika, la multinazionale che produce camper a San Casciano”.

Un ringraziamento specifico Fabiani lo rivolge a Fim, Fiom e Uilm: “Le sigle sindacali fino all’ultimo hanno seguito questa trattativa, seppure con distinte posizioni: Fiom non ha firmato l’accordo in sede tecnica pur essendo disponibile a partecipare a tutti i futuri tavoli che ci saranno per la reindustrializzazione”.

La Società si è resa disponibile ad attivare altre 8 settimane di Cassa Integrazione Covid, con decorrenza dal primo febbraio 2021, al fine di concludere al meglio le azioni e gli interventi in corso volti alla continuità e al massimo riassorbimento occupazionale dei 123 lavoratori Bekaert ancora in forze.

Con il completamento odierno della procedura di licenziamento collettivo, le parti hanno quindi concordato la prosecuzione del Piano di mitigazione sociale, che in due anni e mezzo ha già permesso di trovare una soluzione per circa 2/3 dei lavoratori, fino al mese di maggio.

In stretta collaborazione con Istituzioni e Sindacati e col supporto dell’Advisor specializzato, Bekaert continuerà a porre in essere tutte le azioni e gli interventi concordati finalizzati alla continuità occupazionale e alla reindustrializzazione del sito, rimanendo disponibile a futuri ulteriori confronti nelle diverse sedi.

“Riattivare tempestivamente il tavolo di crisi già costituito sulla vertenza Bekaert” è quanto chiede la mozione presentata dal Movimento 5 stelle, prima firmataria la capogruppo Irene Galletti ed emendata da Ilaria Bugetti (Pd) e Elisa Tozzi (Lega) che il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità e senza dibattito in chiusura dei lavori di oggi, mercoledì 24 febbraio.

Nel dispositivo si chiede di “garantire la partecipazione di Regione ed Enti locali coinvolti”. La Giunta è impegnata anche a sollecitare il Governo perche sia “definito un cronoprogramma preciso e obiettivi determinati a salvaguardia dell’occupazione e della continuità produttiva dello stabilimento di Figline Valdarno”, anche “favorendo una eventuale acquisizione del complesso aziendale mirato ad una reindustrializzazione sostenibile” e a “prevedere un ulteriore prosecuzione della cassa integrazione in scadenza il prossimo 9 marzo”.

“Grazie all’approvazione del nostro atto si certifica la volontà della Regione Toscana di schierarsi ancora con più forza al fianco degli oltre 100 lavoratori della Bekaert, per riprendere le trattative interrotte bruscamente dal cambio di governo. Adesso bisogna andare avanti, in attesa di quel piano di reindustrializzazione che il neo ministro Giancarlo Giorgetti ha il compito di portare a termine entro la scadenza del 9 marzo. Questo scongiurando l’ipotesi di licenziamento evocata da Bekaert e prolungando la cassa integrazione straordinaria fino al consolidamento della situazione.

Tra le notizie che fanno ben sperare anche la riconferma della nostra Alessandra Todde al Mise, la sottosegretaria in quota cinque stelle che per prima ha seguito la vicenda e che saprà dare il valore aggiunto necessario al buon esito dell’operazione.”Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, commenta il voto unanime del Consiglio regionale al suo atto in favore dei lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno. E conclude: “Vorrei ricordare e ringraziare anche Luigi Di Maio, che in deroga al Jobs Act di Matteo Renzi, ha favorito la reintroduzione della cassa integrazione straordinaria per cessazione.

Oggi i lavoratori della Bekaer, e tutti gli altri che vivono una simile situazione di difficoltà, possono contare su risorse economiche certe per sostenere le proprie famiglie.”

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